24 gennaio 2019

Venezuela: "No ad una Siria in America Latina"

In Venezuela gli eventi sembrano precipitare. Juan Guaidò Presidente dell’ “Assemblea Nazionale Venezuelana” il 23 gennaio si è autoproclamato «presidente incaricato», assumendo ad interim i poteri dell’esecutivo, durante una manifestazione dell’opposizione. 

A riconoscere questa singolare modalità di diventare presidente di un Paese, i nemici storici di Maduro, Trump in testa. A seguito del riconoscimento di Guaidò come presidente venezuelano e di fronte alla rottura delle relazioni diplomatiche, gli USA si rifiutano di ritirare il proprio personale dall’Ambasciata di Caracas e minacciano ritorsioni contro il Governo venezuelano in caso di azioni di forza allo scadere dell’ultimatum di 72 ore dato da Maduro. Una situazione che infiamma l’intera America Latina e che rischia di trasformare il Venezuela nella Siria dei Caraibi.
Ovviamente l’opposizione al Governo del cambiamento, Casini in testa, non ha perso occasione per premere il piede sull’acceleratore dell’irresponsabilità e chiede il riconoscimento di Guaidò.

Violare ogni regola del diritto internazionale riconoscendo come presidente di uno Stato sovrano il primo capo politico che scende in Piazza e si autoproclama tale sarebbe un ulteriore passo verso la fine di ogni regola diplomatica vigente e porterà il paese alla guerra civile. Chi si illude, che un intervento internazionale a sostegno dell’opposizione venezuelana possa risolvere i problemi o portare la “democrazia” è pienamente complice di far precipitare la situazione.

Chi scrive non ha alcun velleità di sostenere Maduro, qui la posta in gioco è il rischio di una guerra civile che coinvolgerebbe anche la nostra comunità nel paese. Ciò che conta è tutelare la nostra comunità, anche da quelle spinte estremistiche che vedono nelle scorciatoie mediatico istituzionali la soluzione ai problemi. Sarebbe auspicabile che l’Europa assuma una posizione che possa agevolare la pace e non ulteriore spargimento di sangue.

E’ curioso infine che gli USA abbiano un’enorme sensibilità verso la democrazia altrui, soprattutto quando il paese è ricco di petrolio. Eppure nel caso di Saddam, di Gheddafi e della Siria appoggiare “l’opposizione al regime” ha causato veri e propri genocidi. Su questo sarebbe auspicabile ci fosse una sincera riflessione. Una riflessione che dovrebbe partire dal presupposto che spetta ai popoli sovrani decidere chi li deve rappresentare.

Il nostro governo, di fronte al perdurare dei problemi di approvvigionamento dei medicinali ha concluso un accordo con Caracas per la distribuzione di farmaci ai nostri connazionali. Un gesto concreto di aiuto in un momento di profonda difficoltà in cui l’Italia si sta contraddistinguendo per l’atteggiamento di dialogo e sostegno alla popolazione venezuelana, evitando pericolose ingerenze in una situazione ormai esplosiva.



Per concessione di Gianluca Ferrara
Fonte: https://www.gianlucaferrara.info/2019/01/24/venezuela-no-a-una-siria-in-america-latina/
Data dell'articolo originale: 24/01/2019
URL dell'articolo: http://www.tlaxcala-int.org/article.asp?reference=25162 

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