18 gennaio 2018

Intelligenza Artificiale: il futuro della speculazione finanziaria

La questione dell'intelligenza artificiale suscita grandi preoccupazioni. Alcune sono legate a reali complicazioni, come la perdita di posti di lavoro. Altre sono collegate al problema se le macchine potrebbero diventare consapevoli di se stesse nella misura in cui raggiungono livelli più alti di intelligenza. Quel giorno non è così vicino come credono alcuni affezionati del tema. Ma questo non significa che non ci siano motivi per preoccuparsi.
Come definire l'intelligenza artificiale (AI)? In termini molto semplici, può essere definita come una tecnologia basata sulla raccolta di grandi quantità di dati da utilizzare in un processo decisionale con uno scopo specifico. I dati devono essere correlati a un argomento specifico e i parametri che circondano le decisioni devono essere più o meno determinati per raggiungere l'obiettivo desiderato.
Le applicazioni dell'IA sono già presenti in tutti i settori dell'economia. Ma la sua penetrazione nei mercati finanziari è particolarmente allarmante. 

In questo campo, l'instabilità e gli incentivi perversi dei mercati hanno dimostrato di avere uno spettacolare potere distruttivo negli ultimi decenni. E se i regolatori hanno già difficoltà a supervisionare il mercato, con l'IA i loro problemi si stanno intensificando.

Fino a poco tempo fa, i metodi usati dagli speculatori nel settore finanziario erano basati sull'analisi tradizionale delle prestazioni passate di un bene e delle prospettive sulle società o agenti che l'avevano messo in circolazione. Nonostante l'esperienza di broker e operatori finanziari, i sentimenti del mercato non sono mai stati facili da apprezzare e quando si è verificato un intoppo si sono accumulate le perdite dei loro clienti.

Oggi si presume che le nuove attrezzature e i programmi di intelligenza artificiale aiuteranno a evitare errori e a ridurre le perdite per gli investitori. La grande differenza con gli strumenti di analisi tradizionali sta nella quantità di dati che questa tecnologia consente di elaborare e nella velocità con cui la montagna di informazioni può essere analizzata. Mentre l'analisi convenzionale ha permesso di tenere conto simultaneamente di un numero limitato di mercati, gli strumenti di intelligenza artificiale consentono di considerare contemporaneamente un gran numero di mercati finanziari di diversa natura in tutto il mondo.

La cosa più importante è che l'intelligenza artificiale consente agli operatori di identificare opportunità di arbitraggio che l'analisi convenzionale non è stata in grado di riconoscere. Con l'aiuto dell'IA oggi le operazioni di arbitrato possono essere svolte non solo all'interno di un mercato unico e con prodotti della stessa natura, ma tra tutti i tipi di mercati e beni eterogenei. Pertanto, ad esempio, oggi lo speculatore può identificare opportunità di arbitraggio tra prodotti complessi nei mercati dei future su merci e nel mercato valutario mondiale in pochi secondi. Le raccomandazioni sulla composizione dei portafogli di investimento si basano su questi tipi di stime, ma la forza di questi suggerimenti dipende dall'instabilità generale dei mercati finanziari.

È vero che con l'IA i raffronti dei prezzi probabili di più prodotti e l'evoluzione di variabili quali i tassi di cambio e il rischio di cambio, i tassi d'interesse o l'inflazione sono effettuati alla velocità della luce. Ma forse questo è il grande rischio che questa tecnologia comporta per la stabilità dei mercati finanziari.

Alcuni analisti pensano che l'uso diffuso dell'AI porterà a una maggiore efficienza e ridurrà la volatilità nei mercati finanziari, perché l'intervento umano sarà ridotto al minimo. Ma questa convinzione non ha basi solide. La verità è che l'IA non cambierà la natura dell'instabilità intrinseca dei mercati finanziari. Infatti, a causa della velocità con cui vengono effettuati i calcoli e le stime quando si utilizza questa tecnologia, le fluttuazioni in questo tipo di mercati finanziari possono essere amplificate. E, d'altra parte, gli incentivi perversi che molte ricerche hanno identificato nella dinamica della formazione dei prezzi delle attività finanziarie non scompaiono neanche con l'IA.

I computer stanno già progettando computer sempre più intelligenti. Il matematico John von Neumann predisse nel 1958 che questo processo ricorsivo poteva condurre a un'intelligenza superiore a quella umana e a ciò che chiamava punto di singolarità: un punto oltre il quale la continuità degli eventi umani non sarebbe possibile proprio come noi li conosciamo. Tutto ciò è possibile, anche se probabilmente mancano diverse migliaia di anni perché le macchine si evolvano in quel modo. Ma se diventano più intelligenti, perché dovrebbero continuare ostinatamente a cercare profitti economici con una cieca speculazione, invece di risolvere i problemi dell'umanità su questo pianeta?
Fonte: Inteligencia artificial: el futuro de la especulación financiera

Alejandro Nadal è un economista messicano, laureato a Parigi. Professore e ricercatore presso il Centro di Studi Economici del Colegio de México, collabora con il quotidiano messicano di sinistra La Jornada e la rivista Sin Permiso.

Traduzione per TLAXCALA di Alba Canelli

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