18 febbraio 2016

"Non c'è più libertà di espressione": un insegnante di francese in Seine-Saint-Denis sospeso a causa del suo blog

Salah Lamrani
Salah Lamrani, insegnante di francese in un college di Seine-Saint-Denis, sospeso per le sue attività di blogger, ha raccontato a RT le circostanze di questa decisione, giudicandole inqualificabili.

Dalla sua assunzione al college Romain-Rolland di Tremblay-en-France nel mese di settembre 2015, il giovane insegnante si è trovato di fronte a pressioni, come ha sottolineato nella sua intervista. "Ho dovuto affrontare subito dei problemi con la mia direzione che non tollerava il mio attivismo sindacale all'interno dell'istituzione e sono stato apertamente oggetto di molestie, che mi hanno portato a mettermi in malattia per cinque settimane", ha spiegato.

Durante la sua assenza, la direzione, secondo Salah Lamrani, ha strumentalizzato la sua attività di blogger che ruota intorno al Medio Oriente. 
Nel suo tempo libero in realtà ha tradotto discorsi di vari politici, come quello di un generale di Hezbollah, Bachar el-Assad o anche Vladimir Putin, personaggi che sono "in prima linea nella lotta contro Daesh". La sua esperienza con la Missione laica francese in Egitto, contro la quale è attualmente sotto processo, non ha soddisfatto né la direzione né alcuni genitori.

"Quindi tutto quello che pubblico su Internet è stato strumentalizzato contro di me, volevano farmi apparire come un pericolo per gli studenti, per un terrorista che indottrina gli studenti. Queste accuse sono state formulate contro di me dalla direzione dell'istituto in presenza di genitori degli studenti", ha osservato, aggiungendo che questo è il modo in cui tutta la scuola è venuta a conoscenza delle sue attività.

E' poi tornato al college dove regnava un'atmosfera insidiosa e a forza di spiegazioni era riuscito a cambiare le cose a suo favore. Tuttavia, Salah Lamrani ha ricevuto subito un ordine di sospensione dalla carica per un periodo di quattro mesi senza spiegazioni.
Nel denunciare questa azione che strumentalizza la sua attività di blogger che non ha nessuna influenza sulla sua attività didattica, ha condannato lo stato di emergenza, nel quadro in cui secondo lui "ogni musulmano, sindacalista, persona sospetta, è repressa e calpestata". "Non abbiamo più libertà di espressione", ha concluso.

PETIZIONE: Per il reinserimento immediato di Salah Lamrani in servizio come insegnante

Per ulteriori informazioni, leggere



Traduzione per TLAXCALA di Alba Canelli

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