3 novembre 2009

UN PO' DI "SUCRE" IN UN MONDO DI AMAREZZA

Di Maximilien Arvelaiz e Manuel Cerezal

In meno di un anno, l’Alleanza Bolivariana dei Popoli d’America (ALBA- TCP) ha concepito e messo in moto un sistema regionale di compensazione dei pagamenti, il SUCRE*, associato ad un valore di scambio comune con stesso nome. Il meccanismo comincerà ad operare nel 2010.

Di fronte alla decadenza di un modello economico che molto presto sarà insostenibile, le autorità economiche internazionali si limitano a mantenerlo sotto perfusione e cercano, invano, le ricette necessarie per riattivare la crescita depressa. Si possono vedere gli sforzi, ampiamente diffusi, nei mass media, dei Premi Nobel Joseph Stiglitz e Amyarta Sen, diretti a ripensare, o meglio, a “ricalcolare”, lo sviluppo, l'espressione di una certa propensione universitaria di diluire l' emergenza della recessione attuale. Un' approcio così sterile quanto la promessa di alcuni, in vigilia dell’ennesimo summit del “G+qualcosa” di “rifondare il capitalismo”.

Non sorprende che l'interesse, per le élite economiche e politiche del mondo è quello di mantenere lo stato quo. Principalmente quando argomentano che la difesa del libero commercio, garantisce l’intensità del libero commercio, e necessario per preservare il tenore di vita degli occidentali. Però le maschere cadono quando diciassette dei venti paesi che condannano congiuntamente il protezionismo si sbrigano a proteggere le loro stesse economie nazionali e i loro sistemi industriali: il discorso economico del G-20 è chiaramente ingannevole. Tanto ingannevole quanto il signoraggio degli Stati Uniti, che rilancia la sua economia lasciando cadere il biglietto verde e continua, in questo modo, a succhiare le ricchezze al resto del mondo.

Al Sud la crisi non è nuova, e sta aggravando i suoi tre principali problemi:
  • L’ asimmetria, da una parte, tra i centri tecnologici di alto valore riconosciuti dal Nord, e dall’altra parte, tra i paesi del Sud, condannati ad essere i primi fornitori di materie prime, privandoli della possibilità di soddisfare le loro necessità fondamentali.
  • L’estrema difficoltà per gli Stati del Sud di sviluppare sistemi produttivi solidi che contribuiscano alla creazione di posti di lavoro dignitosi e al benessere della loro popolazione. Un’altra conseguenza, una in più, delle ricette neoliberali della crescita basate sulle esportazioni.
  • E, infine, l’ostacolo monetario appena sciolto dall’ FMI, che per ammortizzare le incoerenze di un mondo intossicato dai dollari mal ripartiti, recentemente ha optato per una ripartizione generale dei diritti speciali di prelievo (DTS). Diritti che, quando saranno liquidati, ci rinvieranno rapidamente alle negoziazioni delle politiche con un FMI “rinnovato” grazie ai “favori” artificiali del G-20.
Affrontandosi nella pretesa rassegnazione dei popoli di continuare a subire l'insopportabile,e come risposta modesta, ma molto concreta, a questi tre tumori che affliggono le economie del Sud, l’ ALBA (1) ha creato, il 16 ottobre scorso, il Sistema Unitario di Compensazione Regionale di pagamenti (SUCRE) (2), durante il suo settimo summit dei capi di Stato.

Questo meccanismo comincerà a compensare i flussi commerciali, ancora modesti, (3) tra la Bolivia, l’Ecuador, il Venezuela, Nicaragua e Cuba. Il SUCRE si emanciperà così simbolicamente da altri sistemi internazionali di pagamenti utilizzando un valore di scambio comune, il SUCRE. Come anteriormente l’ecu in Europa, il sucre sarà composto da un paniere di monete nazionali. Inizialmente servirà solo per i pagamentitra le banche centrali dei valori dei flussi di commercio internazionale, e non per trasferire capitali. Ma, questi sucre saranno relativamente virtuali, dato che ogni unità emessa e attribuita ad un paese avrà come contropartita il suo equivalente in moneta nazionale, depositata nel Consiglio Monetario Regionale, organo supremo del SUCRE.

Si tratta di un modo originale di utilizzare di meno il dollaro negli scambi tra i paesi vicini ed amici. Tuttavia, all’inizio il sistema dovrà necessariamente essere influenzato dalla pervasività della valuta utilizzata come riferimento per la conversione delle valute nazionali tra di loro, che è ancora il metodo di pagamento preferito di agenti commerciali; e resta anche il fatto che sarà un’ unità di riserva vincolante per le banche centrali. Dopo ogni semestre di operazioni effettuate in sucre sarà necessario, quindi, che le banche centrali convertano le loro partite in dollari, con lo scopo di ossigenare la loro bilancia dei pagamenti. Questa operazione sarà anche, e soprattutto, una forma per mantenere una politica di emissione fissa, garanzia di fiducia contro eventuali rischi speculativi.

Man mano che il commercio inter-regionale s' intensifica, il sucre guadagnerà in peso ed in credibilità. Intervallato da uno scioglimento progressivo di dollari nel tempo, si potrà farere un pagamento alternativo all’interno dell’ALBA, estendendolo anche ai servizi o anche usandolo con altri blocchi monetari in costruzione.

Emanciparsi dal dollaro implica che le autorità commerciali dei paesi membri del SUCRE rispettino il compromesso di consolidare le loro relazioni commerciali... Dal che derivano i due obiettivi a breve e medio termine:
  • In primo luogo, un' espansione equilibrata del commercio. Le prime cifre saranno simboliche: non supereranno l’equivalente di 1.000 milioni di dollari, con lo scopo di provare il sistema senza rischi. Progressivamente, queste quantità aumenteranno. Anche se oggi sono insignificanti, sarà sufficiente la crescita al ritmo degli scambi degli ultimi anni (dal 17 al 26% per anno dal 2005) per trasformarsi in consistenti. La particolarità del SUCRE sarà, in primo luogo, rispondere ai bisogni fondamentali dei paesi membri e di favorire il commercio “complementare”, riaffermando così il ruolo dello Stato nella pianificazione degli scambi;
  • L’investimento incrociato tra i paesi membri, centrato nella consolidazione dei suoi sistemi produttivi e l’applicazione del principio della solidarietà tra gli eccedenti e i deficitari cronici (4). Si tratta di essere interessati allo sviluppo degli altri con il fine di ridurre le asimmetrie commerciali e produttive.
Se il sistema si mette in marcia correttamente, allora, a fine del 2010- ed è in ogni caso quello che i presidenti degli Stati membri, desiderano- la trasformazione di una frazione delle posizioni in deficit in investimenti produttivi potrebbe cominciare a far concretizzare gli sforzi comuni diretti a consolidare il potenziale produttivo delle nazioni ricche sia nelle risorse che nella mano d’opera. L’intermediario di queste operazioni incrociate sarà il Fondo di Riserva e di Convergenza Commerciale (FRCC) che come la Camera Centrale di Compensazione, sarà diretto dalla banca dell’ ALBA (5).

L'orchestrazione di questi sforzi complementari, spetterà al Consiglio Monetario Regionale, il CMR, che a differenza di una banca centrale sovranazionale, non si limiterà ad uno o due obiettivi macroeconomici nè si conformerà emettendo gli orientamenti della politica economica sovranazionale. Il CMR definirà le variabili e i parametri del sistema dei pagamenti, della moneta, e servirà come trasmittente in materia d’informazione commerciale e di politica degli investimenti.

Restano molti “se”, certamente, e grandi sforzi da fare al di là di instaurare il sistema nel 2010. Ma già cinque firme presidenziali hanno dato tutto il loro appoggio ai primi grammi del SUCRE depositati nel piatto di un’economia reale e costruttiva. Di fronte all’arroganza accademica e l’amaro progetto di egemonia che non saranno eterne….

(1) L’Alba , L’Alleanza Boliviana dei Popoli d' America, è nata a dicembre del 2004 come reazione simbolica all’ ALCA, Zona del Libero Scambio delle Americhe. L’ALCA è stata sotterrata definitivamente nel Summit delle Americhe tenutasi a Mar Del Plata (Argentina) a novembre del 2005 in presenza di George Bush. Il presidente boliviano, Evo Morales, propose di aggiungere all’acronimo dell’ALBA la menzione TPC (TLC) che non sono altro che le versioni bilaterali di un ALCA screditata.

(2) In riferimento al nome del Libertador (liberatore) Josè Antonio de Sucre e all’antica moneta dell’Ecuador la cui economia si è “ dollarizzata” nel 200. Leggere: http://www.medelu.org/spip.php?article211

(3) Attualmente, il volume degli scambi interregionali tra i membri del SUCRE rappresentano appena il 5 % del loro commercio globale

(4) Un’idea sviluppata da John Maynard Keynes nel piano che opponeva a Dexter White, capo della delegazione statunitense nella conferenza di Bretton Woods.

(5) La banca dell’Alba dispone di uno statuto giuridico da settembre del 2009.

Fonte: http://www.medelu.org/spip.php?article285

NDT: *Il titolo gioca con la parola “sucre” che in francese significa zucchero e in spagnolo è il nome della nuova organizzazione della moneta dell’ALBA.

Traduzione per Voci Dalla Strada a cura di VANESA

4 commenti:

  1. per la puntualizzazione... l'alleanza si chiama BOLIVARIANA, derivando dalla figura storica di Simon Bolivar, e non Boliviana che lascia intendere un'alleanza dove la Bolivia sia il perno principale dell'asse.

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  2. La Cecoslovacchia firma il Trattato di Lisbona !

    Gli Irlandesi direbbero we are foked!

    http://online.wsj.com/article/SB125723598758024837.html?mod=WSJ_hpp_sections_world

    Perche' non publichi anche articoli in Inglese?
    Molti di piu' all'estero potranno leggere! Maximus

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  3. @Francesco
    Grazie per la correzione, provvedo subito...

    @Maximus
    Molti articoli sono già in inglese al link originale...eppoi c'è il traduttore...anche se non è perfetto.
    Ciao a presto

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  4. @maximus...
    Ah si...il Trattato di Lisbona...
    ho letto ieri...che tristezza, e che rabbia.
    Pensa che proprio ieri sia a dx che a sx, i nostri disonorevoli si sono affannati a criticare la sentenza dell'UE sul famoso "crocefisso"!
    Questi imbecilli hanno regalato la nostra sovranità su un piatto d'argento ai dittatori dell'UE, perchè hanno votato tutti i 551 dis-onorevoli a favore....ed ora si lamnentano per una croce...
    Ancora non si rendono conto della CROCE che dovremo portare in futuro...

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