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Luigi Gui |
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Mario Tanassi |
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Robert E. Gross |
Secondo l'addetto stampa di Moro, Corrado Guerzoni, lo statista pugliese non sarebbe rimasto con le mani in mano e avrebbe raccolto i documenti necessari a difendersi dall'accusa di essere l'Antelope e, probabilmente, anche per contrattaccare e denunciare le manovre dell'ex Segretario di Stato. Probabilmente Moro si portava dietro parte di quei documenti portandoseli in una o due borse, quindi, in tal caso, non mancavano le personalità di un certo rango interessate al successo dell'operazione terroristica di via Fani, fatta salva la complessità e le numerose implicazioni che tale azione comportava. Kissinger, il suo entourage e altri americani, Gelli e i "fratelli" della Loggia P2 e anche Giulio Andreotti che qualche voce maligna insinuava fosse proprio lui il famigerato Antelope.
Per la cronaca il Presidente della Repubblica Giovanni Leone fu poi costretto a dimettersi a causa delle insistenti accuse di essere lui il misterioso "mangiatore di antilopi" e, a quanto pare, fu oggetto degli attacchi provenienti sia dalla P2 che dalle stesse BR e delle attenzioni di un celebre pamphlet di Camilla Cederna ispirato proprio da Pecorelli.
Ma i nomi di Mario, Gino e Berto citati negli articoli di Pecorelli non fanno venire in mente nulla ? Proprio la celeberrima filastrocca di Rino Gaetano "E Berta filava", un successo del 1976, l'anno in cui scoppiò lo scandalo Lockheed. Apparentemente una canzone completamente assurda, un esercizio di nonsense anche particolarmente accentuato e quasi infantile, ma se la Berta della canzone si identifica a quel Bert che aveva fondato l'impresa aeronautica al centro dello scandalo delle tangenti, perchè, come recita il titolo "Berta filava" ? Perchè i potentati economico affaristici statunitensi – le grandi banche e finanziarie di Wall Street, il complesso militare – industriale, l'industria petrolifera ed energetica, ecc... - a cui appartiene il magnate della Lockheed tessono trame attraverso la diplomazia parallela e gli organismi di intelligence, intervenendo pesantemente nei paesi "amici" come l'Italia ?
Ascoltando la canzone sentiamo che, insistentemente, "Berta filava con Mario e filava con Gino e nasceva un bambino che non era di Mario e non era di Gino". Un altro esempio di apparente nonsense perchè, in questo modo, Gaetano si sarebbe riferito al fatto che, se è vero che Bert aveva versato qualcosa ai Ministri della Difesa, il Mario (Tanassi) e il Gino (Gui), il percettore della supertangente (l'Antelope Cobbler), colui da cui nasce il grande affare degli Hercules, è un altro. Infatti nella canzone spunta un altro personaggio che non è Mario e non è Gino, ma il Santo a cui Berta filava un "vestito di lana e d'amianto". Ripercorrendo le allusioni delle canzoni, potrebbe essere lui il padre del bambino, qundi l'Antelope. Ma allora con chi si identifica il Santo che "brucia sul rogo" ? Secondo me è proprio Aldo Moro che parrebbe destinato ad essere condannato ad una pena gravissima, una pena di morte. Eppure non sono i santi a bruciare sul rogo, ma gli eretici e, in qualche modo, con la sua "strategia dell'attenzione" e il dialogo intrapreso con il segretario del PCI Berlinguer, il Presidente della DC potrebbe essere trattato alla stregua di un "eretico", un "comunista" o "cattocomunista" che sta mettendo in pericolo i fondamenti della fede americana e atlantica. Ma allora il Santo viene condannato al rogo per aver intascato una tangente miliardaria o per aver professato l'eresia "cattocomunista" ? Comunque sia, non c'è problema: il Santo si salverà se indosserà il vestito d'amianto (un materiale certamente abbondantemente utilizzato negli stabilimenti di industrie come la Lockheed), notoriamente ignifugo. Tradotto, secondo me: Moro è condannato a morte con il plauso delle folle e l'esposizione in piazza, ma si salverà se rinuncerà ai suoi propositi e cambierà radicalmente rotta politica. Forse si evocano le minacce e gli avvertimenti kissingeriani... Se lo farà, non avrà più ostacoli nella sua carriera politica grazie anche alla protezione e tutela americana (l'amianto appunto) diventando impermeabile a qualsiasi attacco. E la gente griderà: "'nvedi che Santo vestito d'amianto", ossia, passato il clima di ostilità, Moro verrà quasi idolatrato come si conviene nel paese in cui vige ancora l'imperio della Santa Sede...
Insomma una sorta di reiterazione dell'avvertimento americano indirizzato a Moro o una banale filastrocca ?
Mino Pecorelli |
Certo è, invece, che un anno prima, dalle pagine di OP il solito Pecorelli etichettò Moro come il "Santo del Compromesso, vergine, martire e dimesso". Santo, appunto... E a questo punto non possono che incuriosire questi giochi di parole che rimbalzano fra Mino Pecorelli e Rino Gaetano.
E per la cronaca, se il giornalista Mino Pecorelli venne ammazzato a colpi di pistola sparati in bocca come si conviente ai "traditori" il 20 marzo del 1979, l'istrionico cantautore calabrese perirà in un incidente d'auto il 2 giugno 1981, a pochissimi giorni dalla pubblicazione dell'elenco ufficiale degli iscritto alla Loggia P2.
HelterSkelter
Rino ha dato la vita per farci rendere conto che siamo manipolati.
RispondiEliminaVero
RispondiEliminaCorruzione e manipolazione
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