18 settembre 2018

Certan contro il governo: “Sui vaccini sperimentazione di massa come nel nazismo”

«Mai pensavo si arrivasse a tanto... e qui i vaccini non contano nulla, la scienza neppure, il dibattito è tutto su un altro livello, livello di sperimentazione di massa...». Così l’assessore all’istruzione e cultura della Valle d’Aosta Chantal Certan con un post su facebook si scaglia contro il decreto del Governo sulle vaccinazioni obbligatorie. 
«Mai vista - rincara l’esponente del movimento autonomista Alpe - una cosa del genere in nessun paese europeo, anzi sì... vi è già stato un ventennio in Europa in cui uno con due baffetti faceva sperimentazione su uomini, donne e bambini... pensavo appartenesse al passato».
Immediata la reazione del Partito democratico della Valle d’Aosta che chiede le dimissioni dell’assessore. 
«Parole come questa - si legge in una nota - offendono prima di tutto la comunità che è costretta ad ascoltarle». Per il Pd, Certan «ingiuria volgarmente e pesantemente lo Stato italiano e viene meno ai più elementari doveri connessi al proprio ruolo istituzionale».

Esprimendo «sconcerto e vivo stupore» per le affermazioni dell’assessore Chantal Certan, la Commission Santé dell’Union valdotaine «auspica una sollecita, netta e ferma presa di distanza da parte degli altri membri dell’attuale maggioranza» in merito a dichiarazioni che, «come già puntualmente dimostrato dagli articoli della stampa nazionale, ledono profondamente l’immagine e la reputazione della nostra Regione». 


In una nota pubblicata sul sito dell’Uv, la Commission «si chiede a quale titolo, con quali competenze specifiche in materia e sostenuta da quali evidenze scientifiche l’assessore in questione sostiene tali assurde e pericolose tesi». 

Pubblicato il 09/06/2017

Nessun commento:

Posta un commento

Avvertenze da leggere prima di intervenire sul blog Voci Dalla Strada

Non sono consentiti:
- messaggi pubblicitari
- messaggi con linguaggio offensivo
- messaggi che contengono turpiloquio
- messaggi con contenuto razzista o sessista
- messaggi il cui contenuto costituisce una violazione delle leggi italiane (istigazione a delinquere o alla violenza, diffamazione, ecc.)