25 agosto 2017

Che cosa intendeva Martin Luther King per amore?

Essendo una persona che insegna regolarmente la filosofia politica di Martin Luther King, Jr,. spesso trascorro del tempo a discutere con gli studenti i modi in cui le idee del Dottor King sono estratte da un contesto e trasformate in citazioni per sostenere le posizioni che lui stesso non avrebbe preso. L’esempio più ovvio è il modo in cui la sua riga più memorabile del discorso “Ho un sogno” sul non giudicare le persone basandosi sul colore della loro pelle ma sul contenuto del loro carattere, è usato per giustificare attacchi contro una discriminazione costruttiva – una politica che certamente sosteneva – oppure citava in modo da dichiarare che la strada migliore verso la giustizia razziale è di ignorare in qualche modo la razza e di diventare privo di pregiudizi razziali. La violenza dei suprematisti bianchi a  Charlottesville è la prova che ora non possiamo semplicemente cercare di ignorare i problemi del razzismo ora.
In tutto il paese le dimostrazioni e le veglie vengono programmate per onorare le vittime della violenza razzista e per opporsi all’aumento dei gruppi nazionalisti di bianchi negli Stati Uniti. La gente sta cercando un’indicazione sul modo di pensare alla rinascita pubblica e orgogliosa di questa forma di intolleranza. Inevitabilmente, vengono invocate le parole e le idee del Dotto King, e specialmente i suoi pensieri sul potere dell’amore in tempi di odio. Una delle sue citazioni è questa: “Il buio non può mandare via il buio; soltanto la luce può farlo. L’odio non può cacciare via l’odio; soltanto l’amore può farlo.”
La domanda difficile, però, è: che cosa significa amare e non odiare, all’indomani di Charlottesville? Significa che, in un certo modo, è sbagliato provare rabbia o sentirsi profanati riguardo alla persone che orgogliosamente ostentavano i simboli neo-nazisti sulle loro armi e i loro scudi? Significa che la risposta migliore è di perdonare coloro che diffondono la violenza, come il giovane che ha investito con la sua macchina  i  dimostranti, uccidendo Heather Heyer, a Charlottesville?
Nei discorsi in cui King parlava dell’amore, spesso impiegava del tempo a spiegare
che cosa intendeva dire; l’amore ha vari significati. Dicendo che i sostenitori della giustizia razziale non avevano amore nei loro cuori, non intendeva dire che dovevano essere costantemente positivi e ottimisti, o che dovevano avvicinarsi ai razzisti in amicizia. Questo è il tipo di amore che condividiamo con le persone intime o con gli amici. King ha detto che l’amore che dovremmo avere nella lotta per la giustizia è quello che riconosce tutte le persone come esseri umani, anche i suprematisti bianchi.
E gli esseri umani sono in grado di fare le loro proprie scelte morali e di essere ritenuti responsabili delle lor azioni. Non siamo invitati ad amare o a essere cordiali con coloro che sono razzisti. Significa che non dovremmo disumanizzarli o ucciderli, come parte della nostra lotta per la giustizia.
Di recente qualcuno mi ha domandato se, per amore  King non avrebbe chiesto di sedersi insieme a un suprematista bianco e di cercare di ascoltare le loro preoccupazioni e di comprendere da dove arrivavano, nella speranza di qualche tipo di riconciliazione e di dialogo. Ho pensato a questo e i sono reso conto che la risposta era probabilmente: no.  Per esempio, King non ha mai chiesto di incontrare Bull Connor, il capo ferocemente razzista della polizia di Birmingham, in Alabama, che mandava i cani della polizia ad attaccare i dimostranti. Non ha mai richiesto incontri pubblici con normali cittadini bianchi e di colore per farli dialogare. Invece ha chiesto dimostrazioni, boicottaggi e ha esortato la legislazione che avrebbe fermato gli affari come al solito in quella città, che avrebbe svuotato i portafogli dei proprietari segregazionisti di aziende, e avrebbe criminalizzato gli attacchi e l’intimidazione di tipo razzista. Nel 1963 scrisse: “ Forse è vero che la legge non può fare in modo che un uomo mi ami, ma può impedirgli di linciarmi, e penso che anche questo sia importante.”
Con questo non voglio dire che l’amicizia e il dialogo non siano importanti, specialmente quando gli amici si avvicinano l’uno all’altro per parlare delle loro paure, speranze e propensioni. Pensando, però, alle repliche verso la supremazia bianca nel paese oggi, dovremmo essere chiari che l’enfasi di King sull’amore non significava soltanto restare fedele agli sforzi individuali e cercare di cambiare il razzismo implicito dei nostri amici e parenti.
Verso la fine della sua vita, invitò a una rivoluzione di valori che avrebbero completamente trasformato gli Stati Uniti e il suo impegno nel materialismo, il razzismo e il militarismo a livelli istituzionali. La lotta contro la supremazia bianca deve essere collegata ai problemi della povertà, dei posti di lavoro, alla riduzione delle nostre forze armate e delle armi nucleari, a frenare  la brutalità della polizia e a fornire una sanità e un’istruzione decente per tutti. Questi erano tutti argomenti di preoccupazione  per King; questo era ciò che intendeva per amore.
Tradotto e pubblicato da ZNetItaly

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