
Il Buono, la Brutta e il Cattivo |
D’altronde per l’Unione Europea e il suo establishment la eventuale indipendenza della Catalogna, con l’effetto domino che potrebbe determinare su altre nazioni senza stato ad esempio in Francia, rappresenta una consistente grana.
Il composito e variegato schieramento indipendentista catalano è maggioritariamente europeista, ma la forza delle correnti della sinistra radicale che contestano l’austerity e l’autoritarismo di Bruxelles e che in certi casi parteggiano apertamente per l’uscita dall’Eurozona sono consistenti, e il conflitto di questi giorni potrebbe rafforzarle. Tutti i sondaggi danno il partito finora maggioritario, il PDeCat di Carles Puigdemont e Artur Mas, che rappresenta gli interessi della piccola e di parte della media borghesia (l’alta borghesia catalana è contraria all’indipendenza), in forte discesa e comunque l’effetto destabilizzante della vicenda catalana sugli assetti e gli equilibri dell’Unione Europea è oggettivo ed evidente. Non è un caso che l’amministrazione statunitense non abbia condannato il referendum affermando che “lavorerà con l’entità o il governo che ne usciranno” e che in questi giorni i media russi non facciano altro che mostrare immagini della repressione spagnola a Barcellona.
Intanto il Primo Ministro Mariano Rajoy ha deciso di non partecipare alla riunione informale dei capi di Stato e di governo dell’UE prevista oggi e domani a Tallin, un paese la cui indipendenza dall’allora Unione Sovietica venne strenuamente difesa dagli europei alla fine degli anni ’80 del secolo scorso. Rajoy non andrà in Estonia per seguire da vicino la situazione in Catalogna all’approssimarsi dell’appuntamento elettorale di domenica che Madrid vuole assolutamente impedire, a costo di utilizzare la violenza. Il capo del governo spagnolo deve in questi fronteggiare anche i problemi legati all’approvazione del Bilancio dello Stato, visto che dopo la reazione violenta dello Stato Spagnolo contro l’indizione del referendum catalano il Partito Nazionalista Basco ha deciso di sospendere le trattative con l’esecutivo centrale per l’approvazione della Legge Finanziaria obbligando Rajoy a posticiparne il varo.
La bandiera catalana sulla facciata del Palazzo della Generalitat di Barcellona durante una cerimonia per celebrare la Diada, la giornata nazionale, l’11 Settembre 2015. Foto Gustau Nacarino / Reuters
Per concessione di Contropiano
Fonte: http://contropiano.org/news/internazionale-news/2017/09/28/unione-europea-catalogna-096030
Data dell'articolo originale: 28/09/2017
URL dell'articolo: http://www.tlaxcala-int.org/article.asp?reference=21667
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