13 aprile 2020

Virus nella testa: la compagna Köpping vuole rinchiudere in psichiatria gli obiettori di quarantena

La compagna Petra Köpping ha probabilmente conservato qualcosa dei suoi anni di gioventù nella FDJ e nella SED [Libera Gioventù Tedesca e Partito socialista unificato della RDT]: un virus nel cervello, che si potrebbe riassumere così: "Con mano di ferro costringiamo l'umanità alla felicità". Questo era lo slogan appeso al cancello del campo dei gulag delle isole Solovki, in Unione Sovietica. Come spiegare altrimenti la seguente notizia che circola nei media tedeschi?

Da giovedì in Sassonia, chi non osserva l’ordinanza della quarantena domestica, può essere ricoverato con forza in una clinica psichiatrica. Ecco la notizia dell‘MDR che si rifà ad una richiesta presso il ministero degli affari sociali della regione federale.
Il governo della regione federale a questo scopo ha liberato un totale di 22 camere nelle cliniche psichiatriche di Altscherbitz, Arnsdorf, Großschweidnitz e Rodewisch per potervi ricoverare i potenziali “obiettori”. Della sorveglianza degli obiettori dovrebbe poi occuparsi la polizia.

In questo contesto, il canale cita la ministra degli affari sociali della regione federale, Petra Köpping (del partito socialista tedesco): „Per la salute e la vita di noi tutti è fondamentale che le persone rispettino le ordinanze sulla quarantena emesse dalle autorità sanitarie”.
 “Se vi fossero dei singoli casi in cui delle persone si oppongono alle ordinanze, comunque sarebbe necessario eseguire le misure ordinate dalle autorità sanitarie con la forza. A questo scopo, è possibile ricoverare queste persone con un’ordinanza del tribunale in un reparto chiuso di un ospedale.”
Questa violazione è oggetto del paragrafo 30 della legge di protezione contro le infezioni del governo federale. Ai sensi di questa legge chi non osserva le rispettive ordinanze o nel caso di una persona sulla base del comportamento precedente si può assumere che non le rispetterà, sarebbe “necessario un ricovero in un ospedale chiuso o in un reparto ospedaliero chiuso per poter distanziare la persona dalla società”.

“Si tratta di una misura ultima ratio”

Anche il rappresentante dei verdi, l’avvocato di Lipsia Jürgen Kasek, nei confronti dell’MDR si esprime a favore di questa misura, esprimendo comunque una riserva secondo cui sarebbe fondamentale che il tutto sia proporzionale.”
Il ricovero forzato sarebbe una “misura che limita moltissimo i diritti fondamentali.” Per questo esso può essere “solo una misura di ultima ratio quando non vi sono altre opzioni praticabili”.

Secondo le informazioni del canale, in Sassonia fino ad ora vi sarebbero diverse migliaia di persone nei confronti delle quali è stata emessa un’ordinanza di quarantena, tra cui 3300 a Dresda e 2100 a Lipsia.

Per concessione di Tlaxcala
Fonte: http://tlaxcala-int.org/article.asp?reference=28609
Data dell'articolo originale: 11/04/2020
URL dell'articolo: http://www.tlaxcala-int.org/article.asp?reference=28610

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