14 aprile 2015

Egr. Dott. Cantone, mi scusi, ma che cosa sta dicendo?

Egr. Dott. Cantone,
anche se so già che non leggerà mai questa modesta missiva, mi scusi se uso un tono forse poco consono al suo alto ruolo istituzionale, ma deve capite che chi Le scrive è certamente uno dei curiosi esemplari della "minoranza sostanziosa" che, dolorosamente e non per un comodo e autoassolutorio qualunquismo, ha tirato i remi in barca e ha deciso di ritirare la fiducia a questa classe dirigente italiana – imprenditoriale, finanziaria, politica e amministrativa – che dimostra quotidianamente tutta la sua incompetenza, il suo sprezzo per le normali regole del vivere civile, la sua indole corrotta e la sua arroganza vanagloriosa. 

Ostinatamente vogliamo rifiutare le comode etichette: non siamo nè probi nè disonesti, nè eroi nè codardi... Forse nel nostro intimo ci illudiamo ancora di poter essere veramente cittadini - titolari di  diritti e di doveri – e crediamo che un'autentica società civile possa maturare solamente con un contributo attivo che possa servire anche ad istituzioni realmente sane e sufficientemente "democratiche".
E' questo il motivo per cui non possiamo aderire a questo Stato che dileggia e sbeffeggia costantemente i suoi cittadini, stretto com'è fra la voracità di una corruzione che drena risorse senza sosta e le condizioni capestro di Bruxelles e Francoforte che si attaccano alle cifre per trascurare le condizioni delle popolazioni continentali.

In quanto simbolo della lotta "anticamorrista" condotta contro il famigerato clan dei Casalesi, continuo a pensare che il governo Renzi l'abbia chiamata a coprire il delicato incarico nell'Autorità Nazionale Anticorruzione perchè rappresenta il volto pulito dello Stato. Molto attento alle strategie mediatiche e comunicative come il Cavalier Berlusconi, il giovane premier doveva dare un segnale alla vigilia dell'Expo milanese e dare l'impressione che la sua compagine governativa egemonizzata dal PD fosse interessata a imprimere una svolta nell'organizzazione e nella gestione degli appalti pubblici.

Per quanto ne possa pensare, non posso fare a meno di augurarLe buon lavoro e buona fortuna anche perchè forse qualche "gufo" renziano già mette le mani avanti e, in previsione di futuri ed eventuali fallimenti, potrà forse rimarcare che se non ce l'ha fatta un magistrato della sua caratura e del suo prestigio...

Come forse era prevedibile il suo compito si sta rivelando improbo e quantomai arduo anche perchè la consuetudine ad una gestione incontrollata, irregolare e corrotta degli appalti – che mostra tutti i segni di una patologia congenita – si è fatta "sistema" come quotidianamente le varie inchieste ed istruttorie giudiziarie ci rammentano con i vari Expo, Mose, Mafia – Capitale, ecc... Secondo un rapporto della GDF una appalto su tre viene assegnato illecitamente e grazie ad accordi sottobanco. In Italia le risorse e il patrimonio pubblico sono affondate in quel pozzo senza fondo che alimenta l'ingordigia dei soliti noti, politici, imprenditori, finanzieri, "cooperanti", burocrati, mafiosi, ecc... con grave scorno per la collettività che deve sopportare il fardello della crisi e sostenere una pressione fiscale che ha raggiunto i livelli di guardia...

Mi perdoni, dott. Cantone, ma non è di questo che volevo parlarLe e, magari, sottrarLe un pò del suo tempo prezioso anche se quel discorso non è totalmente scollegato dal contenuto di questa missiva...

Ho letto con somma sorpresa una Sua dichiarazione in merito alle odierne polemiche che hanno investito anche l'ex capo della Polizia e attuale Presidente di Finmeccanica Gianni De Gennaro in seguito alla nota sentenza della Corte di Strasburgo sulla mattanza della Diaz a Genova. 

Perdoni ancora una volta l'impudenza ma, dott. Cantone, che cosa caspita sta dicendo ?

Leggo che, secondo Lei, il dott. De Gennaro dovrebbe rimanere al suo posto anche perchè la magistratura l'avrebbe assolto dall'accusa di falsa testimonianza – o di induzione alla falsa testimonianza – forse per rispondere alla "foga" del vicepresidente del PD Matteo Orfini che, probabilmente, vorrebbe rottamare l'ex "superpoliziotto"...

Oh bella !!! Ma lo sa che si sta esprimendo esattamente come quei politici che, dopo averla "sfangata" in qualche processo, ritengono di aver ristabilito la propria completa onorabilità ? Non so se ne sta rendendo conto...

Innanzitutto vorrei capire quali sono le credenziali di un – altissimo, per carità di patria – dirigente di polizia che possano convincere un governo (Letta) a nominarlo Presidente della più importante e strategica impresa pubblica italiana e il governo successivo (Renzi) a riconfermarlo... Quali sono i meriti che il prefetto De Gennaro può vantare per svolgere compiti manageriali in un ente che in questi anni è stato funestato da scandali e inchieste giudiziarie ? Il "superpoliziotto" è "uomo – immagine" di tali e rigorose virtù e specchiata onestà da soddisfare questi requisiti ? 

Apparentemente nulla da eccepire, però è certo invidiabile la rapidità con cui la carriera del prefetto De Gennaro si impenna ed esorbita soprattutto nel nuovo Millennio: capo di Gabinetto del Ministro degli Interni durante il governo Prodi (2007), nomina a Commissario Straordinario per l'emergenza dei rifiuti in Campania sotto il governo Berlusconi – senza, peraltro, lasciare una traccia concreta per una soluzione fattibile del problema – (2008). Sempre nel 2008 viene nominato direttore del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza, sostanzialmente una sorta di supervisore e coordinatore dei servizi di informazione e di sicurezza, mentre il governo presieduto da Mario Monti lo designa Sottosegretario di Stato delegato per la sicurezza della Repubblica. 

Un curriculum invidiabile per chiunque anche se non sono ben chiari i reali meriti dell'interessato, ma io ritengo che ai Suoi occhi, dott. Cantone, il prefetto De Gennaro meriti stima e apprezzamento in quanto simbolo della lotta a Cosa Nostra. Infatti, in quanto dirigente della Criminalpol di Palermo, De Gennaro accompagnò il giudice Falcone nelle trasferte negli States durante la quali veniva ascoltata la testimonianza del celebre pentito storico di Cosa Nostra Tommaso Buscetta. 

Invece le sue parole mi meravigliano tanto più che sembra ignorare quanto accadde nei giorni più torridi del G8 di Genova che non si limita certo al disastroso e sanguinoso blitz della Diaz. Chi ha ancora memoria per ricordare non può più rimuovere le violenze e le cariche nelle strade e nelle piazze, piazza Alimonda e le autentiche torture e sevizie di Bolzaneto veramente indegne di un paese civile...

Dott. Cantone, lo sa che, quasi unanimemente nel mondo, le giornate di Genova sono ricordate per l'incredibile e smisurata violenza repressiva e poliziesca che, a giudizio di molti, non ha conosciuto eguali in un paese dell'Occidente civilizzato in questi ultimi decenni ?

E lo sa, dottor Cantone, cosa capitò alla Diaz ? Degli inermi e pacifici manifestanti – perchè nessun magistrato ha potuto dimostrare il contrario – furono sorpresi nel sonno e picchiati selvaggiamente fino a portare uno di loro in uno stato comatoso...

E lo sa cosa fecero i poliziotti per giustificare e legittimare questo intervento scriteriato, prendendo a pretesto l'articolo 41 del TULPS – Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza - ? Fabbricarono delle prove false fra cui delle finte "bottiglie molotov"...

E lo sa, successivamente, quale collaborazione offrirono gli agenti alla magistratura ? Una smaccata prova di "spirito di corpo" e di omertà come la stessa sentenza della Corte di Strasburgo ha riconosciuto...

E' veramente convinto che questo capolavoro di operazione di Pubblica Sicurezza fosse da ascrivere allo zelo scomposto di qualche funzionario di second'ordine ? Ma, allora, come mai a sovrintendere tutta l'operazione delle finte molotov era presente lo stato maggiore della PS con capi e dirigenti dello SCO e della DIGOS, con tutta la creme dell'antimafia e dell'antiterrorismo dell'epoca...

Pensi che uno di loro, allora capo della DIGOS, scomparso a un anno di distanza dai fatti di Genova, avrebbe avuto un preciso ruolo nel depistare e sviare le indagini sulla strage di via D'Amelio... Una sordida storiaccia fatta di pressioni, violenze e sevizie inflitte ad alcuni innocenti...
Purtroppo non è stato l'unico episodio di questa risma...

Diavolo, lo so che mi rivolgo a un servitore dello Stato, di questo Stato, ma meditando bene su queste vicende non Le si smuove qualcosa dentro ? Non La indigna la sospensione e, in certi casi, la cancellazione, dello stato di diritto ? Si è mai chiesto perchè dirigenti e alti funzionari delle forze dell'ordine si lascino coinvolgere in azioni di depistaggio od occultamento nel corso di indagini sulla mafia ? Ma perchè ?

Sa chi era il Ministro degli Interni dell'epoca del G8 genovese e, quindi, il massimo responsabile politico dell'ordine pubblico ? L'onorevole Claudio Scaiola, in quegli anni uno dei più importanti membri di Forza Italia...

E lo sa chi era il Capo della Polizia ? Il Prefetto Gianni De Gennaro che era stato costantemente informato sugli sviluppi dell'irruzione alla Diaz e che, evidentemente, aveva avallato l'operazione.

In verità, se vogliamo guardare ai danni su persone e cose e all'incolumità dei cittadini, la gestione dell'ordine pubblico di quei giorni fu disastrosa tanto che cominciò quasi immediatamente il consueto e vergognoso "scaricabarile" e rimpallo delle responsabilità, perchè intanto i massimi dirigenti sono sempre pronti a prendersi il merito esclusivo dei successi e a eclissarsi in caso contrario.

Forse non lo ricorda, ma nell'immediato il centrodestra – quasi all'unisono – chiedeva la "testa" di De Gennaro, mentre, nelle fila dell'opposizione, tuonò l'ex giudice Violante, uno che si era fatto la fama da "duro" e integerrimo uomo delle istituzioni, ma che, nel giro di qualche anno, avrebbe rivelato, nel corso di un intervento alla Camera, lo sconcertante accordo che aveva consentito a Berlusconi e al centrosinistra di "dialogare" e convivere...

Come è noto, da allora in poi la carriera del prefetto De Gennaro sarà fulgida e inarrestabile, coronata da tanti successi personali... Mi permetta qualche domanda capziosa e maliziosa ?

Cosa è accaduto nel frattempo ? Cosa ha permesso al "superpoliziotto" non solo di tenersi a galla, ma di rinsaldare la sua posizione fino a collocarsi nella schiera ristretta dei potenti d'Italia ? Quanto sapeva dei fatti legati alla devastazione e alle violenze assortite e consumate durante il G8 genovese ? Si poteva far risalire a lui la responsabilità di quella gestione dell'ordine pubblico ? Oppure c'era qualcosa che esulava dal suo controllo e di cui era perfettamente a conoscenza ?

Se fosse così sarebbe l'ulteriore dimostrazione che il silenzio è veramente d'oro e remunerativo...

Comunque, dott. Cantone, alla luce di quanto Le ho esposto, potrà riconoscere che, se non fosse tardiva, la richiesta di dimissioni sarebbe quantomeno doverosa ?

Ancora vorrei riempire pagine su pagine per tempestarLa e per non darLe pace e vorrei invitarLa a riflettere su numerosi episodi capitati in questa strana Repubblica che - come cantava Gaber – chiamarla "democrazia" è un eufemismo, ma mi accorgo di non avere più risorse intellettuali e che, ormai, sto quasi "scoppiando"...

In fondo lo so che non ha orecchie per ascoltare me e ascoltare coloro che appartengono alla "minoranza sostanziosa"...

Mi risparmi i sermoni sulla pericolosità della mafia e sulla necessità di dotarsi degli strumenti più adeguati per arginare i fenomeni corruttivi...

Per Dio ! Non mi dica che per affrontare i più seri fenomeni criminali di questo paese occorrono gli uomini giusti, competenti, eroici e caparbi come il dott. De Gennaro...

Le devo proprio confessare che quasi non sopporto più Lei e gli altri supposti profeti e cultori del Bene e della Giustizia incarnate costantemente dall'"antimafia" o, eventualmente, dall'"antiterrorismo" che sventolano i "santini" di Falcone e Borsellino e, nel frattempo, non si avvedono che anche in Parlamento la mafia si siede accanto all'antimafia e con essa dialoga, discute e conclude vantaggiosi compromessi...

Non sopporto più chi, pur in possesso di tutti gli strumenti intellettuali e culturali del caso, non ha mai un dubbio, un palpito o un gemito... Non trova anche quella frazione di secondo per interrogarsi e guardarsi allo specchio...

Il Belpaese viaggia a due velocità e se il garantismo è ampiamente previsto per gli Intoccabili e i loro amici, per gli altri lo stato di diritto si dimostra piuttosto carente...

Poi c'è chi ha la sfortuna di trovarsi in un certo posto, ad una certa ora, come nelle giornate genovesi del luglio del 2001... In questi casi è già giudice e giuria e, a volte, arriva pure il boia...

Le confesso che a volte sono tentato di dimettermi dal consorzio umano...

Scommetto che Lei si sbraccerebbe, che troverebbe inconcepibile il mio atteggiamento, che cercherebbe di spronarmi a coltivare la fiducia e l'orgoglio di essere italiano...

Immaginandomi la scena, orbene, risponderei...

Lamentate la mancanza o il solo difetto di fiducia da parte di molti cittadini ?

Fate giustizia...

Ristabilite lo stato di diritto...

Perseguite il giusto e corretto equilibrio...

E la fiducia riaffiorerà in molte menti e molti cuori...

Saluti


HS


https://www.youtube.com/watch?v=L8N4bB_hgnA

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