I ricercatori dell’Università di Bristol hanno scoperto che la proteina spike si lega a cellule chiamate periciti che rivestono i piccoli vasi del cuore. Questo legame innesca una cascata di cambiamenti che interrompono la normale funzione di queste cellule e portano al rilascio di sostanze chimiche che causano infiammazione. Questo succede anche quando la proteina non è più attaccata al virus.
Ricerche precedenti avevano mostrato che la proteina spike può rimanere nel flusso sanguigno anche dopo la scomparsa del virus dal sito di infezione. In questo studio, i ricercatori hanno analizzato solo i periciti dei piccoli vasi sanguigni all’interno del cuore. Tuttavia, i periciti si trovano all’interno dei piccoli vasi sanguigni in tutto il corpo, anche nel cervello e nel sistema nervoso centrale. Questa ultima scoperta può contribuire a chiarire l’effetto del virus su organi lontano dal sito d’infezione del virus Sars-Cov2.
I ricercatori hanno prelevato alcune cellule dei piccoli vasi cardiaci e le hanno esposte alla proteina spike. Hanno scoperto che la proteina spike, da sola, era sufficiente a disturbare la normale funzione delle cellule e a portare al rilascio di sostanze chimiche pro-infiammatorie.
Hanno poi bloccato il recettore CD147 e hanno scoperto che questo impediva alla proteina spike di provocare alcune delle modificazioni cellulari osservate in precedenza. Tuttavia, l’infiammazione continuava. Ora i ricercatori sperano di scoprire se un farmaco che blocca il CD147 negli esseri umani possa aiutare a proteggere le persone da alcune delle complicazioni derivanti dalla Covid-19.
Il professor James Leiper, il nostro direttore medico associato, ha detto:
I ricercatori hanno prelevato alcune cellule dei piccoli vasi cardiaci e le hanno esposte alla proteina spike. Hanno scoperto che la proteina spike, da sola, era sufficiente a disturbare la normale funzione delle cellule e a portare al rilascio di sostanze chimiche pro-infiammatorie.
Hanno poi bloccato il recettore CD147 e hanno scoperto che questo impediva alla proteina spike di provocare alcune delle modificazioni cellulari osservate in precedenza. Tuttavia, l’infiammazione continuava. Ora i ricercatori sperano di scoprire se un farmaco che blocca il CD147 negli esseri umani possa aiutare a proteggere le persone da alcune delle complicazioni derivanti dalla Covid-19.
Il professor James Leiper, il nostro direttore medico associato, ha detto:
“La Covid-19 ha presentato una sfida senza precedenti per la comunità della ricerca cardiovascolare. C’è ancora molto da sapere sul tipo di impatto a lungo termine che il virus potrà avere sulla nostra salute, ma questa ricerca ci porta più vicino a capire meglio come il virus della Covid-19 colpisce il cuore e il sistema circolatorio e potrà infine portare a nuovi modi per proteggere il cuore.”Jennifer Mitchell 28 Agosto 2021
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