8 aprile 2009

L'IMPERO COLPISCE ANCORA...CON IL TERRORE


Tornano le tenebre

Di Chris Floyd

I- Quello che segue è uno scenario completamente ipotetico. Supponiamo che voi siate dei fervorosi militari imperiali che credete che la sicurezza, il prestigio e gli interessi finanziari del vostro paese sono serviti meglio dalla guerra e dall'onnipresente minaccia di guerra. Supponiamo che voi avete in atto alcune operazioni veramente eccitanti e succulente, interminabili conflitti mortali che canalizzano centinaia di miliaia di milioni di dollari alla vostra macchina da guerra e che radicano la politica nazionale ancor più profondamente nella filosofia militare- la "machtpolitik" (politica del potere tedesco, N.dT) nella quale credete.
Ma esiste un problema. Il pubblico in generale - il gregge intimorito che vi circonda e non capisce di grandi strategie così come lo fate voi e la vostra elite- si preoccupa e diventa nervoso per la vostra Lunga Guerra. Il tesoro nazionale è in bancarotta, l'infrastruttura nazionale in marciume, le comunità della nazione muoiono; milioni di persone sono senza lavoro, perdono la loro casa, perdono i loro sogni, cadono in una spirale discendente verso il bisogno, la privazione e la disperazione. Ma avete grandi piani per scalare la guerra, espandere la vostra macchina bellica e mantenere la dominazione globale che credete sia il ruolo giusto e naturale della vostra nazione così speciale- e le sue elites. Cosa fare? Come incitare il raccapricciante gregge, assorto nei suoi pensieri, perchè torni a sostenere con entusiasmo la vostra agenda vitale?
Bene, ciò che segue è solo una visione puramente ipotetica che potete comprobare. Aizzate e provocate gruppi estremisti violenti affinchè facciano rappresaglie per i vostri attacchi, invasioni e incursioni assassine di civili nel loro terrotorio. Non potendo affrontare direttamente la vostra macchina bellica- la più grande, più avanzata, forza militare nella storia del mondo, sostenuta da uno tsunami di soldi pubblici che ogni anno sorpassa le spese militari del resto del mondo- reagiscono naturalmente con operazioni "asimmetriche". All'inizio, sono dirette contro obiettivi vicini: la vostra linea di approviggionamento, le forze dei vostri portaborse e alleati locali, e altre depredazioni che portano il caos nelle regioni del gruppo, con l'intenzione di rovinare le vostre linee di controllo e di mandarvi via. Con la stessa naturalezza, approfittate di quegli attachi per giustificare una presenza militare ancora maggiore nelle loro regioni. Il ciclo avanza inevitabilmente e inesorabilmente verso l'alto e verso fuori, fino a che finalmente gli estremisti attaccano la vostra terra nativa - con la vostra complicità, con il vostro consenso occulto o, in ogni caso, con la vostra conoscenza previa che un attacco simile abbia luogo. E' il momento che aspettavate, è esattamente ciò che volevate. Adesso potete tornare a fustigare il gregge verso una frenesia marziale, continuare la Lunga Guerra, e lasciare da parte i miserabili desideri, limitati, di una vita pacifica e prosperosa in casa, della gente preoccupata per i loro propri affari.
Evidentemente, uno non sa mai esattamente quello che succede dietro le cortine imperiali dei palazzi di Potomac; i comuni cittadini statunitensi sono stati convertiti da tempo in Kremlinologi del loro stesso governo, cercando di discernere- attraverso ceremoniosi segnali, rumori tra i bastitori e leggere deviazioni di un retorico rituale- quello che veramente propongono i loro padroni. Ma alcuni cinici sospettano occultamente che trame come quella descritta in precedenza sia già in atto; per esempio, nel nuovo "Pearl Harbor" che distrusse Stati Uniti, l' 11 settembre 2001- un anno dopo un gruppo che canalizzava punti di vista dei futuri pesci grossi del governo di Bush (inclusi Dick Cheney, Donald Rumsfeld, Scooter Libby e molti altri) aveva sperato, apertamente, in un nuovo "Pearl Harbor" per "elettrizare" il popolo statunitense affinchè sostenesse la sua agenda militarista, che includeva l'invasione nell'Iraq- che ci fosse Saddam Hussein al potere o no.
Ma lasciando da parte per un momento il problema sempre spinoso di indovinare le diverse proporzioni di complicità, di riconoscimento, conoscenza previa, sfruttamento, incompetenza e fatalità involucrati nel 11 settembre, possiamo dirre come dato di fatto che : E' politica del governo Usa provocare la azione di gruppi estremisti. Una volta che sono in gioco, le loro reazioni possono essere usate nel modo in cui il governo che le ha scatenate ritenga valido. E sappiamo anche che queste provocazioni sono usate, come vuole la politica, per provocare gruppi violenti nel fronte "Af-Pak" affinchè lancino attacchi terroristici.
In altre parole, come scrissi la prima volta sul Moscow Times più di 6 anni fa (e ribadito 3 anni dopo), gli Usa fomentano deliberatamente attacchi terroristici al fine di promuovere le loro agende politiche e militari.
[ Per maggiori informazione su come queste politiche e usi simili del terrorismo e di squadroni della morte sono state realizzate in Iraq e in altri luoghi, veda: "A furnace seal'd: The Wondrous Death Squads of the American Elite, "Ulster on the Euphrates: The Anglo-American Dirty War in Iraq" e "Willing Executioners: America's Bipartisan Atrocity Deepens in Somalia]
Gli occhi da lince di Jason Ditz in Antiwar.com fanno la connessione tra questa politica e il più recente attacco "asimetrico" per un gruppo terroristico " solleticato" in Pakistan:l'attacco mortale contro un centro di polizia in Lahore per Tehreek-e Taliban Pakistan(TTP). Il gruppo, diretto da Baitullah Mehsund, ha detto che l'attacco era una rappresaglia della campagna degli Usa, far attacchi con aerei senza equipaggio nelle regioni di frontiera del Pakistan- attacchi che hanno ucciso numerosi civili insieme a militanti usualmente non identificati. Come segnala Ditz, un obbiettivo della campagna- intensificata da Barack Obama- è precisamente il fomentare quello sopra esposto dell'attività terroristica:
Il governo di Obama ha lanciato una quantità sempre più intensa di attacchi nella FATA (Aree di lavoro sotto l'amministrazione federale del Pakistan) che puntano generalmente alle installazioni di addestramento di Mehsyd in Warziristàn nel Nord e nel Sud. A settembre, l'allora direttore della Cia, Micheal Hayden, ha detto che gli attacchi erano un modo di "provocare una reazione dei gruppi militanti diretti da Mehsud. Sembra che adesso, sei mesi dopo, hanno finito di farlo. [Hayden ha descritto questa sanguinosa strategia come un "solletico" ai terroristi perchè reagissero]
Ma va oltre, Mehsud ha promesso che adesso porterà la lotta sul suolo statunitense. Come ha segnalato il The Times (attraverso Antiwar.com)
"Presto lanceremo un attacco a Washington che sorprenderà a tutto il mondo" (ha dichiarato Mehsud). "Al massimo mi potranno convertire in martire. Ma ci vendicheremo dall'interno degli Stati Uniti".
Resta da vedere se il colorito TTP potrà portare a termine una simile minaccia, come segnala Juan Cote. Ma non si tratta soltanto di questo. Il fatto è che, ancora una volta, si provoca con conoscenza a un gruppo violento perchè entri in un'azione assassina. Meglio ancora, adesso è stata qualificato come "minaccia terroristica mortale" per la sacra Patria: un altro supercattivo fatto a misura dal reparto delle carte.
E notevolmente, questa nuova aperta minaccia per portare il terrore nel cuore degli Usa, avviene solo dopo qualche giorno che Barack Obama annuncia la sua ondata nella guerra Af-Pak, citando- che altro poteva essere?- il bisogno di proteggere gli Stati Uniti contro i terroristi afgani e pakistani come il motivo principale per scalare e spandere il conflitto. Un'altra sorprendente coincidenza per giustificare l'agenda militare, che ha bisogno di una costante somministrazine di cattivi possibili per ottenere le reazioni pubbliche, e minacce esagerate che pieghino la nazione, come il drogato ha bisogno dell'eroina. E ancora una volta, non ci resta altro che sorprenderci di fronte alla variabile proporzione di complicità, conoscenza, sfruttamento, fortuna, ecc. in quest' unione fortuita di dichiarazioni di Obama e Mehsud.

II- Vale la pena nuovamente considerare le implicazioni di questa politica del solletico terroristico. Come abbiamo segnalato recentemente, queste cose non sono solo pezzi sulla Grande Sacchiera di Gioco: sono realtà mortali che uccidono, mutilano e depredano tantissime persone innocenti di tutto il mondo. Quindi torniamo ai primi indizi di questa strategia nel suo contesto della Guerra contro il Terrore. Ciò che segue è dell'articolo sul Moscow Times nel novembre del 2001:
In un articolo (del Los Angeles Times) l'analista militare William Arkin.....(appare) la rivelazione del piano di Rumselfd di creare un' "Attività di appoggio di super Intelligenza" che unirà la Cia e l'azione militare coperta, guerra informatica, intelligenza, copertura dell'inganno." In base a un documento confidenziale preparato a Donald Rumsfeld dal suo Consiglio della Scienza della Difesa, la nuova organizzazione- il "Gruppo Proattivo di Operazioni Preventive (P20G, le sue sigle in inglese)- realizzarà missioni segrete disegnate per "stimolare reazioni" di gruppi terroristici, provocandoli a realizzare atti violenti che li metteranno in condizione di subire dei "contraattacchi" di forza da parte degli Usa.
In altre parole- e diciamolo chiaramente, esplicitamente e seriamente, affinchè nessuno possa confondere l'intenzione del piano di Rumsfeld- il governo Usa pianifica l'uso di "copertura di impostori" e operazioni militari segrete per provocare attacchi terroristici assassini contro gente innocente. Torniamo a dirlo: Donald Rumsfeld, Dick Chaney, Geroge W.Bush e gli altri membri del regime non eletto a Washington pianificano per stimolare deliberatamnte l'assassinio di gente innocente- la vostra famiglia, i vostri amici, i vostri amanti, voi stessi- col fine di impulsare le loro ambizioni geopolitiche.
Il P20G non è destinato soltanto ad esporre terroristi e portarli davanti alla giustizia- ha in sè un obiettivo degno di essere acclamato, anche se il modo di Rumsfeld di combattere il terrorismo è quello di provocarlo, è pura demenza morale.....No, sembra che il P20G abbia in vista pesci più grossi. Una volta che ha scatenato l'azione terroristica- uccidendo i membri della loro famiglia? attraendoli con bottini? caricandoli di droghe? riempendoli di propaganda jihadista? abusando delle loro madri? o attraverso agenti provocatori, forse, infiltrano i gruppi e dopo pianifichino e diriggono loro stessi gli attacchi?- possa prendere misure contro gli "Stati/substati partecipanti per "albergare" le bande causate da Rumsfeld. Che tipo di misure precisamente? Bene il programma confidenziale del Pentagono lo dice in questo modo: "La vostra Sovranità è in pericolo".
il P20G, quindi, sarà utile ogni qualvolta il Regime voglia aggiungere dei beni in petrolio o una nuova base militare alla fiorente borsa dell'Impero. Basta incontrare un nido di scontenti violenti, agitarli con una spranga ed è fatta: c'è una "giustificazione" istantanea per qualsiasi livello di intervento/conquista/furto che si desideri.
Quando il governo di Obama parla di "continuità della politica estera degli Usa" questo diventa parte integrale di quello di cui sta parlando. Quindi possiamo contare di vedere molto di più su TTP e il sultano, Bitullah Mehsud, mentre la lunga guerra bipartidaria avanza tra il tira e molla, con la sua onnipresente necessità di "incitare" e terrorizzare- il popolo degli Usa perchè sostenga il progetto militare.

Crys Floyd è un giornalista Usa spesso collabora con CounterPunch. E' autore del libro "“Empire Burlesque: High Crimes and Low Comedy in the Bush Imperium".

Titolo originale: "Terror as a Tool of Empire" (Terrore come strumento dell'impero)

Fonte: http://informationclearinghouse.info/article22331.htm

Tradotto per Voci Dalla Strada da Vanesa

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