23 febbraio 2019

Il concerto "Venezuela Live Aid" organizzato da Richard Branson non ha nulla a che vedere con gli aiuti umanitari

Mancano 4 giorni al 22 febbraio che è il giorno che Richard Branson ha scelto per un concerto umanitario live in Colombia vicino al confine per raccogliere “aiuti umanitari” per il popolo del Venezuela.
Il tutto è partito da un articolo del Daily Mail ho visto un videoclip di Branson con il cuore spezzato indossando la sua maglietta Virgin Airways.

La cosa importante di tutto questo è che anche se ascolti la loro versione non ha nulla a che vedere con gli aiuti umanitari, tutto questo ha che fare solo con Richard Branson e non sono sorpreso da questo fatto dato che come Stati Uniti abbiamo deciso di prendere il controllo del Venezuela a qualunque costo.

E questo non ha nulla da fare con i bisogni del popolo venezuelano, nulla a che vedere con la democrazia, nulla a che vedere con la libertà,  nulla a che vedere con gli “aiuti umanitari”.

Ho amici che sono a Caracas proprio in questo momento, non c'è finora nessuna guerra civile, nessun arresto di massa dell’opposizione, nessuna soppressione della stampa, niente di tutto ciò.

Non sta succedendo nulla di tutto questo, anche se ben altra è la narrativa che viene rifilata. Quindi abbiamo solo bisogno di fare marcia indietro, in particolare Richard Branson. Okay?


E Peter Gabriel, amico mio, per favore chiamami. Voglio parlarti di questo perché è molto facile essere trascinati in una dorata trappola finalizzata ad un cambio di regime. Vogliamo davvero che il Venezuela si trasformi in un altro Iraq o Siria o Libia? NO. E nemmeno il popolo venezuelano. Va bene, mi fermerò fino a domani.

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