20 luglio 2018

Come le compagnie minerarie si burlano delle popolazioni indigene in Ecuador

Pochi giorni fa sono stati raggiunti accordi tra le organizzazioni indigene e le compagnie minerarie che occupano il territorio ancestrale degli Shuar nelle catene montuose di El Cóndor e Kutukú (1).
Un'analisi dei tre documenti ci mostra di cosa sono capaci le compagnie minerarie per accedere ai minerali trovati nei territori indigeni. Questi documenti sono: una lettera di intenzione di donazioni della società Lowell inviata alla comunità Shuar di Yawi e gli accordi tra la presidenza della FICSH con la cinese Explorcobres SA (EXSA) e la canadese Aurania. Le offerte che le aziende fanno sono un insulto e potrebbero essere una trappola per il popolo Shuar.

La società Lowell, la cui proprietaria è la canadese Equinox Gold, ha inviato una lettera di intenti datata 7 maggio 2017 al fiduciario della Comunità Yawi nella quale offre alla comunità una "donazione" di 3.319,19 dollari al mese. Sotto il suolo del progetto minerario di Warintz, adiacente alla comunità di Yawi, ci sarebbero più di 2 milioni di libbre di rame e più di 130 milioni di libbre di molibdeno (2), con la cui vendita l'Equinox Gold otterrebbe oltre 2.200 milioni di dollari. 
Considerando questo, la "donazione" mensile della Lowell alla comunità di Yawi è una presa in giro perché l'estrazione dei minerali in quella zona implicherebbe radere al suolo la terra, le foreste e l'acqua, e parte del territorio Shuar, che è incommensurabile e al quale non si può dare alcun prezzo.
Il secondo documento è "Accordo di cooperazione specifico per la socializzazione sullo sviluppo e la qualità della vita nelle comunità Shuar dell'area di influenza del progetto minerario Panantza-San Carlos". Questo accordo firmato con il presidente della FICSH e la compagnia mineraria cinese EXSA (3) il 20 maggio 2018, sarà reso esecutivo nella parrocchia di San Carlos de Limón, a Morona Santiago, e si propone di tenere seminari sullo sviluppo e sulla qualità della vita in cambio, un singolo pagamento di EXSA di 93,945,60 di dollari (IVA inclusa). Secondo l'accordo, le attività previste da questo accordo saranno sotto la supervisione del dipartimento Affari Aziendali della società EXSA, che approverà i contenuti, i programmi e anche i luoghi in cui si svolgeranno i workshop. 

Altri obblighi dell'organizzazione indigena includono il permettere ai socializzatori di rimanere per 3 mesi nelle comunità e includere un workshop di socializzazione su larga scala sull'estrazione mineraria. La FICSH sarà obbligata a presentare le liste dei partecipanti con le loro firme, le memorie e le fotografie di tutti i workshop. Inoltre, dovrà fornire a EXSA tutte le informazioni necessarie fino a 3 anni dopo la fine dell'accordo che potranno essere utilizzate dalla società anche come pubblicità. Colpisce il fatto che tra le clausole di risoluzione del contratto - e quindi l'eventuale restituzione di denaro da parte della FICSH - ci siano azioni di gruppi ambientalisti o indigeni e atti che "limitano, disturbano, sospendono o impediscono il normale sviluppo delle attività minerarie di EXSA".

È chiaro che la società cerca di utilizzare questo accordo con la FICSH per garantire una socializzazione favorevole al settore minerario su larga scala, come il progetto minerario Panatza-San Carlos, oltre a poter accedere ai dati personali degli abitanti di San Carlos de Limón, immagini dei loro volti, luoghi in cui vivono, e forse anche identificare quelli che esprimono dubbi o rifiuti. 

Sorprendentemente, con una delle clausole di questo accordo, l'azienda intende interrompere l'accesso alle informazioni da parte delle comunità sugli impatti ambientali del settore minerario, espressioni di solidarietà da parte di altre organizzazioni indigene e qualsiasi azione di reclamo o protesta.

La società mineraria cinese EXSA potrebbe commettere un'illegalità negoziando e prendendo decisioni bilateralmente con la FICSH per attività che sono di competenza dello Stato, come i processi di partecipazione e consultazione, una competenza che non può essere delegata a nessun ente privato. Non dobbiamo dimenticare che quest'area del progetto Panantza-San Carlos è il territorio indigeno Shuar e che il diritto alla Consultazione Libera, Previa e Informata sarebbe violato, cercando il consenso delle comunità indigene che saranno colpite.

Il terzo documento, non datato e su carta intestata della FICSH, è intitolato: "Federazione interprovinciale di centri Shuar FICSH firmerà presto un'alleanza di cooperazione con Aurania -Aurania rinnova il pacchetto completo di concessione in Ecuador e partecipa a impegni convertibili in 2 milioni di USD con il presidente " che si riferisce al Progetto “Ciudades Perdidas - CUTUCU SHIAMI". 

Il testo di questo documento è una traduzione testuale della pagina web di Aurania e alla fine di esso viene aggiunto un paragrafo del comunicato stampa della compagnia pubblicato il 5 aprile 2018 (4). Il testo spagnolo di questo paragrafo è stato abbreviato dopo la virgola e il nome del presidente della società Keith Barron è stato omesso, quindi: "La Società sottoscriverà un obbligo non garantito convertibile di 2 milioni di dollari per il suo Presidente e CEO, [...]". In questo modo è fuorviante con quale presidente Aurania firmerà l'accordo monetario di due milioni di dollari.

In realtà ciò che l'azienda Aurania voleva segnalare con il comunicato stampa pubblicato sul suo sito web è che è stato raggiunto un accordo con il suo presidente, Keith Barron, per ricevere un prestito di 2 milioni di dollari ed essere in grado di mantenere nelle sue mani i 207.000 ettari assegnati dal governo ecuadoriano alla sua consociata Ecuasolidus SA. Pietosamente la FICSH potrebbe cadere per un inganno della compagnia Aurania dal momento che il documento analizzato è presentato come se dovesse consegnare 2 milioni allo Shuar (5).

Nel rapporto del 2008 del Rappresentante speciale delle Nazioni Unite per le imprese e i diritti umani, Prof. John Ruggie, si evidenzia che il settore minerario è il settore che provoca più denunce e lamentele in merito alle violazioni dei diritti umani, quindi potremmo dire che le compagnie minerarie hanno dimistichezza nella violazione dei diritti. Dopo aver analizzato i tre documenti, vediamo che sono anche esperti nell'assumersi impegni che si traducono in una presa in giro e nell'inganno delle popolazioni indigene. Sfortunatamente, ci sono organizzazioni indigene che si lasciano ingannare.

Negli ultimi giorni, una situazione di scontri è scoppiata all'interno del Popolo Shuar, arrivando anche a disconoscersi e richiedendo il licenziamento dell'attuale presidente della FICSH. Questa situazione è stata indubbiamente stimolata dall'interferenza delle compagnie minerarie nel territorio Shuar. Una soluzione alle divisioni e ai problemi che si sarebbero verificati sarebbe l'uscita immediata delle compagnie minerarie perché sono la vera causa del conflitto.

Maggiori informazioni: 

mineria@accionecologica.org - ivonney@accionecologica.org

NOTE: 
1. Tutti gli accordi analizzati sono qui: http://www.accionecologica.org/mineria 
5. Un'analisi più approfondita di questo documento tra FICSH e Aurania può essere letta qui: http://www.accionecologica.org/mineria

Fonte: Acción Ecológica   

Traduzione per TLAXCALA di Alba Canelli

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