15 settembre 2023

Feti equiparati a sangue e cellule ► U€ apre al commercio

Martedì 12 settembre, il Parlamento Europeo ha approvato in prima istanza nuove misure con cui si vorrebbero proteggere maggiormente i cittadini che donano sangue, tessuti o cellule o che vengono curati con queste sostanze umaneDi fatto però, ignorando gli allarmi di diverse organizzazioni di esperti e le preoccupazioni dei Vescovi europei, la proposta di regolamento approvata dall’ampia maggioranza che include socialisti, popolari, sinistre, verdi e liberali, calpesta la dignità umana, autorizza l’apertura del libero mercato di embrioni, feti e gameti umani e delle conseguenti sperimentazioni e selezioni eugenetiche

La proposta di regolamento relativo agli “Standard di qualità e sicurezza per le sostanze di origine umana destinate all’applicazione sugli esseri umani” (o regolamento SoHO), che mira a condividere cellule, sangue e tessuti umani all’interno degli Stati membri in maniera armonizzata e standardizzata, è stata adottata il 12 settembre con 483 voti a favore, 89 astensioni e 52 voti contrari. Molti deputati hanno insistito sul fatto che le donazioni di queste “sostanze” devono sempre essere volontarie e non retribuite e che i donatori possono ricevere solo un compenso o un rimborso per le perdite o le spese sostenute.

Siamo di fronte all’ipocrisia più sfacciata che si possa immaginare, perché di fatto si apre alla mercificazione dell’umanità. Infatti, per garantire che l’Unione Europea abbia una propria fornitura indipendente di queste sostanze, come si chiarisce anche nella scheda del provvedimento approvato, «gli eurodeputati chiedono una strategia UE coordinata dalla Commissione per assicurarne la disponibilità, un elenco europeo di sostanze di origine umana destinate all’applicazione umana o di origine umana (SoHO) carenti e anche l’istituzione di piani nazionali di emergenza e di continuità delle forniture». 

Le misure si applicano alle sostanze – come il sangue e i suoi componenti (globuli rossi e bianchi, plasma), i tessuti e le cellule – utilizzate per trasfusioni, terapie, trapianti o riproduzione medicalmente assistita, cioè fecondazione artificiale. Con il pretesto di creare un ambiente efficiente e sicuro per le trasfusioni di sangue e i trapianti di organi in tutta l’Unione, la relatrice del PPE, Nathalie Colin-Oesterlé, ha ricordato che il suo partito «riconosce e sostiene l’esistenza di un mercato europeo della fertilità per giustificare gli scambi transfrontalieri di gameti, embrioni e feti in caso di carenza in uno Stato membro». 

Peggio ancora, l’emendamento del PPE n. 241 sul compenso ai donatori di tali gameti, embrioni o feti è stato ampiamente adottato, creando così un pericoloso precedente sulla vendita di parti del corpo. Gli emendamenti n. 242 e n. 243 (dei gruppi Identità e Democrazia e dei Conservatori e Riformisti Europei), che miravano invece a richiamare il quadro legislativo ed etico entro il quale l’UE dovrebbe operare, sono stati clamorosamente respinti.

Il testo approvato rappresenta un grande passo verso il riconoscimento di un mercato della fertilità, come socialisti, sinistre, verdi e liberali, oltre alla maggioranza del PPE e a molteplici lobby, volevano. Poiché embrioni e feti sono inclusi nelle categorie di tessuti e cellule, ciò aprirà alla legalizzazione del mercato di vite umane in Europa. Gli embrioni e i feti sono infatti vita umana.
Giuseppe Masala
Si apre così al mercato in cui embrioni e feti viaggiano attraverso l’Unione Europea per essere «donati con compensazione», di fatto venduti al miglior offerente.


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