19 maggio 2025

L'israeliana NSO Group pagherà 168 milioni di dollari a WhatsApp per aver spiato gli utenti col software Pegasus

Una giuria californiana ha stabilito che NSO Group dovrà pagare 447.719 dollari di danni compensativi e ben 167.254.000 dollari di danni punitivi per aver colpito l'infrastruttura di WhatsApp con lo spyware Pegasus. È la prima volta che NSO, che è stata al centro di violazioni dei diritti umani contro giornalisti, attivisti e dissidenti in tutto il mondo, deve pagare un risarcimento per le sue operazioni di hacking.

La decisione arriva dopo un processo durato una settimana e un'aspra battaglia legale durata sei anni tra la nota azienda israeliana di spyware e il gigante statunitense delle Big Tech Meta. Nel gennaio 2025, il giudice della Corte distrettuale della California settentrionale ha stabilito, con una storica sentenza sommaria, che NSO ha violato gli statuti federali e statali della California in materia di hacking e ha violato i Termini di servizio di WhatsApp, lasciando alla giuria solo la decisione sull'ammontare dei danni che NSO dovrà pagare.

"Il verdetto di oggi contro NSO è un'enorme vittoria per i diritti digitali e per le vittime dello spyware Pegasus in tutto il mondo. Congratulazioni a Meta per aver portato avanti la causa e per aver chiesto conto a NSO. Esortiamo le altre aziende le cui infrastrutture e i cui utenti sono presi di mira da NSO e d altre società di spyware a valutare la possibilità di intentare azioni legali simili". Natalia Krapiva, consulente legale tecnico senior di Access Now

Negli ultimi sei anni, Access Now e i partner della società civile hanno sostenuto la responsabilità di NSO per aver preso di mira gli utenti di WhatsApp con il software spia Pegasus. Nel dicembre 2020, Access Now, insieme ai suoi partner, ha presentato una memoria amicus che metteva in evidenza le storie delle vittime della società civile di NSO quando il caso è stato discusso dalla Corte Federale del 9° Circuito degli Stati Uniti.

"Questo verdetto invia un chiaro messaggio alle società di spyware: prendere di mira le persone attraverso piattaforme basate negli Stati Uniti avrà un prezzo elevato. Sottolinea l'importanza che le istituzioni statunitensi proteggano l'infrastruttura digitale e gli individui che vi fanno affidamento dalla sorveglianza illegale". Michael De Dora, responsabile delle politiche e dell'advocacy negli Stati Uniti presso Access Now

Nel novembre del 2022, Access Now e i suoi partner hanno chiesto al Solicitor General di prendere in considerazione la condotta della NSO in materia di diritti umani nel formulare raccomandazioni alla Corte Suprema degli Stati Uniti sul caso. Dopo che la Corte del 9° Circuito si è pronunciata contro la NSO e la Corte Suprema ha rifiutato di ascoltare l'appello della NSO, il caso è tornato alla Corte distrettuale della California settentrionale, portando al verdetto odierno.

Fonte: https://www.accessnow.org/

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