Se mi dai uno schiaffo massacro il tuo popolo. Un casus belli
inventato dal Mossad per bombardare e invadere Gaza. Un solo esercito,
una sola aviazione: un’azione
di guerra - sostenuta dal governo di Washington a livello internazionale
- contro un intero popolo, in particolare i civili.. E una sola vittima
israeliana: un soldato. Tutte le altre vittime sono civili , donne e
bambini
palestinesi. Una sproporzione gigantesca tra offesa e reazione.
In realtà, il nodo cruciale è lo sfruttamento esclusivo di
un giacimento di idrocarburi nelle acque territoriali della terra santa,
dinanzi a Gaza, del valore di miliardi euro. Nel 1999 ci fu un accordo per
l’estrazione firmato da Yasser Arafat che vede un contratto tra British Gas
Group ed una compagnia privata palestinese per l’estrazione del gas. L’operazione
viene osteggiata ad arrestata dal governo di Tel Aviv - grazie anche ai buoni
uffici di Tony Blair - che vuole invece arraffare tutto.
In ogni caso viene formato un nuovo governo di unità
nazionale il 2 giugno 2014. Questo governo diventa decisivo per i progettati
accordi tra Russia e Palestina e il 12 giugno, dieci giorni dopo, si consuma il
cosiddettorapimento dei tre giovani israeliani.
Le radici di questo genocidio sono economiche. E’ questa la
scoperta svelata da Michel Chossudovsky, docente di economia
all’Università di Ottawa che spiega nel suo articolo War and Natural Gas: The
Israeli Invasion and Gaza’s Offshore Gas Fields apparso l’8 gennaio 2009 su
globalresearch.
Scrive il professor Choussudovsky:
«L’invasione militare della striscia di Gaza da parte delle
Forze israeliane ha una relazione diretta con il controllo e con la proprietà
di strategici giacimenti di gas al largo».
Così si giunge all’estate del 2008, il crocevia per la
pianificazione in contemporanea di negoziati tra Israele e BG per lo
sfruttamento del gas e l’invasione della Striscia di Gaza per togliere la
proprietà dei giacimenti ai palestinesi:
«Cronologicamente la decisione di accelerare i negoziati con
la British Gas (il gruppo BG) coincideva con la pianificazione dell’invasione
di Gaza iniziata a giugno. Sembra che Israele si affrettasse a concludere un
accordo con la BG Group prima dell’invasione, la cui pianificazione era già in
una fase avanzata. Più che altro, questi negoziati erano condotti dal governo
di Ehud Olmert, che era al corrente che un’invasione militare era allo studio».
L’operazione dell’invasione della Striscia di Gaza,
conosciuta come “piombo fuso” nasce così nel giugno 2008 mentre proseguono i
negoziati tra Istraele e BG fino all’ottobre dello stesso anno.
Si chiedeva Chossudovsky ben 5 cinque anni fa:
«Cosa possiamo aspettarci dopo l’invasione? Qual’è
l’intenzione d’Israele per quanto riguarda il gas naturale della Palestina? Ci
sarà un nuovo accordo territoriale, con lo stanziamento di truppe israeliane
e/o la presenza “di forze per il mantenimento della pace”? Assisteremo alla
militarizzazione della totalità del litorale di Gaza, strategico per Israele?».
riferimenti:
http://archive.arabic.cnn.com/2012/middle_east/11/12/egyptGas.israel/
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=israele
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=israele
Fonte: Gianni Lannes
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