Non so - e soprattutto - non mi interessa sapere chi sia dalla parte del torto e chi della ragione, in tutto questo.
In un momento di profonda crisi come quello attuale, l'unica cosa che conta è che non ci siano ulteriori motivi di disgregazione e odio tra i cittadini.
Costi quel che costi.
Per questo motivo, io dico NO.
Io NON mi renderò complice di questo gioco al massacro, di questa caccia al presunto untore, di questa divisione faziosa tra cittadini onesti e cittadini disonesti, in cui gli unici a rimetterci sono proprio le persone perbene.
Quelle indifese, più facili da colpire.
Se volete qualcuno, prendete me.
Preferisco essere punito per qualcosa che ho fatto, che vivere tranquillo ma con la vergogna nel guardarmi allo specchio ogni giorno.
A chi è nella mia stessa situazione, dico:
Pensate davvero di essere immuni a tutti i problemi sociali che ciò comporterà?
Che un giorno, tra le persone che dissentono, non troviate un vostro famigliare?
Che il vostro stipendio, sicuro ogni mese, non cambi se qualche politico un giorno decida diversamente?
State attenti a non affondare la stessa barca su cui state navigando anche voi.
Siete uomini.
Non meri esecutori di ordini.
Il giuramento l'abbiamo fatto per il popolo, non contro di esso.
Ai tanti cittadini che hanno ancora fiducia, io vi dico: non siete soli.
Non siete pochi.
Insieme, siamo la maggioranza perché NOI siamo il popolo.
Tutto ciò che ha reso grande questo Paese.
"Nei secoli fedele" è il motto che ho visto spesso citare, a ricordo dei momenti bui superati.
Ma fedele a chi?
Al politico di turno che va e viene nel tempo di una tornata elettorale?
O fedele alla gente, che ci mantiene con le tasse del loro lavoro, con il sostegno morale quotidiano, con la gratitudine di sempre?
Ricordiamoci che il fine ultimo del nostro compito è sempre "... la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere Istituzioni.
Lettera ricevuta da @roberto_nuzzo
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Sì, siamo dalla stessa parte, abbiamo bisogno di voi. Insieme possiamo tornare liberi e ricostruire il nostro Paese.
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