1 dicembre 2009

IL "SOGNO AMERICANO" DI 49 MILIONI DI STATUNITENSI E' MANGIARE!

di Angel Martinez

Se lei pensa che la fame è un male alieno al
primo mondo, si sbaglia. Più di 49 milioni di statunitensi hanno sofferto una costante “insicurezza alimentare” durante l’anno scorso, 13 milioni in più rispetto al 2007, secondo quanto si denuncia in un documento del Dipartimento dell’ Agricoltura degli USA. Questa cifra indica che una ogni sei famiglie ha problemi nel trovare cibo a sufficienza nella prima economia del mondo. E, quello che è peggio, il numero di bambini nordamericani che soffrono al fame sono aumentati da 11 a 17 milioni, una quantità record da quando Washington ha cominciato ha studiare il fenomeno 14 anni fa.

Il Governo classifica le famiglie come
“food secure” o “food insecure” (“cibo sicuro” o “ cibo insicuro”, ndt) basandosi su un questionario che analizza le loro abitudini alimentari durante gli ultimi 12 mesi. Tra le altre questioni, viene chiesto loro se i genitori o i figli hanno passato, qualche volta, una giornata intera senza mangiare perché non avevano i soldi sufficienti per comprare alimenti. La quantità di risposte affermative dà un’idea della dimensione del problema, che ha già provocato una richiesta dei media statunitensi a Barack Obama perchè allarghi i programmi federali già esistenti sulla nutrizione.

Un terzo delle famiglie con problemi economici soffre quello che i
ricercatori chiamano eufemisticamente come una “molto bassa sicurezza alimentare”. Cioè, i membri delle famiglie non mangiano due volte al giorno, riducono considerevolmente le razioni o, semplicemente, non hanno denaro sufficiente per comprare cibo. Le famiglie senza risorse alimentano prima i loro figli, proteggendoli dalla fame quanto più possono. Ma, il documento denuncia che il numero di bambini esposti ad una “molto bassa sicurezza alimentare” è passato da 323.000 a 506.000 nel 2007.

A questo si aggiunge un dato preoccupante: un altro studio federale mostra che, anche prima che scoppiasse la crisi, più di due terzi delle famiglie definite come
“food insecure” ha tra i suoi membri uno o più lavoratori a tempo pieno. Questo indica che, secondo il NY Times, milioni di statunitensi erano intrappolati in lavori con stipendi spazzatura prima che la recessione riducesse ancora maggiormente le loro possibilità di alimentare i loro figli.

La classe media si impoverisce.


Nonostante Washington abbia annunciato recentemente una crescita del 3,5 del PIL nel terzo trimestre, cioè, che la peggior crisi dal 1929 è stata superata, non sono pochi gli analisti che pensano che la maggior parte degli statunitensi affronta una grande depressione.
Il drastico calo dei prezzi delle abitazioni sta impoverendo ancora di più la classe media e bassa, il cui patrimonio principale è la casa. Mentre, l’ aumento del mercato di valori sta facendo più ricchi quelli che già lo erano, perché il loro patrimonio principale sono azioni.

Dopo aver preso la presidenza, Barack Obama ha deciso di destinare 20.000 milioni di dollari al
Supplemental Nutrition Assistan Program (SNAP,ndt), cioè, il programma dei buoni pasto per famiglie bisognose. Tenendo conto che la popolazione attuale statunitense è di 304 milioni, con un tasso di povertà del 13%- che aumenta al 21,9 % nei minori di 18 anni, la più alta nel mondo sviluppato- di suddetta quantità potrebbero beneficiare 6 milioni di persone in più di quelle che già beneficiano dello SNAP. Sembrerebbe che chi governa la terra dell’abbondanza si augura un aumento spettacolare della povertà.

Fonte:
http://www.elconfidencial.com/mundo/millones-estadounidenses-padecen-hambre-20091121.html

Tradotto e segnalato per Voci Dalla Strada da
VANESA

8 commenti:

  1. Continuo a ripeterlo, nonostante la fame, la povertà i raggiri che sono costretti a subire, insistono a far sventolare quella maledetta bandiera. Forse se lo meritano.

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  2. Ciao ario,

    chissà...magari forse gli statunitensi hanno lo stesso senso dell'humor inglese?
    Io l'ho trovata molto ironica la foto sopra...poi non so cosa ne pensa il tipo nella tenda.

    Di sicuro la situazione Usa E' molto ironica, perchè il paese dove è scoppiata la crisi economico-finanziaria è lo stesso che vanta il maggior numero di Premi Nobel per l'economia...
    :D

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  3. Ma che c'entra. La bandiera è un simbolo per gli americani e come tale esprime i valori con i quali è nata e cresciuta la nazione americana(libertà,democrazia, opportunità,...). Sicuramente non è per colpa di quei valori se stanno sprofondando nella miseria, (loro e pure gli altri). E' una cosa che noi europei non riusciamo a capire del tutto.

    Ciao.

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  4. @coldrept23

    ...i valori di una nazione sono importanti...specialmente quelli elencati: "libertà,democrazia, opportunità,..."
    ...io continuo a vedere tutto questo con chiave ironica, e in questo momento, mi piacerebbe sentire l'opinione dei "Nativi", sia su quei valori, che su quella bandiera...
    ;(

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  5. Salve Alba kan,
    in effetti gli usa sono il paese col maggior numero di premi nobel per l'economia, infatti i banchieri e i vari miliardari ne sono fieri e orgogliosi; dopotutto se viviamo questo tipo di economia lo dobbiamo soprattutto a loro.
    Anche il tipo in tenda ringrazia gonfio di amor patrio.
    Quella bandiera (riferito a coldrept23) non ha nessun collegamento con i valori di libertà democrazia e bla e bla.
    Quella è una nazione nata da un genocidio, altro che Hitler, e noi europei questo lo capiamo benissimo, forse non tutti, ma ti assicuro in molti si.

    Ciao a tutti
    ario

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  6. Io mi sto riferendo alla natura simbolica della bandiera. Se voi ribattete citando fatti storici viene fuori una discussione molto confusa e non lineare.

    Cosa rappresenta la stella di david? Se sei un palestinese significa morte e distruzione, se sei un ebreo tutta un'altra cosa. La croce cosa rappresenta per un nativo sud-americano? Morte e distruzione; ma per un fervente cristiano? Fede, spiritualità etc. etc..

    I simboli interagiscono in modo soggettivo. Ognuno percepisce da essi uno stato emotivo che dipende dall'esperienza, dalle tradizioni, dall'istruzione. Capite dove voglio arrivare?
    Al cittadino americano medio, che ha un certo patriottismo, viene insegnato ad associare ad un simbolo legato alla sua nazione, una carrelata di valori.
    Ario invece associa la bandiera al genocidio dei pellerossa.
    "Chi ha ragione?" E'una domanda priva di senso per quello che ho detto prima.

    In sintesi, il simbolo può essere percepito in diversi modi, anche se non si considera la sua storicità.


    Ciao a tutti! (e che fatica....)

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  7. Capisco che un simbolo possa assumere diversi significati in base agli occhi che lo guardano, ma se poi è proprio quello che quel simbolo rappresenta a portarti alla rovina e tu non riesci ad accorgertene, beh allora forse - ripeto - te lo meriti.
    Anche se questo avviene dopo il lavaggio del cervello che hai subito da piccolo; in fin dei conti non c'è schiavo più schiavo di quello che crede di essere libero-

    Ciao, e... riposati

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  8. "Capisco che un simbolo possa assumere diversi significati in base agli occhi che lo guardano, ma se poi è proprio quello che quel simbolo rappresenta a portarti alla rovina e tu non riesci ad accorgertene, beh allora forse - ripeto - te lo meriti."

    La storia la fanno gli uomini non i simboli, che al massimo possono essere uno specchio della storia passata.Ergo, se la realtà è pessima e tragica a causa delle azioni umane, l'uomo deve fare autocritica, e non criticare un simbolo.
    Prendersela con la bandiera è fuori luogo.

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