3 febbraio 2023

Vaccinazione anti-Covid: che ruolo ha avuto l'esercito americano?

Secondo Spinoza, "ogni organismo tende a perseverare nel suo essere". Schopenhauer, invece, ritiene che "tutta la vita aspira alla morte". Questa ambivalenza si applica certamente alle forze armate statunitensi. Con un budget di 850 miliardi di dollari e in continua crescita, l'esercito statunitense si occupa della propria sopravvivenza. Tuttavia, l'esistenza degli altri, e dell'umanità in generale, non sembra avere troppa importanza.

L'indagine sulla pandemia Covid rivela un aspetto poco noto della storia, ovvero il ruolo dell'esercito statunitense nella campagna di vaccinazione, che comprende sia lo sviluppo del vaccino che la sua distribuzione (il possibile ruolo dei militari nella progettazione del virus stesso, nel contesto della guerra batteriologica, verrà esplorato in seguito).

Nell'ultimo capitolo del suo libro "Anthony Fauci, Bill Gates, Big Pharma: Their Global War on Democracy and Public Health" (Anthony Fauci, Bill Gates, Big Pharma: la loro guerra globale alla democrazia e alla salute pubblica), Robert Kennedy Jr. parla dell'operazione Warp Speed (per la quale il software DeepL fornisce diverse traduzioni divertenti: "war speed", "warp speed", "drift speed"...).

L'Operazione Warp Speed è descritta da Wikipedia come un partenariato pubblico-privato avviato dal governo degli Stati Uniti il 15 maggio 2020, con un budget di 18 miliardi di dollari, per facilitare e accelerare lo sviluppo, la produzione e la distribuzione di vaccini, terapie e diagnostici COVID-19.

Il direttore operativo era il generale Gustave F. Perna. La distribuzione del vaccino alla popolazione americana è stata curata dal tenente generale in pensione Paul Ostrowski, esperto di logistica militare.

Quindi eravamo tutti vittime di un'operazione militare; per questo bisognava mettere tutti in riga. Non sorprende che il primo combattente della Resistenza sia stato il professor Didier Raoult, figlio di un medico militare: conosceva la musica, e non gliela si può suonare. Questo aiuta anche a ridefinire il ruolo di Bill Gates e delle aziende farmaceutiche. Non sono i grandi: fanno solo profitto - e noi paghiamo. I veri motori della vicenda sono i Dottor Stranamore del complesso militare-industriale e dei servizi di intelligence, che sono passati dalla Guerra Fredda alla Guerra al Terrore, e poi alla Guerra ai Virus.

In un'intervista con Sasha Latypova, un ex dirigente farmaceutico che ha ottenuto una massa di contratti militari-privati grazie alla legge sulla libertà di informazione, apprendiamo che i vaccini non erano considerati normali prodotti farmaceutici, ma "contromisure" promosse dal Pentagono e dalle agenzie di intelligence in risposta a un'emergenza sanitaria.

Si trattava di vere e proprie misure di guerra, esenti dai normali processi di sviluppo dei farmaci. Il risultato è stato la totale assenza di studi sugli animali, di studi clinici reali e di consenso informato da parte delle cavie umane.

L'approvazione dell'FDA era una finzione. Non c'è da stupirsi che la FDA, costretta da un tribunale a rendere pubblici questi documenti, abbia cercato di emetterli solo in 75 anni, quando ci voleva un mese per approvarli! (75 anni, il segno di un grande crimine, come l'assassinio di John Kennedy...).

Non c'è da stupirsi che i leader di Pfizer e Moderna... come Fauci provino un senso di impunità: chi oserebbe mettersi contro l'esercito americano? John Kennedy aveva provato...

Marc Reisinger, psichiatra e antropologo sociale.

Fonte: FranceSoir

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