La strage di Lampedusa, l’Europa di Schengen, l’Italia di Alfano
Ancora una volta, di fronte all’ennesima strage del proibizionismo,
questa volta di proporzioni agghiaccianti, si prova ad additare come
unici responsabili gli “scafisti”. Arrestare qualche povero disgraziato,
di solito egli stesso esule o migrante, vale a tacitare le nerissime
coscienze dei tanti che concorrono a perpetuare e moltiplicare
l’ecatombe mediterranea. Serve ad additare un capro espiatorio
per occultare le responsabilità dei decisori europei e dei ceti
politici nostrani, di ogni tendenza, che del proibizionismo e della
politica dei “respingimenti” hanno fatto un dogma da rispettare ad ogni
costo umano. Solo una quindicina di giorni fa Angelino Alfano, feroce “colomba”,
dichiarava che “va potenziata la frontiera europea nel Mediterraneo e il
ruolo di Frontex, anche perché in questi flussi si annidano cellule
terroristiche”. Ecco la chiave, utile ormai non solo a reprimere ogni
dissenso (la vicenda NoTav lo dimostra) ma pure a coprire ogni
nefandezza: anche la tranquilla messa in conto che la strategia che
esternalizza le frontiere, finanzia i centri di detenzione, pattuglia e respinge, ha sempre più quale effetto “secondario” la morte di bambini e di donne, perfino gestanti. Leggi tutto...
Non è stata una strage,ma un naufragio,quindi un incidente.Se per cortesia cominciate a dare notizie reali e non solo catastrfiste e del tutto false.Grazie
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Non è stata una strage,ma un naufragio,quindi un incidente.Se per cortesia cominciate a dare notizie reali e non solo catastrfiste e del tutto false.Grazie
RispondiEliminaGentile "anonimo"
Eliminagrazie per averci comunicato la "tua opinione".
Buona giornata