21 luglio 2015

Un pulcinella e una farsa

Non passa giorno che non si parli della cosiddetta potenziale bancarotta greca. I programmi televisivi traboccano di persone che propongono soluzioni, fanno analisi, oppure criticano ora l’uno ora l’altro. Nonostante la questione sia di certo seria, in realtà è stata trasformata in farsa, a vantaggio di chi non cerca soluzioni ma ha interesse a creare ulteriori problemi.
Infatti, il perno centrale della questione dovrebbe essere l’euro, e molti in Europa ormai hanno capito che questa moneta non soltanto non è affatto degli europei, come dovrebbe essere, ma non è altro che uno strumento di dominio sui popoli europei.
Per capirlo basta accendere per pochi minuti la televisione e vedere quali sono i semplici fatti: una nazione (quella greca) che dovrebbe essere libera e democratica, in realtà deve dare conto ad un’autorità di un altro paese (in questo caso la Merkel) e deve andare a sindacare persino sugli stipendi ai dipendenti pubblici o sulle tasse da far pagare ai cittadini, avendo di fatto perduto ogni sovranità.


Com’è possibile questo nella democratica Europa?
Semplice: è stata messa in atto la farsa dell’Europa Unita.
Il paradosso è che tutti parlano dell’euro come di una valuta, ma in realtà esso è DEBITO CHE DEVE ESSERE PAGATO DAI POPOLI CHE HANNO ADERITO. Infatti, viene emesso senza un corrispettivo valore, quindi, chi lo riconosce come dotato di valore deve pagarlo. Non è certo un caso che proprio da quando è stato imposto l’euro il debito pubblico di tutti i paesi aderenti è cresciuto in modo esponenziale, ed è destinato a crescere all’infinito. Un debito inestinguibile.[1]

I contenuti della farsa greca sono questi:
L’ennesimo governo che “contratta” con le stesse persone che rappresentano i responsabili della situazione drammatica.
L’ennesimo “salvataggio” con prestito miliardario, e nessuno si chiede dove vanno a finire tutti questi miliardi, dato che la situazione non migliora, anzi peggiora, e i greci sono sempre più poveri.
L’ennesimo appello delle autorità Usa contro l’uscita dall’euro, e nessuno si chiede come mai a Washington ci sia così tanto interesse verso l’euro, più che per il bene delle nazioni.

E’ tutta una farsa, che però può trasformarsi in tragedia se il gruppo che controlla il sistema finanziario lo decide.
E’ proprio quello che è stato deciso per la Grecia, e bisogna aprire occhi e orecchie, perché così com’è capitato alla Grecia potrebbe capitare a qualsiasi altro paese dell’Ue.

Quello che è accaduto pochi lo sanno, e soltanto chi si informa da fonti indipendenti lo capisce. Sappiamo bene che la Grecia è stata indebitata attraverso una serie di truffe finanziarie, e poi si è cercato di distruggerla tramite le cosiddetta ristrutturazioni “suggerite” dal criminale Fondo monetario internazionale (Fmi).
Come da copione, quando il popolo manifesta dissenso, com’è accaduto nel referendum greco, le borse crollano, e c’è sempre qualche autorità che trova un “rimedio”.

Cambiano governi, o cambiano ministri, per distogliere l’attenzione sul fatto che se si rimane nell’euro non ci può essere alcuna soluzione. Il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis è stato spinto alle dimissioni a favore di Euclides Tsakalotos, e si dice che il ministro sta trovando la soluzione, “riaprendo i negoziati”.  Qualcuno ha scritto che in cinque giorni avrebbe dovuto risolvere tutto.
Noi abbiamo detto in più occasioni che se tutti i paesi dichiarassero illegale l’attuale sistema del debito estero, si avrebbe una rivoluzione pacifica, che cambierebbe il mondo come mai è avvenuto prima.

Colpisce anche la pochezza di Renzi sulla situazione greca. Proprio lui è ormai trattato come fosse un burattino, un Pulcinella, escludendolo addirittura dal vertice sulla situazione greca, e sicuramente da molti altri vertici in cui realmente si decide la sorte della nazioni.
Del resto, è proprio un burattino, e di conseguenza così viene trattato dalle altre autorità europee. Ormai le autorità “forti”, quelle che dettano legge, sono Angela Merkel e François Hollande.

Ma attenzione, non si tratta di rappresentanti di due nazioni, come molti credono, ma di FUNZIONARI DEL POTERE FINANZIARIO. Essi agiscono come tali, e non prendono decisioni, ma fanno valere ciò che gli imprenditori-banchieri decidono.
Renzi è il servo dei servi, obbedendo a questi personaggi, che a loro volta obbediscono ai loro padroni.
Il problema greco è visto da questi personaggi come un’occasione per seminare altro panico legato al modello finanziario. Ormai gli europei sono dominati dallo spauracchio dei mercati, e i mass media non fanno capire per nulla che è tutta una farsa.
Quindi, siamo coinvolti nella farsa e abbiamo il nostro ennesimo Pulcinella.
Qualcuno ha detto che il problema vero non è l’euro, né la Merkel, né Renzi o la Grecia.
Il problema vero è svegliarsi e capire i veri contenuti della farsa, nonché agire di conseguenza. 

[1] Randazzo Antonella, Storia della Libertà, Espavo, Milano 2013.

© RIPRODUZIONE RISERVATA  
Questo articolo è tratto dalla pubblicazione “NUOVA ENERGIA”, giornale di Geopolitica e Cultura offerto previo abbonamento. Per informazioni andare al sito:
http://associazioneespavo.blogspot.it/
oppure:
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