17 aprile 2009

OBAMA CONTROLLERA' INTERNET?

di Steve Aquino

Una nuova legge potrebbe dare al Presidente la facoltà di frenare il traffico della Rete e di accedere a dati privati in caso di emergenza.

Potrebbe il Presidente tagliare il traffico cibernetico in caso di emergenza?
I senatori John Rockefeller (Democratico, della Virginia Occidentale) e Olympia Snowe (Repubblicana del Maine) lo credono. Mercoledì (1° aprile, entrambi) hanno introdotto una "proposta di legge" volta alla creazione di un Consiglio Nazionale di Cibersicurezza (NCA, la sua sigla in inglese) che sarà parte integrante del potere esecutivo ed avrebbe larghi poteri di osservare e di controllare il traffico di internet, al fine di affrontare le potenziali minacce all'infrastruttura informatica sensibile. Questi larghi poteri potrebbero toccare alcune libertà civili.
La Legge Di sicurezza Cibernetica (CSA, la sua sigla in inglese, vedere l'archivo aggiunto) dà al Presidente la facoltà di "dichiarare emergenze di sicurezza cibernetica" e di frenare o rallentare- in nome della sicurezza nazionale- il traffico di dati nelle reti di informazione "sensibile". La CSA non definisce ciò che vuol dire nè con "reti di informazione sensibili" nè con "emergenza di sicurezza cibernetica". Toccherebbe al Presidente stabilirlo.
Inoltre, la CSA, da anche pieni poteri al Segretario del Commerico, che dà "accesso- senza bisogno di nessun legale- a qualsiasi dato importante e sensibile che incomba sulle reti sensibili." Questo significa libero accesso a dati privati e a reti pubbliche senza bisogno di osservare le leggi della protezione alla privacy.
Rockefeller- come membro della Comissione dell'Intelligence del Senato, che ha presieduto fino allo scorso anno, sta facendo diventare la cibersicurezza un affare strategico. Attualmente presiede la Comissione del Commercio, Scienza e Trasporto, aree che saranno coinvolte dal CSA.
"Dobbiamo proteggere la nostra infrastruttura sensibile costi quel che costi: dall'acqua all'elettricità, passando dalle banche, alla trasmissione dei dati, alle banche dati... e chissà cos'altro", ha detto Rockefeller in un comunicato. Snowe sostenendo il suo collega: " se non agiamo rapidamente, potrebbe arrivarci una Cyber-Katrina addosso" (NDT: riferendosi all'uragano che ha devastato New Orleans nel 2005)
Nonostante le scarse giustificazioni, i larghi poteri delineati dal CSA preoccupano. "Le minacce alla sicurezza informatica sono reali", riconosce Leslie Harris, Presidente Del Centro per la Democrazia e la Teconologia (CDT), "ma, un veloce e rapido intervento governativo nelle comunicazioni private e nella rete pubblica potrebbe rappresentare una minaccia, tanto per la propria sicurezza come per la privacy."
Di fatti, secondo il consulente del CDT, Greg Nojeim, il CSA potrebbe pervertire la legge di protezione alla Riservatezza delle Comunicazioni Elettroniche (ECPA, le sue sigle in inglese).
Tale legge, emanata a metà degli anni 80, esige che ci siano autorizzazioni legali prima dell'osservazione e il controllo delle comunicazioni informatiche.
"Si tratta di poteri incredibilmente estesi", appunta Nojeim, e puntualizza che esistono leggi che potrebbero "mettere in tessitura tanta discrezionalità".
Jennifer Granick, specialista in libertà civili della Fondazione di Frontiera Elettronica (Electronic Frontieer Foundation, EFF) afferma che la concessione di tali poteri al segretario del Commercio potrebbe trasformare Internet in una rete molto meno sicura di quanto lo è attualmente. Quando una persona ha accesso a tutta l'informazione in rete, quest'ultima, "aumenta i termini della sua vulnerabilità, fondamentalmente, perchè attraverso quest'azione si stabilisce, per i cattivi, un cammino sicuro verso la vulnerabilità."
L'obiettivo del CSA, aggiunge Granick, è "contrario alle garanzie costituzionali" e lo è "per l'impatto negativo che può avere sui diritti alla privacy degli utenti della Rete. Se il Dipartimento del Commercio avvistasse prove di attività illegale in aree sensibili, potrebbe utilizzare questa informazione giuridicamente, nonostante questo non sia l'intento iniziale dell'atto di osservazione. Questo violerebbe la garanzia costituzionale che protegge contro le investigazioni aleatorie."
"Una volta avuta un'informazione, questa potrebbe essere usata con qualsiasi oggetto, anche se è diverso da quello che ha causato l'atto iniziale di osservazione." sottolinea Granick. A chi interessa questa legge?, si domanda, "all'industria della sicurezza, che vuole garantirsi una specie di sovvenzione pubblica" (NDT: insinua una specie di necessità creata)
Nojeim pensa che nonostante tutto, in ultima analisi, tanto potere potrebbe essere ritagliato, se la legge fosse approvata, per via legislativa. Perciò si mostra pronto a lavorare con i legislatori "per chiarire ciò che è necessario per fare le cose nel modo migliore".


Titolo originale: Should Obama Control the Internet?

Tradotto per Voci Dalla Strada da Vanesa

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