1 maggio 2022

Studi Scientifici ► Lupus Eritematoso Sistemico dopo il vaccino Pfizer COVID-19

Abstract

Il vaccino Pfizer-BioNTech COVID-19 è stato autorizzato dalla U.S. Food and Drug Administration in quanto ha dimostrato il 95% di efficacia contro il virus SARS-CoV-2. Anche se le prove iniziali del vaccino hanno mostrato un profilo favorevole di effetti collaterali, ci sono state preoccupazioni riguardo all'attivazione di risposte immunitarie aberranti, innescando l'autoimmunità. Questo è un caso di una donna di 68 anni senza storia di condizioni autoimmuni, che si è presentata al nostro dipartimento di emergenza 7 giorni dopo aver ricevuto il vaccino Pfizer-BioNTech COVID-19. I suoi sintomi iniziali erano suggestivi di polimialgia reumatica, e ha avuto una risposta quasi completa agli steroidi. È interessante notare che in seguito ha soddisfatto i criteri per il lupus eritematoso sistemico classificato dato lo sviluppo di artrite infiammatoria, ANA positivo e dsDNA positivo. La relazione temporale dei suoi sintomi che sono iniziati 2 giorni dopo la somministrazione del vaccino potrebbe suggerire una possibile associazione tra il Pfizer-BioNTech COVID-19 e lo sviluppo del lupus eritematoso sistemico.

Introduzione

Il vaccino COVID-19 di Pfizer-BioNTech fa parte di una nuova classe di vaccini mRNA che istruisce le cellule umane a creare la proteina spike virale, invitando il sistema immunitario a creare anticorpi contro la SARS-CoV-2. Anche se altamente efficace contro l'infezione da SARS-CoV-2, i peptidi condivisi tra la proteina spike e le proteine umane propongono un meccanismo di sviluppo dell'autoimmunità attraverso il mimetismo molecolare [2] che potrebbe essere simile al meccanismo alla base dell'autoimmunità in seguito all'infezione da COVID-19 [3]. Il lupus eritematoso sistemico (SLE) è una malattia autoimmune cronica e sistemica con una presentazione clinica diversa. Molteplici fattori, inclusi quelli genetici, ambientali e immunologici, sono stati collegati alla sua patogenesi [4]. Presentiamo il primo caso riportato di SLE dopo la vaccinazione Pfizer-BioNTech COVID-19.

(...)

Conclusione

La formazione di autoanticorpi e la malattia autoimmune sono state osservate in seguito all'infezione da SARS-CoV-2 come risultato di una robusta risposta immunitaria e del mimetismo molecolare. Allo stesso modo, la proteina spike della SARS-CoV-2 condivide una parte significativa di peptidi con le proteine umane e potrebbe incitare la malattia autoimmune o innescare condizioni autoimmuni preesistenti. Data la forte associazione temporale tra la somministrazione del vaccino COVID-19 e lo sviluppo del LES nel nostro paziente, ipotizziamo che il vaccino mRNA potrebbe aver causato un'iperstimolazione del sistema immunitario del paziente. La sua risposta immunitaria aberrante ha richiesto che fosse strettamente monitorata per l'evoluzione della sua malattia autoimmune. Riportiamo questo caso per aumentare la consapevolezza della possibilità di autoimmunità, in particolare del LES, in seguito alla vaccinazione mRNA contro il virus SARS-CoV-2.
(Traduzione parziale)

Fonte: https://link.springer.com/content/pdf/10.1007/s10067-022-06126-x.pdf

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