16 febbraio 2015

Perché Henry Kissinger è ancora libero?

L'11 settembre 2013 centinaia di migliaia di cileni hanno ricordato solennemente il quarantesimo anniversario dell'atto terroristico avvenuto nella loro nazione. Fu in quella data del 1973, che l'esercito cileno armato da generosi finanziamenti ed armi fornite dagli Stati Uniti con il sostegno della CIA e di altri agenti, rovesciarono il governo democraticamente eletto del socialista moderato Salvador Allende. Poi vennero sedici anni di repressione, tortura e omicidi attuati dal regime fascista di Augusto Pinochet, mentre le multinazionali statunitensi - IT&T, Anaconda Copper ed altre - tornavano a fare grandi profitti. I proventi di tali società, insieme con le preoccupazioni che le persone di altri paesi potessero seguire l'esempio di indipendenza sono stati il ​​vero motivo per il colpo di stato, e anche la tendenza alla nazionalizzazione portata avanti da Allende, non potevano essere tollerati dagli uomini d'affari degli Stati Uniti.
Di Andy Piascik
Counterpunch
 
Henry Kissinger è stato consigliere della sicurezza nazionale e uno dei principali architetti - forse il principale artefice - del colpo di stato in Cile. I golpe istigati dagli Stati Uniti non erano nulla di nuovo nel 1973, non certo in America Latina, Kissinger e il suo capo Richard Nixon hanno continuato una violenta tradizione implementata in tutto il XX secolo e proseguita nel XXI.
Vedasi, per esempio, il colpo di stato in Venezuela nel 2002 (fallito) e quello in Honduras nel 2009 (di successo). Ove possibile, come in Guatemala nel 1954 e in Brasile nel 1964, i colpi di stato sono stati il metodo preferito per affrontare le insurrezioni popolari. In altri casi, l'opzione scelta è stata l'invasione diretta con le forze americane, come è accaduto più volte in Nicaragua, Repubblica Dominicana e in altri paesi.
 
Il colpo di stato a Santiago è accaduto nel momento in cui l'aggressione degli Stati Uniti in Indocina stava diminuendo dopo più di un decennio di terrore. Dal 1969 fino al 1973, è stato di nuovo Kissinger, insieme a Nixon, ad aver curato la carneficina in Vietnam, Cambogia e Laos. E' impossibile sapere esattamente quante persone sono state uccise in questi 4 anni; tutte le vittime sono state considerate nemici, tra cui la grande maggioranza che non erano combattenti, e gli USA Non sono mai stati molto interessati a stimare il numero di morti dei nemici. Le stime di indocinesi uccisi dagli Stati Uniti si aggirano intorno ai quattro milioni e sono probabilmente di più, forse molti di più. Si può quindi fare un'estrapolazione ragionevole di oltre un milione di persone uccise mentre Kissinger e Nixon erano al potere.
 
Inoltre, innumerevoli indocinesi morirono negli anni successivi per gli effetti delle massicce dosi di Agent Orange e di altre armi chimiche di distruzione di massa utilizzate dagli Stati Uniti. Molti di noi qui sanno (o, purtroppo, sapevamo) che i soldati sono stati esposti a queste sostanze chimiche; moltiplicare questi numeri per 1.000, 10.000 o 50.000; e anche se è impossibile fare un conteggio preciso, possiamo cominciare a comprendere l'impatto sulle persone che vivono nei territori che furono così profondamente avvelenati dalla politica degli Stati Uniti.
 
Le indagini di varie organizzazioni, tra cui le Nazioni Unite, indicano che almeno 25.000 persone sono morte in Indocina dalla fine della guerra per le bombe americane inesplose sparse nelle zone rurali; e una quantità equivalente di persone hanno subito mutilazioni. Come è successo con l'Agent Orange, gli effetti della morte e vite rovinate da esplosioni continuano fino ad oggi. Quaranta anni dopo, la guerra continua per il popolo dell'Indocina, e probabilmente continuerà ancora per diversi decenni.
 
Verso la fine del suo mandato, Kissinger e il suo nuovo capo Gerald Ford hanno dato il nulla osta al dittatore indonesiano Suharto per l'invasione di Timor Est nel 1975, un atto illegale di aggressione attuata con le armifabbricate e fornite dagli Stati Uniti. Suharto ha avuto una lunga storia come commesso viaggiatore per gli interessi economici di società statunitensi. E' salito al potere nel 1965 con un colpo di stato, anche con il sostegno decisivo e le armi di Washington, e ha intrapreso un regno del terrore durato un anno in cui le forze di sicurezza e militari hanno ucciso più di un milione di persone (Amnesty International, che raramente dà dettagli dei crimini dell'imperialismo USA, ha dato la cifra di un milione e mezzo).
 
Oltre a fornire un indispensabile supporto in risorse, Kissinger e Ford bloccarono tutti gli sforzi della comunità internazionale per fermare il massacro, quando la terribile escalation di violenza in Indonesia venne alla luce, l'ambasciatore dell'ONU Daniel Patrick Moynihan si vantava apertamente del suo trionfo. Anche in questo caso, il principio guida dell'impero, quello che Kissinger e il suo genere accettano come naturale come respirare, è che l'indipendenza non può essere consentita. Ciò vale anche per un paese piccolo come Timor Est, dove le opportunità di investimento sono minime, perché l'indipendenza è contagiosa e può diffondersi in luoghi molto più cruciali come la ricca Indonesia abbondante di risorse. Nel 1999, verso la fine dell'occupazione indonesiana, 200.000 Timorensi erano stati eliminati, il 30% della popolazione. Questa è l'eredità di Kissinger, ben compresa dai residenti del sud del mondo, non importa quale sia il grado di smentita, ignoranza o confusione mentale degli intellettuali qui (negli Stati Uniti).
 
Se gli Stati Uniti dovessero mai diventatre una società democratica, e se mai la comunità internazionale come membro responsabile interessato alla pace e non alla guerra, al fine di promuovere la cooperazione e l'aiuto reciproco, invece del dominio, avrebbero dovuto rispondere per i reati di coloro che hanno agito per nostro conto, ad esempio Kissinger. La nostra indignazione per i crimini dei nemici ufficiali come Pol Pot non è sufficiente. La cricca di cattivi leader americani del male da Kennedy in poi ha causato molti più morti in Indonesia, del Khmer Rossi e i responsabili devono essere giudicati e trattati di conseguenza.
 
L'urgenza del compito è evidenziato dalla crescita allarmante della politica americana di aggressione. Milioni di persone in tutto il mondo, soprattutto in una rivitalizzata America Latina, cercando di porre fine alla "ragione della forza" che è stato il precetto guida degli Stati Uniti dalla loro origine. Il 99% di noi che non hanno nessun interesse investito nell'impero, farebbe bene ad unirsi a loro.
 
Ci sono segnali incoraggianti in questo senso, come la cancellazione di attacchi statunitensi contro la Siria, particolarmente degno di nota. Inoltre, individui con diversi gradi di partecipazione alla politica imperiale, sono stati contestati. Ad esempio, David Petraeus è stato braccato dai manifestanti da quando è stato assunto alla CUNY (City University of New York) per tenere un corso; nel 2010 Dick Cheney ha dovuto annullare un viaggio in Canada perché il clamore per il suo arresto stava diventando troppo forte; molto tempo dopo la fine del regno di Pinochet, un giudice spagnolo ha ordinato il suo arresto per violazione dei diritti umani. Pinochet fu arrestato e detenuto in Inghilterra per 18 mesi ed è stato rilasciato per motivi di salute. All'inizio di quest'anno, Efrain Rios Montt, uno degli scagnozzi americani in Guatemala, è stato condannato per genocidio, anche se i suoi complici che sono ancora al potere sono intervenuti a suo nome per ostacolare la giustizia. La scorsa primavera, Condoleeza Rice è stata costretta ad annullare il suo discorso di fine anno accademico presso la Rutgers University per l'indignazione degli studenti per il suo coinvolgimento in crimini di guerra.
 
È necessario esercitare una maggiore pressione sugli alleati degli Stati Uniti nei crimini di guerra, e Paul Kagame dovrebbe ricevere lo stesso trattamento di Pinochet. Più importante forse sarebbe, per noi che viviamo negli Stati Uniti, braccare Rumsfeld, i due Clinton, Rice, Albright, Powell, per citarne alcuni, per i loro crimini contro l'umanità, ogni volta che si mostrano in pubblico, come è stato fatto con Petraeus. Questo vale soprattutto per due dei nostri più recenti "Capi criminali di guerra" Barack Bush and George W. Obama

Traduzione di Alba Canelli per TLAXCALA 

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