7 ottobre 2020

“Serve l’emissione di una moneta di Stato. Basta con l’Italia schiava degli stranieri”

Il Professor Paolo Maddalena è vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”. Ogni suo intervento apre molti spazi di riflessione. L’ultimo, pubblicato su lantidiplomatico.it, è uno di quelli da non perdere. Ne riprendiamo alcuni punti. 

Scrive Maddalena: “Per quanto riguarda l’economia, c’è oscurità nelle proposte avanzate dal nostro governo, che si dibatte tra 557 proposte (tra loro scollegate) per l’utilizzo del Recovery fund, mentre non decide, come vorrebbero il Pd e lo stesso Visco, governatore della Banca d’Italia, per l’acquisizione dei prestiti del Mes. Nessuno ha capito che più l’Italia si indebita, più diviene schiava degli stranieri, ed è costretta a continuare a svendere le proprie fonti di produzione di ricchezza e, addirittura, l’intero territorio nazionale”.

“L’Italia – continua Maddalena – ha una sola via da percorrere, revisionare il debito attuale, che per la quasi totalità è stato messo sulle nostre spalle dalle ciniche operazioni del mercato generale, che fece schizzare i tassi d’interesse fin oltre il 30%, dopo che Andreatta, con lettera del 12 febbraio 1981, impedì alla Banca d’Italia di comprare i buoni del Tesoro rimasti invenduti. Non bisogna poi assumere nuovi debiti di qualsiasi natura e far ricorso invece all’emissione di una moneta di Stato, la cui circolazione è limitata al territorio nazionale.

Fatto questo non vietato dai Trattati e ritenuto necessario da economisti della portata di Joseph Stiglitz e James Kenneth Galbraith. Insiste il professor Maddalena: “Fondamentale poi è ricorrere ricostituzione del ‘patrimonio pubblico italiano’, facendo ricorso alle rinazionalizzazioni dei servizi pubblici essenziali, delle fonti di energia e delle situazioni di monopolio, come prescrive il più volte citato articolo 43 della nostra Costituzione. Se l’Italia non riprende la ricchezza nazionale che le appartiene a titolo di sovranità, non uscirà mai dal ginepraio nel quale l’hanno gettata molti governanti traditori della Patria attraverso le micidiali ‘privatizzazioni'”.

Conclude Maddalena: “E a questo punto bisogna ricordare che le delocalizzazioni e le svendite di imprese strategiche devono essere vietate dal governo con l’uso del Golden power. Solo ricostruendo l’Italia sul piano finanziario ed economico, riprendendoci il patrimonio pubblico, che è nella proprietà pubblica del Popolo a titolo di sovranità, potremo uscire da questa impasse, piuttosto che asservirci allo straniero. L’Italia deve liberarsi da idee sopraffattrici imposte dagli stranieri e agire per la sua salvezza”.

https://www.ilparagone.it/

1 commento:

  1. non bisogna solo dirlo sui social o in trasmissioni o video anche alternative, perchè il 70% della gente come avete potuto constatare dal referendum votando si ( non io)al taglio dei parlamentari non ha capito è manovrato da tutti i partiti non capisce cosa significhi avere una moneta propria, quindi con tutto il credito e le ragioni del Professor Paolo Maddalena non serve a niente fin quando si rimane all'interno del sistema , bisogna uscire dalla matrix, con tutto il rispetto al vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”, quando parla di stato e costituzione non ci dice che la repubblica italiana non è pubblica ma privata una Corporation iscritta al SEC S.P.A.USA dal 1934 NOI SIAMO DEI BOND IN UN TRUST COME "FINZIONE GIURIDICA" E NON COME UOMINI VIVENTI la costituzione non è mai stata applicata è anch'essa un soggetto giuridico

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