Negli studi degli analisti economici e tra i professori delle università c'è una domanda ricorrente: "Quali saranno le ricadute del Coronavirus sul sistema economico?". I primi segnali arrivano dalla borsa di Milano che nel primo lunedì dopo la diffusione del Coronavirus nel Nord Italia ha fatto registrare un calo del 5,4%, ma si aspettano ricadute in molti settori: dal turismo alla ristorazione, dai trasporti all'export. Per provare ad analizzare la situazione ci siamo rivolti ad un esperto, Andrea Fumagalli, dal 2001 professore associato di Economia Politica presso la Facoltà di Economia dell'Università di Pavia.
Professor Fumagalli, quali sono le ricadute sul sistema economico italiano a causa del Coronavirus?
Se vogliamo fare un'analisi economica rispetto all'Italia, sicuramente il Coronavirus avrà degli impatti negativi sia a livello internazionale con l'effetto della riduzione dell'export italiano, che è l'unica variabile positiva che esiste nella crescita economica italiana, ma ci saranno ricadute su tutti i settori del turismo, della ristorazione e anche manifatturieri. Ci saranno ricadute nel settore dell'elettronica, nel settore automobilistico, nel settore tessile, nel settore agroalimentare, nel settore chimico, ma anche nel settore dei servizi, come ad esempio l'e-commerce. Quindi il rischio è che ci siano ripercussioni trasversali. Alcuni settori sono immediatamente colpiti, la ristorazione cinese ad esempio è sicuramente subito colpita, ma anche il trasporto e il turismo. Però c'è anche un effetto molto più indiretto su tutta l'attività economica.
A livello economico globale in quale situazione si colloca il Coronavirus?
È chiaro che questa situazione del Coronavirus capita a pennello. Siamo in un contesto internazionale che ha visto una tensione economica tra Usa e Cina e lo sviluppo di politiche protezioniste da parte degli Usa e di Trump nei confronti della Cina. Siamo in una situazione in cui è in atto una redefinizione degli aspetti geopolitici globali e anche degli assetti monetari. Rimane aperta la questione del controllo finanziario. Qui si sta giocando questa partita. Il Coronavirus è strumentale per la ridefinizione degli assetti finanziari per definire, ad esempio, se conti di più la borsa di Schenzhen o la borsa di Wall Street
Quali saranno le ricadute effettive di tutto questo sui lavoratori?
Per quale motivo la borsa di Milano è caduta in picchiata?
Oggi la borsa a Milano è scesa del 3,5% (poi calerà dello 5,4%, ndr) e immediatamente lo spread è salito a oltre 150 punti. Non ci sono delle condizioni economiche oggettive tali da consentire questo. Tutto ciò che crea incertezza è linfa per la speculazione. La speculazione finanziaria gioca sulle aspettative, se si crea una situazione di emergenza, si crea quindi una tensione e quindi delle aspettative positive o negative a seconda dei casi. Su queste aspettative si specula. Più c'è caos, più c'è incertezza e più la speculazione ci sguazza.
C'è un punto di non ritorno oltre il quale non è possibile andare?
Quindi il sistema economico come si muoverà per arginare questa situazione?
Per concessione di Fanpage.it
Data dell'articolo originale: 25/02/2020
Nessun commento:
Posta un commento
Avvertenze da leggere prima di intervenire sul blog Voci Dalla Strada
Non sono consentiti:
- messaggi pubblicitari
- messaggi con linguaggio offensivo
- messaggi che contengono turpiloquio
- messaggi con contenuto razzista o sessista
- messaggi il cui contenuto costituisce una violazione delle leggi italiane (istigazione a delinquere o alla violenza, diffamazione, ecc.)