17 settembre 2009

LISBONA, PROFANANDO I TEMPI

Referendum sul Trattato di Lisbona in Irlanda: Ancora?



di Manoel Santos


Il tempo gioca, con sorprendente freddezza, a favore del potere. Qualsiasi lotta cittadina senza distinzione affronta questo fattore insalvabile che sempre finisce con il proteggere gli interessi economici. Mantenere l’intensità di queste mobilitazioni sociali, per giuste che siano, durante un lungo tempo è impossibile per la cittadinanza, principalmente perché senza volerlo finanzia il suo nemico, che in questo modo ha risorse in abbondanza per proseguire fino lì. Fino a che cedano.

Un esempio di questo è quello che succede con il Trattato di Lisbona (1), una costituzione(2) travestita che deve essere approvata si o si, se è necessario- e lo è- passando sopra quella chimera della sovranità popolare, che in genere è sempre rispettata- almeno sulla la carta- durante 4 o 5 anni, quello che durano le legislature nei governi negli Stati Uniti. Ma in questo caso anche il tempo viene profanato.

Se nel 2005 i popoli della Francia e Olanda dopo una riuscita attività informativa dei movimenti sociali, sotterravano la “costituzione” europea, in meno di due anni, i capi di Stato e del governo dell' UE si sono visti legittimati per ritornare alla carica con il trucco del Trattato di Lisbona, ma questa volta senza dare voce alla cittadinanza. Non si sa mai. Ed i popoli, esausti, si sono zittiti. Se a giugno del 2008, gli irlandesi dicevano NO al citato Trattato, in meno di un anno, il potere rinnova il suo impegno e convoca una nuova consultazione per il prossimo 2 ottobre. Finchè non dicano SI. L’opposizione dei movimenti sociali e politici irlandesi che si oppongono al Trattato questa volta è stato molto debole. Era questione di tempo. Di poco tempo (3).

Tutto quello che circonda l’approvazione del Trattato di Lisbona (4) è una barbarie che sfiora la dittatura. E lo è perché se fosse spiegato minuziosamente alle persone e dare a questa il potere decisionale, il rifiuto sarebbe unanime. Nella sua concezione globale, il Trattato pretende soprattutto di entrare in profondità nell' UE ultraliberale, depredatrice, nella quale la crescita sia il grande obiettivo ( ART 3) e la competizione il principio guida (PROTOCOLLO 6), anche nel campo dei servizi pubblici (ART 86 e 87). Un' Europa che investe nella libera circolazione di capitali ( ART 56 e 57), che scommette, per mantenere la sua degna opulenza, per sottomettere altri paesi ai trattati del libero commercio (5) e militarizzata in cui il "sogno europeo", con aumento dei bilanci per le armi, potenziando la NATO e l’appoggio a questa con “attacchi preventivi”- dottrina di Solana- di così nefasto ricordo in qualsiasi luogo del pianeta (art 27 e 28). Ecologisti in azione (6) e reti come Seattle to Brussels (7) hanno buona documentazione e analisi su questi aspetti.

Nascondendo cinicamente qualsiasi tipo d’informazione alla cittadinanza, evitando qualsiasi tipo di dibattito e sprezzando la capacità di questa per mettersi davanti a decisioni che avranno conseguenze – gravissime- sulle vite delle persone, il Trattato è stato già ratificato dai 26 parlamenti degli stati membri, nonostante che i presidenti della Repubblica Ceca e della Polonia non lo abbiano ancora firmato, nell’attesa di quello che succederà in Irlanda il 2 ottobre, dato che è sorprendentemente l’unico Stato membro la cui Costituzione esige un referendum.

Per assicurarsi il “si” nella vecchia tigre celta – che è stato il primo paese europeo in entrare in recessione, e questo cambia il panorama totalmente- il Trattato include annessi che garantiranno a questo paese e solo a questo paese, che non sarà toccato dagli argomenti come l’aborto, la neutralità militare o il fisco. Così, a giugno del 2008 il 53 % degli irlandesi hanno detto di “NO” al Trattato, adesso i sondaggi danno un 46% a 25% a favore del “si”, nonostante che il “no” avanza e non si esclude una sorpresa. Ma lì c’è il tempo, perché finalmente vinca Lisbona.

1- Testo completo del Trattato: http://europa.eu/lisbon_treaty/full_text/index_it.htm
2- Trattato che istituisce una costituzione per l'Europa: http://www.consilium.europa.eu/uedocs/cmsUpload/cg00087-re02.es04.pdf
3- http://tratadolisboa.blogspot.com/
4- http://europa.eu/lisbon_treaty/index_it.htm
5- Santos, Manoel. Parar a Europa Global. http://www.altermundo.org/content/view/1899/411/
6- http://www.ecologistasenaccion.org/spip.php?article10899
7- http://www.s2bnetwork.org/
8- Yuste Cabello, Chesús. http://www.rebelion.org/noticia.php?id=91148&titular=el-s%ED-a-lisboa-retrocede-aunque-ganar%EDa-

Fonte: http://www.rebelion.org/noticia.php?id=91516&titular=lisboa-profanando-los-tiempos-

Tradotto per Voci Dalla Strada da Vanesa



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