In Norvegia lo studio legale Schjødt AS ha inviato una denuncia alla Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) in difesa di otto cittadini malati di elettro-iper-sensibilità che hanno avuto un aggravamento di salute proprio a causa dell’installazione di Smart Meter nelle loro case. La denuncia alla CEDU nasce dal giudizio negativo subito in Corte d’Appello e in Cassazione norvegese, da qui il ricorso internazionale per violazione dei diritti umani.
“I problemi di salute sono sorti dall’attivazione dei contatori digitali, nonostante l’intensità sia in media molto debole. La ricerca ha da tempo dimostrato che questa radiazione – sotto forma di impulsi digitali a bassissima frequenza (ELF) e molto acuti, forti e persistenti – è particolarmente dannosa. Ma la ricerca scientifica non era in precedenza così solida come lo è ora. Esistono prove decisive che il rischio di effetti avversi è reale”.
L’intero ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo, con lettere di supporto e documentazione allegata, può essere scaricato (parzialmente anonimizzato per motivi di privacy) qui: https://wp.me/P55Jqa-krv Sotto, il comunicato stampa dello studio legale norvegese che sta seguendo il caso.
Lo studio legale Schjødt AS ha inviato una denuncia alla Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) di Strasburgo per conto di otto persone che vivono in Norvegia. Il caso riguarda l’introduzione forzata di nuovi contatori elettrici.
Gli otto affermano che coloro che sono elettrosensibili soffrono di notevoli problemi di salute a causa dei contatori e che i contatori intensificano altri problemi di salute che già hanno.
La loro denuncia è la prima denuncia norvegese alla Corte EDU sui diritti umani legati alle radiazioni elettromagnetiche e ai danni biologici.
Gli otto hanno perso in pretura contro la società online Elvia, sia persa che vinta in Appello, e hanno visto rigettare il loro ricorso in Cassazione. L’ottava affermazione nella denuncia secondo cui la legge norvegese non ha effettuato alcuna valutazione reale del nucleo del caso – ovvero se le obiezioni dei denuncianti ai contatori AMS siano “ovviamente infondate“, ma ha preso unilateralmente come base la posizione delle autorità. I denuncianti sono stati così esposti a un diniego di giustizia, che è una violazione dei diritti umani.
I denuncianti affermano inoltre che gli attuali valori limite sono insufficienti e fissati in violazione delle attuali conoscenze mediche e biologiche consolidate e che le autorità hanno impedito l’esenzione dall’installazione. Pertanto, secondo la denuncia alla Corte EDU, sono state violate diverse sezioni della Convenzione europea dei diritti dell’uomo ed è stato violato il principio di precauzione.
Numerosi casi sono stati portati dinanzi alla legge norvegese in merito ai contatori AMS, in parte basati su problemi di salute, in parte sulla base di protezione personale, sicurezza pubblica, rischio di incendio e politica energetica. In sostanza, tutti sono persi.
Smart Meter, contatori intelligenti Wi-Fi, sentenza USA per la salute dei cittadini: “fanno ammalare”
Fonte: https://oasisana.com/
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