27 maggio 2009

VERSO LA CRISI ALIMENTARE MONDIALE?

di Germàn Gorraiz Lopez

La carestia di prodotti agricoli primari per l’alimentazione (grano, mais, sorgo e miglio) e l’aumento bestiale del prezzo di tali prodotti sui mercati mondiali avendo raggiunto la cima dell’ iceberg nel 2007, continuerà a crescere durante tutto il decennio fino a raggiungere il suo culmine all’orizzonte del 2018. Per arrivare a questa crisi, (i cui primi bozzetti sono già stati fatti ma che finiranno di disegnarsi crudamente alla fine del prossimo decennio) hanno contribuito i seguenti elementi:
  • Sviluppo economico suicida dei Paesi del Terzo Mondo con crescite smisurate di macrourbe e megacomplessi turistici e la conseguente riduzione della superficie destinata alla coltivazione agricola.
  • Cambio dei modelli di consumo nei paesi emergenti, dovuti all’aumento spettacolare della classe media, del suo potere d’acquisto, dalla debolezza del dollaro e l’affossamento dei prezzi del greggio con il conseguente svio degli investimenti speculativi ai mercati di materie prime.
A questo va unito l’incremento dell’uso da parte dei paesi del primo mondo di tecnologie depredatrici (biocombustibili) che sotto l’etichetta BIO di paesi rispettosi dell' Ambiente non hanno esitato a fagocitare enormi quantità di mais destinati inizialmente all’alimentazione della produzione del biodiesel, unito con insolite siccità e inondazioni nei principali “granai” mondiali.

Dall’altra parte, la caduta del prezzo del greggio durante il quinquennio 2008-2012 ( nonostante i successivi ritagli fatti dall’OPEP nella produzione) dovuto alla severa contrattazione della domanda mondiale e che i broker speculativi siano fuggiti, renderà impossibile per i paesi produttori di trovare dei prezzi competitivi (intorno ai 70 dollari) che permetterebbero la necessaria inversione verso infrastrutture energetiche e ricerca di nuovi sfruttamenti, e questo porta a pensare che non sarebbe da scartare una possibile Impiccagione della produzione mondiale del greggio all’orizzonte del 2016.

Questo potrebbe originare probabilmente una psicosi di mancanza di rifornimento e l’aumento spettacolare del prezzo del greggio che avrà il suo riflesso in un aumento selvaggio dei trasporti e dei fertilizzanti agricoli, che insieme all’applicazione di restrizioni all’esportazione dei principali produttori mondiali per assicurare il loro auto rifornimento, finirà per produrre la mancanza di rifornimento dei mercati mondiali, l’aumento dei prezzi a livelli stratosferici e la conseguente crisi alimentare mondiale.

La fame colpirà specialmente Antille, Messico, America Centrale, Colombia, Venezuela, Egitto, India, China, Bangladesh e il Sudest asiatico, manifestandosi con particolare forza nell’Africa Sotto il Sahara e con la popolazione intrappolata dall’inanizione dei 1 .000 milione attuali ai 2.000 milioni stimati dagli analisti.

Fonte: http://www.rebelion.org/noticia.php?id=85735&titular=%BFhacia-la-crisis-alimentaria-mundial?-

Tradotto per Voci Dalla Strada da VANESA

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