3 agosto 2016

Emergenza Ecocidio in Colombia: La EPM ha iniziato a diboscare 4500 ettari di foresta tropicale secca nella provincia di Antioquia

La società pubblica EPM di Medellin ha iniziato a diboscare 4500 ettari di foresta tropicale secca nella zona dove è prevista la realizzazione della diga di Hidroituango. Già ci sono state le prime vittime: centinaia di animali, tra cui molte specie a rischio che hanno perso il proprio habitat.  tuparro-bosques-secos
Foto Instituto Alexander von Humboldt
Secondo Isabel Cristina Zuleta, portavoce del movimento Ríos Vivos (Fiumi Vivi)  della provincia colombiana di Antioquia, all'inizio del 2016 questa impresa ha iniziato una campagna proponendo ai campesinos  della zona di tagliare gli alberi in cambio di denaro. Attualmente ci sono almeno 200 persone che stanno svolgendo questo lavoro, coasa che ha provocato dei faccia a faccia tra quelli che hanno accettato la proposta della EPM e quelli che sono preoccupati per la sopravvivenza degli animali e della foresta.

L'impresa si difende dicendo che l'abbattimento dei 4.500 ettari è necessario per poter riempire il bacino del progetto idroelettrico, noncurante del fatto che questo Bosco Secco Tropicale è parte di un ecosistema del quale resta solamente l' 8% dei  9 milioni di ettari che esistevano in Colombia, come risulta dal rapporto  Bio Diversità 2015, dell'Istituto Alexander Von Humboldt.

"Bisogna tener conto  che la foresta tropicale secca costituisce una piccolissima percentuale delle aree del sistema nazionale delle aree protette  (...)  per questo è imperativo stabilire delle strategie interattive per gestirle" spiega questa pubblicazione, che aggiunge  "la maggior parte di queste zone sono a rischio" per il fatto che  vi vivono  circa  2 600 specie di piante, almeno 230 di uccelli e 60 di mammiferi, e tra queste 119 speci animali  sono endemiche.


Manifestazione a  Valdivia, 13 giugno 2016

Questa situazione colpisce anche le comunità, in quanto se non ci saranno più alberi, gli abitanti si vedranno obbligati a scappare  perché in questa zona del paese è impossibile vivere senza potersi riparare dall' ombra e poi il bosco è  il posto dove la gente che abita qui svolge tutte le proprie attività da millenni  - questo è quanto afferma Zuleta.

Il movimento Ríos Vivos segnala che la situazione è preoccupante visto che nella zona di Toledo dove già si è cominciato a tagliare gli alberi, gli animali hanno cominciato a migrare verso la parte alta della montagna e anche se la comunità ha già presentato tutte le denunce alle autorità ambientali competenti ,  tra cui Corantioquia, il Ministero dell'Ambiente, il Sindaco e la Procura Generale, queste rispondono di aver messo in atto il piano ambientale della EPM che è uno dei migliori studiati  per questo tipo di progetto.

"Corantioquia ha detto che la squadra della EPM sta svolgendo un lavoro di alta qualità. Le istituzioni però sono paralizzate per l'esistenza del piano ambientale approvato, che prevede un recupero del bosco solo sulla carta", afferma Zuleta e spiega  anche che, secondo quanto previsto nella autorizzazione ambientale, il recupero del bosco doveva essere stato iniziato prima dell'inizio delle opere, così come dovevano essere stati previsti dei siti speciali o dei granai dove si sarebbero dovuti custodire i semi delle piante della regione  e creare dei rifugi per gli animali.

"Oggi tutto quello che  è stato realizzato è solo una tenda rudimentale, dove una veterinaria aspetta che arrivino gli animali  e non è stato creato nessun posto adatto per proteggere le specie" -  dice la portavoce del movimento. Dal canto suo la EPM ha dichiarato alle comunità che verrà protetta solamente una coppia di  ogni specie che abita in questo ecosistema.

Per Isabel Cristina, il fatto che la Alcaldìa - il Comune -  di Ituango  esponga sulla facciata della propria sede una pannello pubblicitario della EPM è la prova che "il potere delle imprese ormai ha un posto ben preciso nelle istituzioni", ricorda poi che pochi mesi fa si sviluppò un incendio, che bruciò 500 ettarri di foresta, provocato da alcune persone che furono identificate dalla popolazione, però malgrado che il movimento Ríos Vivos avesse presentato una denuncia, la Fiscalia si rifiutò di accettarla.


Di fronte a situazioni come queste, questa organizzazione di difesa dell'ambiente e dei diritti umani sta preparando una azione urgente per difendere la foresta, preparando una lista di specie da proteggere conosciute dalla popolazione, perché  «Quando si uccide un albero si uccide una persona », dice Zuleta, aggiungendo che presto ci saranno delle azioni di mobilitazione per attirare l'attenzione su questa faccenda.


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Foto Movimento Ríos Vivos
 
 http://tlaxcala-int.org/upload/gal_14006.jpghttp://tlaxcala-int.org/upload/gal_14005.jpg




Per concessione di Tlaxcala
Fonte: http://www.contagioradio.com/epm-inicio-tala-de-4-500-hectareas-de-bosque-seco-tropical-articulo-26967/
Data dell'articolo originale: 28/07/2016
URL dell'articolo: http://www.tlaxcala-int.org/article.asp?reference=18573 

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