9 febbraio 2011

ECONOMIA ISRAELIANA PER PRINCIPIANTI

Apprendiamo sia dalla stampa che da analisti politici che, contro ogni previsione e nonostante le gravi turbolenze finanziarie globali, l'economia israeliana risulta essere in piena espansione. Alcuni suggeriscono addirittura che quella di Israele sia una delle economie più forti al mondo.
di Gilad Atzmon
“Come mai?”, ci si potrebbe chiedere, oltre avocado, arance e forse qualche prodotto di bellezza del Mar Morto, in realtà nessuno di noi ha mai visto un prodotto israeliano sugli scaffali dei negozi. Non fanno automobili, né prodotti di elettronica o elettrodomestici e praticamente non producono alcun bene di consumo. Israele afferma di possedere avanzate tecnologie hi-tech ma, comunque, l'unico software avanzato di Israele che si sia mai impiantato nei nostri computer è stato il suo Troian Sabra (4). Nelle terre che hanno espropriato con la forza agli indigeni palestinesi, devono ancora trovare minerali redditizi o petrolio.

Ma, allora di cosa si tratta? Come è possibile che Israele sia impermeabile al disastro finanziario globale?
Come fa Israele ad essere così ricco?

Israele è ricco perché, secondo il Guardian, "dei sette oligarchi che negli anni ‘90 controllavano il 50% dell’economia Russia, sei sono ebrei". Negli ultimi due decenni, molti oligarchi russi hanno acquisito la cittadinanza israeliana. Hanno inoltre reso sicuro il loro sporco denaro investendo in beni rifugio kosher; Wikileaks ha recentemente rivelato che "fonti della polizia (israeliana) stimano che la criminalità organizzata russa (mafia russa) abbia riciclato più di 10 miliardi di dollari in partecipazioni azionarie israeliane". [1]

L'economia israeliana è in piena espansione anche a causa di mega truffatori come Bernie Madoff che per decenni hanno canalizzato il loro denaro tramite sionisti e istituzioni israeliane. [2]

Ma Israele va “bene” perché è l'operatore leader in diamanti insanguinati. Lungi dall'essere sorprendente, Israele è anche il quarto maggior rivenditore di armi di questo pianeta. Chiaramente, i diamanti insanguinati e le armi stanno dimostrando di costituire un grande affare.

Come se ciò non bastasse, Israele prospera anche perché, ogni tanto, viene scoperto essere impegnato nel traffico e nell’incetta di organi umani.

In breve, Israele sta meglio di altri Paesi perché gestisce una delle economie più sporche-e-non-etiche del mondo. A dispetto delle iniziali promesse sioniste di creare un’etica civile ebraica, Israele è riuscito a sviluppare con le sue istituzioni un eccezionale livello di svendita del diritto internazionale e dei valori universali. Israele funziona come un rifugio sicuro a livello mondiale per i soldi creati in qualche orrenda attività criminale. E impiega uno dei più forti eserciti del mondo per difendere la ricchezza di una manciata dei più ricchi ebrei esistenti.

Sempre più spesso, Israele sembra essere nient'altro che un colossale luogo di riciclaggio di denaro sporco, un paradiso per oligarchi ebrei, truffatori, commercianti d’armi, trafficanti di organi, per la criminalità organizzata e per commercianti di diamanti che grondano sangue.

Una tale realizzazione può certamente spiegare il perché Israele sia totalmente impermeabile alla parità sociale all'interno dei suoi confini.

Poveri israeliani

Da quando Israele si autodefinisce uno stato ebraico, ci si aspetterebbe che il popolo ebraico sia il primo a beneficiare del boom economico del suo paese. Ma pare che non sia affatto così. Nonostante la potenza della sua economia, il record di Israele in materia di giustizia sociale è spaventoso. Nello stato ebraico 18 famiglie controllano il 60% del valore patrimoniale netto di tutte le aziende del paese. Lo Stato ebraico è incredibilmente crudele con i suoi poveri. Per quel che riguarda il divario tra ricchi e poveri, Israele è quotato tra i primi nelle classifiche.

Il significato di tutto ciò è abbastanza devastante: anche se Israele agisce come un stato etno-centrico razzialmente orientato, e dall’impostazione tribale, sta dimostrando di essere totalmente incurante dei membri della sua tribù. Nello Stato ebraico, in realtà, qualche milione di ebrei è al servizio dei più oscuri interessi i cui frutti vengono goduti da pochissimi ricchi scellerati.

Una cortina di fumo

Ma il significato implicito in tutto questo è più profondo e molto più devastante. Se la mia visione dell’economia israeliana è corretta, e Israele è davvero un mostruoso paradiso cash per i soldi più sporchi in circolazione, allora il conflitto israelo-palestinese è, perlomeno dalla prospettiva dell’élite israeliana, nient'altro che una cortina di fumo.

Spero che i miei lettori ed amici mi perdoneranno per averlo detto - mi auguro che io stesso mi possa perdonare per averlo detto - ma parrebbe che il conflitto israelo-palestinese e che gli orrendi crimini di Israele contro il popolo palestinese servano in realtà solo a distogliere l'attenzione dalla complicità di Israele in alcuni dei colossali crimini globali contro vaste popolazioni di tutto il mondo. Noi, invece di afferrare l’esistenza di questo sforzo dettato da una inesorabile ingordigia per afferrare le ricchezze a spese del resto dell'umanità, ci stiamo tutti concentrando su un singolo conflitto territoriale che porta di fatto alla luce un solo aspetto criminale del devastante progetto nazionale ebraico.

E' più che probabile che la stragrande maggioranza degli israeliani non riescano anche a rilevare il ruolo ingannevole del conflitto israelo palestinese. Gli israeliani sono indottrinati a guardare ogni  possibile questione dal punto di vista della sicurezza nazionale. Essi non sono riusciti a rendersi  conto che durante la intensiva militarizzazione della loro società, il loro stato ebraico è diventato un rifugio per il riciclaggio di denaro e per i criminali di tutto il mondo.
Ma qui c’è una cattiva notizia per Israele e per la sua élite corrotta. E' solo una questione di tempo prima che russi, americani, africani, europei, tutta l'umanità comincino ad comprendere tutto. Siamo tutti palestinesi e noi tutti abbiamo lo stesso nemico.
Vorrei anche andar oltre, e pronosticare che è possibile che, tra non molto, alcuni semplici ebrei ed israeliani comincino a rendersi conto di quanto ingannevoli e biechi sono veramente Israele e il sionismo.



Note:
[1]  Per ulteriori informazioni sulle connessioni globali della criminalità organizzata con il Likud o altri grandi partiti politici israeliani segui questo link: http://cosmos.ucc.ie/cs1064/jabowen/IPSC/php/topic.php?tid=147
[2]  Inoltre, si dice che, prima di fallire, la Lehman Brothers abbia trasferito 400 miliardi di dollari alle banche israeliane. Io non sono in grado di fornire alcuna prova di queste teorie, tuttavia esse mi suggeriscono con forza che sia di una certa urgenza scoprire se queste accuse siano veritiere.


Traduzione per Voci Dalla Strada a cura di OLD HUNTER

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