22 gennaio 2009

UN APPELLO PER FERMARE L'UCCISIONE DI CIVILI INNOCENTI

Una scuola distrutta a Gaza, 19 gennaio 2009 ©AI


Da Amnesty International:

Data di pubblicazione dell'appello: 20.01.2009

Status dell'appello: attivo

AGGIORNAMENTO:

Il 17 gennaio 2009 una missione di ricerca di Amnesty International è entrata a Gaza attraverso i valico di Rafah, dove i cessate il fuoco dichiarati unilateralmente da Israele e Hamas non erano ancora rispettati.

Le forze israeliane erano ancora presenti in diverse zone della Striscia di Gaza e la mattina del 18 gennaio, missili lanciati dalle forze israeliane hanno ucciso l'undicenne Angham Rif'at al-Masri e ferito sua madre a Beit Hanoun, nel nord della Striscia di Gaza. Allo stesso tempo i gruppi armati palestinesi hanno sparato diversi razzi contro le città e i villaggi del sud di Israele, ferendo tre civili israeliani.

Colpi di artiglieria, disegnati per essere utilizzati in scenari bellici tradizionali, sono stati sparati in aree residenziali densamente abitate. I delegati di Amnesty International hanno trovato numerose abitazioni, moschee, scuole ed edifici amministrativi distrutti.

Le infrastrutture di Gaza, già debilitate dai precedenti attacchi e dagli anni di sanzioni, si trovano adesso in condizioni disperate. I black-out prolungati sono la norma, decine di migliaia di persone non hanno accesso all'acqua potabile e i liquidi di scolo si riversano all'aperto dai condotti fognari rotti.

I civili colpiti, durante le tre settimane di attacchi non hanno potuto fuggire dai bombardamenti, in un luogo sicuro. Le scuole, le strutture sanitarie e gli edifici delle Nazioni Unite sono stati ugualmente colpiti.

Sono state riscontrate prove evidenti e incontestabili dell'uso massiccio di fosforo bianco in aree densamente popolate di Gaza City e in altre zone del nord della Striscia di Gaza. Tra le zone più colpite dal fosforo bianco vi è la sede dell'Unrwa, l'agenzia dell'Onu per i rifugiati a Gaza City, attaccata dalle forze israeliane il 15 gennaio. Sempre quel giorno, ordigni impregnati di fosforo bianco hanno colpito anche l'ospedale al-Quds di Gaza City, provocando un incendio che ha costretto lo staff sanitario a evacuare i pazienti.

Preso atto delle accuse di violazioni del diritto internazionale da parte di entrambe le parti in conflitto, delle reciproche recriminazioni che potrebbero minare l'imparzialità di inchieste nazionali e del insufficiente numero di indagini condotte da Israele sulle violazioni commesse dalle sue forze, Amnesty International chiede a tutte le parti di acconsentire, e alla comunità internazionale di predisporre, una missione per l'accertamento dei fatti, immediata, esaustiva, indipendente e imparziale che conduca una indagine sulle gravi violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale commessi durante il conflitto, in accordo ai più severi standard internazionali che regolano tali indagini e di rendere pubblici i risultati.

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