21 dicembre 2016

Fidel è un pianeta

Non possiamo dimenticare che Cuba ha subito un accanimento brutale dall'impero. Ha dovuto pagare il prezzo dell'Emendamento Platt* e degli accordi commerciali del 1902 e del 1934 che completavano questo. Fu invasa periodicamente dopo la sua indipendenza: nel 1906-1909, nel 1912, nel 1917-1920 e 1933-1934 e la presenza degli Stati Uniti nella più grande delle isole dei Caraibi, Guantanamo è, oltre ad essere un sito di torture, un residuo di questo interventismo. 

Questo interventismo nel subcontinente faceva parte del destino manifesto degli Stati Uniti, così l'invasione, l'interferenza e il blocco sono all'ordine del giorno in tutto il ventesimo secolo e nell'ultima parte del ventunesimo secolo. [1] A Cuba, tuttavia, il controllo è stato più stretto, derivato, senza dubbio, dal processo di liberazione. Questo non ha impedito la formazione relativamente precoce (1923) di un movimento studentesco socialista, guidato dal l'avvocato e poeta Ruben Martinez Villena (1899-1934) e di un movimento socialista dal 1899. Dopo l'instabilità politica in seguito al governo di Gerardo Machado (1925-1933), una soluzione si trova con il binomio formato dall'avvocato Federico Laredo Brú e il militare Fulgencio Batista. Il processo è stato portato a compimento da un'Assemblea costituente eletta dal voto popolare, che ha prodotto la forma della Costituzione della Repubblica di Cuba nel 1940, una delle normative più avanzate per il suo tempo e più vicina al pensiero sociale progressista. [2]
L'impero si è opposto ad essa e ha imposto Batista con un colpo di stato, che ha abolito la Costituzione del 1940, continuando la sua ingerenza. E' stato Fidel Castro Ruz, che ha rotto con questo tragico destino. 
Tanto è stato scritto dal giorno della sua morte, o anche prima, una storia che non volevamo sentire, ma quello che è certo è che ha lasciato un grande vuoto nel mondo, ma l'ha lasciato nell'eternità. È stata sottolineata la sua impresa di oltre 50 anni di lotta, ed è stato denigrato con una varietà di calunnie e falsità, a cui probabilmente era già pronto. 

La verità è che nessun ex presidente ha ricevuto un così grande tributo dai popoli dei cinque continenti. Nixon, Reagan, Clinton e Obama e molti altri personaggi dell'impero hanno lasciato o lasceranno questo mondo per finire nel ripudio della storia, ma Fidel, come aveva detto profeticamente, è stato doppiamente assolto. Dallo scritto che ha mostrato il suo temperamento,  La storia mi assolverà, in cui ha fatto una chiara difesa del diritto alla rivolta contro l'ingiustizia e la tirannia di Batista, attraverso le due dichiarazioni di L'Avana (1960-1962), in cui sono stati affermati i principi in favore della proiezione e vocazione latino-americano della Rivoluzione Cubana, il carattere socialista e internazionalista del processo politico cubano, e la sua importanza per l'America Latina, che è riflesso nella storia della rivoluzione. 

Fu così che si è impegnato, come nessun altro, tranne forse Hugo Chavez Frias, in solidarietà con i paesi fratelli dell'America Latina, dell'Africa e dell'Asia, tutti contro l'imperialismo, l'egoismo e l'espropriazione, portando il supporto nei diversi modi in cui poteva un piccolo grande paese, pagando il prezzo del blocco e degli attacchi permanenti dell'impero. Le missioni mediche, l'assistenza sanitaria, l'alfabetizzazione e l'istruzione, e anche progetti rivoluzionari nei processi di liberazione in cui si sacrificò un altro grande uomo, Ernesto Che Guevara. Cuba è stata un rifugio per perseguitati dalle dittature ed emarginati, un luogo nel cuore per tutti. 130.000 medici formati, tra cui 1.500 medici stranieri ogni anno, missioni in 68 paesi nel mondo con 30.000 medici cubani. Così come all'interno del paese, i risultati in materia di salute e di istruzione sono riconosciuti in tutto il mondo: eliminazione dell'analfabetismo in un anno, la riduzione della mortalità infantile dal 42% al 4% e l'eliminazione della malnutrizione infantile, il 100% di scolarizzazione, con un'aspettativa di vita di 79 anni. 

Questa determinazione è stata così forte che Cuba ha sopportato con dignità la caduta del campo socialista. Egli ha preso le distanze da Gorbaciov e ha chiaramente denunciato l'obiettivo fuorviante della perestrojka, che non era altro che finire con l'Unione Sovietica, ma al di là di ciò, eliminare la visione di giustizia sociale sulla terra. Il periodo speciale era la prova inconfutabile della convinzione che esisteva e che si poteva arrivare. 

La rinascita della sinistra latino-americana alla fine degli anni '90 e primi anni del XXI secolo, ha mostrato quanto il socialismo fosse pienamente valido, e quanto fossero giuste le sue idee di giustizia sociale, a partire da una visione integrale e umana, di solidarietà e di dignità, e non come appendice del capitalismo finanziario secondo il modello europeo in corso. Di fronte ai nuovi attacchi che questa sinistra subisce ora, la strada è la lotta e l'unità dei popoli. 

E così la storia continua. Per quanto ci provino, ora è impossibile non capire la dimensione storica e l'eredità di Fidel. Il poeta argentino Juan Gelman ha detto che era un Paese, che aveva ormai raggiunto la dimensione di un pianeta. Durante nove giorni di lutto nazionale, è stato riprodotto il film nella sua storia, e continuerà a ripetersi. 

Note
[1] Una degli ultimi casi rovesciamento di un presidente in carica è stato l'Honduras (giugno 2009), con il colpo di stato contro Manuel Zelaya. La sua presenza è dimostrata nel caso del Brasile contro Dilma Rousseff nel 2016 e l'assedio permanente contro la Repubblica Bolivariana del Venezuela. 

[2] Cfr. Juan Fernando Romero Tobon, Constitucionalismo social en América Latina: Los casos de Argentina, Bolivia, Colombia, Cuba y Uruguay desde el lente de la revolución  pasiva y la tragedia. Constitucionalismo científico II: Entre el Estado y el mercado. En Colombia ISBN: 978-958-35-0971-1  ed: Editorial Temis S.A, V. , p. 09 -, 2013

N.d.T.
Emendamento Platt: disposizione di legge approvata nel 1901 dal Congresso degli Stati Uniti, che stabiliva le condizioni per il ritiro delle truppe statunitensi a Cuba dopo la guerra statunitense-spagnola del 1898. Incluso nella Costituzione cubana, questo emendamento definiva i termini delle relazioni USA-Cuba e formalizzava i diritti di interferenza degli Stati Uniti nella Repubblica di Cuba. Rimarrà valida fino al Trattato delle Relazioni del 1934.

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