Le pubblicazioni di John Holdren del 1992, riaffermano l’intenzione di controllare la popolazione attraverso uno “Sforzo Globale”
Di Jurrian Maessen
Ancora un’altra opera è emersa dell’attuale zar della scienza John P.Holdren, dove egli descrive dettagliatamente la sua visione persistente di un pianeta spopolato e lo sforzo a livello globale necessario a realizzarlo. Sebbene gia’ descritto dettagliatamente in Ecoscience e in altre pubblicazioni degli anni 70, quest’ultimo articolo, ancora una volta dimostra, oltre ogni dubbio che la volpe non ha lontanamente abbandonato i suoi trucchi eugenetici.
In una pubblicazione della Cambridge Press del 1992 Energy Efficiency and Human Activity: Past Trends, Future Prospects (Energia Efficenza e Attivita’ Umana: Consuetudini Passate, Prospettive Future), cosponsorizzato dallo Stockholm Environment Institute, John P.Holdren ha scritto un prologo di 52 pagine intitolato ”The Transition to Costlier Energy” (La Transizione Verso Un' Energia piu’ Dispendiosa). In esso, egli ripete la sua visione a lungo accarezzata, di un regime planetario sotto il quale il controllo della popolazione sarebbe condotto in maniera piu’ efficiente.
Da pag 36 in poi:
- “(…) la popolazione non puo’ essere congelata. Certo è che, resa fragile da una catastrofe, difficilmente può essere stabilizzata sotto di 9 miliardi. E' altresi’ vero che senza uno sforzo globale di limitare la popolazione, di gran lungo piu’ estremo di qualunque cosa tentata sino ad ora, la popolazione del pianeta potrebbe arrivare a 14 miliardi o piu’ entro l’anno 2100”.
Accanto all’idea di tentare di ridurre la popolazione mondiale a dei “livelli gestibili”, Holdren, inoltre invoca anche una riduzione del “ivario tra ricchi e poveri”. Suona abbastanza nobile, se non fosse che sta riproponendo all’Agenda 21: il programma delle Nazioni Unite per ridistribuire la ricchezza dal mondo sviluppato a quello in via di sviluppo. Holdren:
- “Cio’ che colpisce di piu’(…) è che anche l’ipotesi piu’ ottimistica di una “prima” stabilizzazione della popolazione, incrementando l’efficienza energetica, e cancelli il divario ricchi-poveri, condurrebbe ancora ad un utilizzo energetico nel 2050 di più del doppio di quella del 1990"
- “C’è una tentazione “,dichiara l’autore,” di procedere “lentamente” sulla limitazione della popolazione perchè questo è un componente politicamente sensibile ed operativamente difficile, ma è necessario resistere a questa tentazione”
- “Il modo piu’ efficace per ottenere cio’sarebbe attraverso una tassa globale sul carbonio o un equivalente approccio Cap-and-Trade” *
Quanti esempi come questo sugli sforzi globali per la riduzione della popolazione globale e tasse sul carbonio che mostrano uno sforzo globale per ridurre la popolazione ci vogliono per detronizzare questo personaggio-e facendo cio’, mostrare al mondo che le regole eugenetiche ancora imperano?
Fonte: http://www.prisonplanet.com
*(Link inserito dalla redazione non presente nell'originale)
Tradotto per Voci Dalla Strada da Ludovica M
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http://www.youtube.com/watch?v=aGVd5Ri2fUc
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