Ogni tempo ha il suo fascismo: se ne notano i segni premonitori
dovunque la concentrazione di potere nega al cittadino la possibilità e
la capacità di esprimere ed attuare la sua volontà. A questo si arriva in molti modi,non necessariamente col terrore dell’intimidazione poliziesca,ma anche negando o distorcendo l’informazione, inquinando la giustizia, paralizzando
la scuola, diffondendo in molti modi sottili la nostalgia per un mondo
in cui regnava sovrano l’ordine, ed in cui la sicurezza di pochi
privilegiati riposava sul lavoro forzato e sul silenzio forzato dei
molti. (Primo Levi in Corriere della Sera – 8 maggio 1974)
Di Mauro Miccolis
Di Mauro Miccolis
“The Brussels Business” è un documentario uscito recentemente realizzato dall’austriaco Friedrich Moser e il belga Matthieu Lietaert, ed il è il primo documentario che cerca di far luce sull’influenza delle lobbies nel processo decisionale dell’UE.
Il
film è già uscito nelle sale in Austria e in Belgio, e dovrebbe essere
disponibile presto anche in altri paesi europei, ma non ci sono ancora
date confermate; su youtube trovate il filmato tradotto in tutte le
lingue europee, tranne l’italiano, così mi sono divertito a colmare
questa mancanza.
E
devo dire che è stato molto divertente, (è il primo film che provo a
tradurre e sottotitolare), e anche appagante, in un certo senso;
appagante perchè molte delle mie intuizioni circa il ruolo di
confindustria e della finanza,nella distruzione dello stato, sono
confermate e provate ampliamente, così come anche la totale subalternità
della classe politica europea ai diktat dell’industria e delle banche,è
ormai provata. Dal documentario, emerge inequivocabilmente, che
l’europa, l’UE non è un progetto politico, ma piuttosto un progetto imposto da un’oligarchia industriale, economica e finanziaria. Emerge chiaramente come l’UE sia una distopia, partorita da menti disturbate, come solo quella di un CEO di una multinazionale può essere. Il
documentario svela la visione fascista del mondo di questa elitè,
l’idea stupida di governare il mondo come si governa un’azienda (quello
che è buono per le grandi aziende è buono per tutti, dicono questi
signori); anzi peggio, di come vorrebbero governare un’azienda. Che
l’europa, l’euro, il liberismo economico, lo smantellamento dello stato
sociale, non siano cose volute dalla cittadinanza europea; credo che,
favoriti dalle tenebre di questa crisi (frutto gioioso del liberismo)
sia chiaro proprio a tutti; eppure, c’è ancora una fascia di
popolazione, che ancora crede che ci sia un progetto politico dietro, e
non la sola, nuda e cruda avidità e fame di un branco di squali. Ecco,
questo documentario, una volta per tutte fa capire chi è che comanda in
Europa, e cosa vuole questa gente.
Non
solo.Questo filmato sia anche da lezione alla stampa italiana,
completamentre prostrata ai piedi della politica, di confindustria e dei
banchieri, imparino da questo filmato come si fa il giornalismo di
inchiesta; ma non credo che questo mio suggerimento serva a molto,
perchè comunque appresa la tecnica, manca quell’ingrediente
fondamentale, che ti spinge a combattere contro tutto e tutti per dovere
civile : la coscienza.
Voglio
anche lanciare un appello circa le prossime elezioni europee : Non
votate! E’ l’ultimo messaggio efficace non violento, che possiamo
mandare a questi plutocrati; dimostriamo di aver capito tutto,
dimostriamo che non vogliamo legittimare la loro finzione di democrazia,
la loro dittatura finanziaria. Non votate alle europee. Non votate.
Dal documentario, emerge inequivocabilmente, che l’europa, l’UE non è un progetto politico, ma piuttosto un progetto imposto da un’oligarchia industriale, economica e finanziaria." ........."Il documentario svela la visione fascista del mondo di questa elitè"
RispondiEliminaFascista naturalmente. Se il capitalismo e la finanza si trovava tanto bene e accudita dal fascismo/nazismo, così racconta la vulgata, che all'epoca aveva dominato mezza europa, GARANTENDO QUINDI GIA' il dominio a questa elite, PERCHE' non contrastò ma ANZI SI SCHIERO' apertamente con GLI USA, nota economia socialista, per niente capitalista GRANDE PROTRETTRICE DEI LAVORATORI (a quanto pare)?
Ed inoltre, questo progetto fascista, come mai è idolatrato, difeso ed IMPOSTO dalle sinistre? Non a caso chi contesta l'euro si trova all'estrema destra.
Dopo venti anni di crimini contro l'umanità commessi dalla troika, solo ora un greco che si erge a ribelle contro i poteri forti dice "MAI CONTRO L'EURO" MA assicura, Tsipras, che la Ue si può riformare.
Intende quindi trattare e negoziare con i "fascisti della Ue?" Curioso. C'è modo e modo di essere complici e come l'Italia ha recentemente dimostrato, è chiaro chi stia con questo progetto "fascistoide" delle banche, vero Miss Bella Ciao Boldrini/Bankitalia?