31 agosto 2020

Dirigente sanitario: «Feti eticamente abortiti nel vaccino COVID»

Un importante dirigente sanitario australiano si è riferito ad un «feto umano abortito eticamente» nel dibattito sul vaccino COVID
«Penso che possiamo avere piena fiducia nel fatto che il modo in cui hanno prodotto il vaccino è stato fatto con i più elevati standard etici a livello internazionale», ha detto il dottor Nick Coatsworth, commentando un vaccino realizzato utilizzando cellule prelevate da un bambino abortito. Lo riporta Lifesitenews.
Il dottor Coatsworth può essere considerato il secondo ufficiale medico di livello più elevato in Australia.

Il dottor Coatsworth,il secondo ufficiale medico di livello più elevato in Australia, ha parlato di un «aborto etico»
Egli ha descritto pubblicamente le linee cellulari che provengono da una bambina sana abortita nel 1972 che vengono ora utilizzate nello sviluppo di un vaccino contro il coronavirus.
Coatsworth ha quindi parlato di un «aborto etico».
Parlando a una conferenza stampa del governo, il vice direttore medico Dr. Nick Coatsworth ha risposto ai recenti commenti fatti dall’arcivescovo Anthony Fisher di Sydney, dopo che il governo australiano ha annunciato un piano per fornire agli australiani il vaccino contro il coronavirus di Astrazeneca.
Il vaccino di Astrazeneca è in fase di sviluppo in collaborazione con l’Università di Oxford e utilizza la linea cellulare HEK-293, originariamente derivata da tessuto renale prelevato da una bambina abortita nei Paesi Bassi nel 1972 e successivamente sviluppata in una linea cellulare in un laboratorio nel 1973
Il vaccino di Astrazeneca è in fase di sviluppo in collaborazione con l’Università di Oxford e utilizza la linea cellulare HEK-293, originariamente derivata da tessuto renale prelevato da una bambina abortita nei Paesi Bassi nel 1972 e successivamente sviluppata in una linea cellulare in un laboratorio nel 1973.
«Sono consapevole di quelle preoccupazioni sollevate questa mattina sul fatto che la particolare linea cellulare prodotta per il vaccino proveniva da un feto umano abortito eticamente. Questa è la preoccupazione sollevata dall’arcivescovo», ha detto Coatsworth.
«Si tratta di un’unità di ricerca molto professionale e altamente efficiente presso l’Università di Oxford, una delle principali università del mondo. Quindi penso che possiamo avere piena fiducia che il modo in cui hanno prodotto il vaccino è stato contro i più alti standard etici a livello internazionale», ha aggiunto Coatsworth.
 «Penso che possiamo avere piena fiducia che il modo in cui hanno prodotto il vaccino è stato contro i più alti standard etici a livello internazionale»
In seguito all’annuncio dell’accordo con Astrazeneca, il primo ministro australiano Scott Morrison ha affermato che un vaccino contro il coronavirus sarà reso «il più obbligatorio possibile», per poi rimangiarsi quanto detto.
Il vaccino Oxford è quello per cui avrebbe stipulato un accordo anche l’Italia, come annunciato in pompa magna dal ministro della Salute Roberto Speranza durante i giorni degli «Stati generali» a villa Dora Pamphili. Secondo delle indiscrezioni pubblicate dal quotidiano La Verità  nelle ultime ore, non vi sarebbe traccia ufficiale di questo accordo.
Peraltro la Big Pharma anglo-svedese AstraZeneca, come riportato da Renovatio 21, oltre a varie controversie aziendali e farmaceutici internazionali ha già avuto negli anni delle questioni anche con le autorità italiane.
Renovatio 21 ha altresì riportato le varie anomalie già note pubblicamente riguardo al vaccino Oxford/AstraZeneca.
Il negare a coloro che rifiutano un vaccino contro il coronavirus la possibilità di entrare nei ristoranti, viaggiare a livello internazionale e prendere i mezzi pubblici sarà discusso dal governo
Il dottor Coatsworth  ha successivamente affermato che il negare a coloro che rifiutano un vaccino contro il coronavirus la possibilità di entrare nei ristoranti, viaggiare a livello internazionale e prendere i mezzi pubblici sarà discusso dal governo.

Renovatio21

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