29 aprile 2014

EGITTO: 683 CONDANNE A MORTE

Dopo la liberazione dalla "dittatura" e l'arrivo della democrazia USA, ecco un segnale di civiltà (?)
Nuova feroce rappresaglia giudiziaria contro I “Fratelli Musulmani” in Egitto. Un tribunale de Il Cairo ha infatti condannato a morte 683 seguaci del presidente eletto egiziano Morsi, defenestrato da un colpo di Stato e accusati di atti di terrorismo per l’attacco a una stazione di polizia di Minya il 14 agosto del 2013. Tra questi, è stato condannato alla pena capitale anche uno dei leader del movimento islamico, Mohamed Badie.
Lo stesso “Tribunale speciale” ha anche tramutato in 492 ergastoli su 529 pene capitali comminate ad altrettanti militanti del movimento di Morsi già condannati a marzo.
La Fratellanza Musulmana, aveva conquistato legalmente il potere, con il presidente Morsi, nelle elezioni del 2012 seguite alla rivolta di popolo contro Hosni Mubarak. Il presidente Morsi era stato rovesciato da un golpe della giunta militare e la Fratellanza era stata dichiarata fuorilegge.


Il capo di stato maggiore delle Forze Armate egiziane Abdel Fattah as-Sisi, autore del colpo di Stato è ora candidato presidente nelle prossime elezioni.  La Fratellanza Musulmana ha avanzato pubblicamente un invito al totale boicottaggio del voto, previsto a maggio. A sfidare as-Sisi si è presentato soltanto un altro candidato “moderato” Habdin Sabahi, giunto terzo nelle precedenti elezioni del 2012.
A prescindere dalle posizioni politiche islamiche dei “Fratelli”, sia il golpe che ha abbattuto la legittima presidenza Morsi, che la repressione seguita e ora tramutatasi in centinaia di condanne a morte sono un insulto contro il diritto dei popoli all’autodeterminazione.
Naturalmente nel caso egiziano nessun governante d’Occidente ha ritenuto opportuno biasimare, almeno, il “nuovo corso” golpista.


Fonte: Rinascita.info
Nuova feroce rappresaglia giudiziaria contro I “Fratelli Musulmani” in Egitto. Un tribunale de Il Cairo ha infatti condannato a morte 683 seguaci del presidente eletto egiziano Morsi, defenestrato da un colpo di Stato e accusati di atti di terrorismo per l’attacco a una stazione di polizia di Minya il 14 agosto del 2013. Tra questi, è stato condannato alla pena capitale anche uno dei leader del movimento islamico, Mohamed Badie.
Lo stesso “Tribunale speciale” ha anche tramutato in 492 ergastoli su 529 pene capitali comminate ad altrettanti militanti del movimento di Morsi già condannati a marzo.
La Fratellanza Musulmana, aveva conquistato legalmente il potere, con il presidente Morsi, nelle elezioni del 2012 seguite alla rivolta di popolo contro Hosni Mubarak.
Il presidente Morsi era stato rovesciato da un golpe della giunta militare e la Fratellanza era stata dichiarata fuorilegge.
Il capo di stato maggiore delle Forze Armate egiziane Abdel Fattah as-Sisi, autore del colpo di Stato è ora candidato presidente nelle prossime elezioni.  La Fratellanza Musulmana ha avanzato pubblicamente un invito al totale boicottaggio del voto, previsto a maggio. A sfidare as-Sisi si è presentato soltanto un altro candidato “moderato” Habdin Sabahi, giunto terzo nelle precedenti elezioni del 2012.
A prescindere dalle posizioni politiche islamiche dei “Fratelli”, sia il golpe che ha abbattuto la legittima presidenza Morsi, che la repressione seguita e ora tramutatasi in centinaia di condanne a morte sono un insulto contro il diritto dei popoli all’autodeterminazione.
Naturalmente nel caso egiziano nessun governante d’Occidente ha ritenuto opportuno biasimare, almeno, il “nuovo corso” golpista. - See more at: http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=23404#sthash.XxcLoxct.dpuf

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