30 gennaio 2009

L'ESTINZIONE DELL'UOMO...DI DAVOS


Davos parte con pessimismo sulla possibilità della fine della crisi.

CLAUDI PÉREZ (INVIATO SPECIALE) - Davos - 28/01/2009

Gli esecutivi non intravedono un recupero fino al 2012.

Parte Davos nel mezzo della peggiore crisi finanziaria, sempre più economica degli ultimi 80 anni e nelle strade dell' esclusiva stazione alpina svizzera, ovunque si guardi, appare il modesto slogan del Foro Economico Mondiale: "Compromessi per migliorare lo stato del mondo". Così se la giocano l' elites. Oltre 2000 alti esecutivi, economisti e politici, una cifra senza precedenti, si danno appuntamento da oggi in un antica clinica per tubercolosi ricostruita in un hotel di lusso. L'obiettivo: Ridisegnare il mondo posteriore alla crisi.

Non sarà facile. L’ottimismo è stato uno dei segni di identità di Davos: appena si era parlato di problemi nel 2007, quando le “ipoteche pazze” americane erano sul punto di esplodere.

Perfino nel 2008 nel Foro si discuteva tra l’indecisione di una recessione o la possibilità che tutto rimanesse in una semplice crisi. Le prospettive, adesso sono molto più buie. In quello che sembra essere la sparata di uscita del Foro, PriceWaterhouseCoopers ha presentato ieri un resoconto demolitore con le opionioni di un migliaio di consiglieri Usa ed europei. Le aspettative di affari si sono ridotte in modo sostanziale. ”Se posso dormire bene tre notti nei prossimi 12 mesi considererò il 2009 una vittoria” afferma con tono teatrale John Donahoe, presidente dell’azienda online e-Bay.

Ma Davos è un rituale, e la risposta dell'elite del mondo imprenditoriale e politico è stata una presenza da record. Mancavano alcune delle potenti banche Usa di qualche anno fa, diminuite dalle turbolenze che hanno spazzato via Merrill Lynch, Bear Stearns e Lehman Brothers, mancava anche il leader degli U2, uno degli abituè, e le grandi star di Hollywood, grandi animatori delle feste di Davos.

E comunque anche così, ci sono quasi 2.500 assistenti, che costano intorno ai 40.000 euro per la permanenza in Svizzera. In mancanza di alcuni dei nomi che hanno dato prestigio a Davos, il foro punta quest’anno verso altri luoghi. L’apertura dell’edizione 2009 la dice lunga sul giro che stanno prendendo alcune cose: il primo ministro russo, Vladimir Putin e il primo ministro cinese, Wen Jiabao, saranno gli incaricati ad "aprire il fuoco". Le stars invitate sono artisti cinesi e di Bollywood(India).

Fonte: EL PAIS

Articolo da leggere:
http://etleboro.blogspot.com/2009/01/una-bad-bank-per-nascondere-il-marcio.html

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