Un mondo nuovo
Certo che dobbiamo farci una sanità NOSTRA, diversa, che risponda alle esigenze che riteniamo prioritarie, libera dai guinzagli e conflitti di interesse che ne avvelenano approcci e finalità. E non solo una sanità: una nuova scuola, in cui si insegni a ragionare e non ad ubbidire. In cui i bambini possano toccarsi, giocare, respirare in libertà. E una diversa socialità. Una diversa cultura. Una diversa economia, un nuovo e diverso sistema di scambi e servizi senza la moneta-debito. Nuove leggi, che rispecchino le nostre priorità, nuovi sistemi istituzionali, nuovi metodi di produzione, distribuzione e consumo dell’energia. Un nuovo Stato.
Superare il passato
Dopotutto esistiamo, e non siamo pochi. Ed è evidente che non c’è alcuna compatibilità tra il mondo che oggi ci viene raccontato e come vogliamo vivere noi: liberi, autodeterminati, responsabili. Sganciati da narrative mediatiche e da cappe di terrore, tornando ai contatti umani, senza museruole. Perché mai cercare di convivere con chi esprime necessità tanto diverse dalle nostre? Questa convivenza è necessariamente disastrosa, per noi come per loro. Sganciamoci. Superiamoli. Basta sprecare energie per combattere queste derive: usiamole per immaginare, progettare, iniziare a costruire il nostro mondo: il futuro che vogliamo lasciare ai nostri discendenti.
Oltre il conflitto
Quando l’incompatibilità di esigenze e conclusioni è evidente, che senso ha cercare di affermare chi ha torto e chi ha ragione? E ancora: davvero ha senso voler frequentare scuole che insegnano ai bambini ad obbedire come schiavi? Ha senso usufruire di una sanità in cui fa carriera chi produce ipocondria e ritiene ragionevole considerare i pazienti cavie sacrificabili? Io davvero non ci tengo.
La mia riflessione è se sia ormai più utile pensare a un #GreatDivide, un #Bivio vero e proprio, lavorando a costruire un mondo nuovo, fondato su principi nuovi: così come lo vogliamo.
Stefano.Re
Questo volevo sentirmi dire.
RispondiEliminaQuesto sfilarsi può realizzarsi in rete o deve cominciare rigorosamente fuori dalla rete?
Come realizzare in pratica tale clandestinità?
Io lo camufferei da "culto" religioso neocristiano
Come fece San Paolo. Solo che si tratterebbe di un culto laico
La Chiesa di GAIA?