Oggi, 24 de agosto de 2013, è partita da Bogotá una missione umanitaria formata da organizzazioni a difesa dei diritti umani e da giornalisti indipendenti, con il fine di effettuare una verifica della situazione dei diritti umani nel Dipartimento di Boyacá, in un momento in cui si svolge lo sciopero nazionale del settore agrario e in cui si sollevano denunce per gravi violazioni ai Diritti Umani ipoteticamente da aderenti alla Forza Pubblica. Nel suo transito per i primi cinque municipi, la Missione ha raccolto un alto numero di denunce, rapporti e materiale probatorio che danno conto degli eccessi nell’uso della forza da parte della Squadra Mobile Anti-Sommossa (ESMAD) della polizia, di agenti dei reparti dei servizi segreti e di appartenenti alla Polizia Nazionale. La Missione ha potuto accertare l’avvenimento di violazioni sistematiche, generalizzate e indiscriminate ai diritti umani degli abitanti boyacensi e dei partecipanti allo Sciopero del Settore Agrario. A ciò si somma la partecipazione diretta di agenti di questi reparti di sicurezza nel commettere atti vandalici.
Secondo l’informazione ricevuta e a quanto
questa Missione ha accertato, denunciamo il fatto che gli abitanti dei
municipi visitati subiscono l’instaurazione di uno Stato di Emergenza
non dichiarato; che attualmente si ritengono sospese le garanzie e i
diritti di quanti vi si imbattono; che sono molteplici le denunce e le
chiamate di soccorso che stiamo ricevendo nell’istante in cui si redige
questo comunicato (9:30 p.m.) che da conto di quanto accade. Così come
delle riunioni intrattenute con le autorità civili, con gli organi di
controllo, con le organizzazioni sociali e con gli abitanti in generale
siamo venuti a conoscenza dello svolgimento di riunioni tra le alte
cariche della Polizia e delle autorità municipali, in cui si sono rese
note le denunce che questi ultimi hanno ricevuto, senza che la Polizia
desse risposta alle richieste delle autorità amministrative,
limitandosi ad annunciare che in questi momenti si trovano in esecuzione
ordini di livello nazionale.
A partire dall’informazione documentata dalla
Commissione, troviamo che la Forza Pubblica ha commesso molteplici
attacchi contro diversi diritti fondamentali come la Dignità Umana, la
Vita, l’integrità personale e, in generale, contro le libertà civili e
politiche della popolazione.
In modo
preliminare, ci permettiamo di sottolineare i seguenti fatti che sono
stati documentati dalla Commissione e che saranno oggetto di un rapporto
completo da rendersi noto al compimento della vostra visita di
accertamento:
- Spari
indiscriminati con armi da fuoco a uso esclusivo delle forze di polizia
contro la popolazione, causando diversi feriti, principalmente nelle
zone di Germania, Altos de Moral e Puente Boyacá.
- Feriti da arma bianca e oggetti contundenti, per fatti in cui sono coinvolti agenti dei reparti antisommossa (EMAD).
- Abuso
sessuale contro giovani (uomini e donne) da parte di agenti di polizia,
oltre a minacce reiterate, originate da questi funzionari, di
aggressione sessuale alle donne, spose e figlie degli agricoltori.
- Atti di
tortura e altri maltrattamenti che coinvolgono l’uso abusivo di gas
lacrimogeni in luoghi chiusi, ivi incluso nei centri per l’infanzia
occupati da bambini tra i 3 e i 6 anni, allo stesso modo dell’uso di
tali oggetti lanciati o destinati in maniera diretta al corpo degli
abitanti.
- Attacchi
contro giovani o minori, in condizione di assenza di difesa, dato che
vengono effettuati fuori dalle manifestazioni e in luoghi solitari.
- Il lancio indiscriminato di gas lacrimogeni dagli elicotteri in luoghi dove si concentrano gli agricoltori.
- L’ingresso abusivo in luoghi di abitazione e la distruzione dei beni degli agricoltori.
-
L’identificazione, la segnalazione, la persecuzione e le minacce contro
uomini e donne che promuovono e guidano lo Sciopero del Settore Agrario a
Boyacá.
- La detenzione di massa e abusiva di manifestanti e di altri abitanti in tutto il Dipartimento.
- Il
saccheggio, il furto di denaro e l’azione di altri delitti comuni per
mano della forza pubblica, con il seguito di membri della Sezione
Investigativa Giudiziaria (SIJIN), compreso nella Capitale del
Dipartimento.
-
L’occupazione di beni tutelati dal Diritto Umanitario (DIH), come
l’Istituto Educativo Panamericano, la Scuola Nueva Sede Bolivariana e la
Scuola Paloblanco, ubicate a Puente Boyacá, a quanto pare con
l’autorizzazione del rettore degli stessi istituti..
- L’uso di ambulanze per il trasporto di membri dei reparti antisommossa (ESMAD), che costituisce ugualmente una violazione al Diritto Umanitario (DIH), l’uso si simboli umanitari e un grave attacco alla Missione Medica.
Prima di questa situazione, in nome di tutte le Organizzazioni che partecipano alla Commissione di Accertamento dei diritti umani.
ALLERTIAMO
Che di fronte
alla mancanza di scenari di concertazione e dialogo in cui si ascoltino
gli agricoltori, accompagnato alle direttive di violenta repressione
delle manifestazioni, si pongono a grave rischio la vita e l’integrità
personale delle comunità.
L’accompagnamento
e la verifica dell’Ufficio dell’Alta Commissione delle Nazioni Unite
per i Diritti Umani, così come la sua intermediazione affinchè si aprano
spazi efficaci di interlocuzione e dialogo con le comunità.
Allo stesso modo, facciamo appello alla Comunità Internazionale affinchè accompagni e accerti i fatti qui denunciati e solleciti lo Stato colombiano a cessare qualsiasi tipo di aggressione contro i manifestanti e gli abitanti del dipartimento di Boyacá.
Allo stesso modo, facciamo appello alla Comunità Internazionale affinchè accompagni e accerti i fatti qui denunciati e solleciti lo Stato colombiano a cessare qualsiasi tipo di aggressione contro i manifestanti e gli abitanti del dipartimento di Boyacá.
ESIGIAMO
Dalle autorità
giudiziarie e dagli organismi di vigilanza e controllo che si inizino
immediatamente le inchieste penali e disciplinari per questi fatti che
violano i diritti umani.
FACCIAMO UN APPELLO URGENTEAi mezzi di comunicazione di massa affinchè diano visibilità alla grave situazione provocata dalla repressione indiscriminata contro la popolazione civile del dipartimento di Boyacá e divulghino SENZA CENSURA quanto accaduto nella regione, tenendo in conto la propria responsabilità sociale di fronte al diritto all’informazione di tutti i cittadini e le cittadine.
La Missione di Verifica dei Diritti Umani è formata dalle organizzazioni:
Fondazione
Comitato di Solidarietà ai Prigiornieri Politici (Fundación Comité de
Solidaridad con los Presos Políticos), Osservatorio dei Diritti Umani e
della Violenza Politica di Boyacà e Casanre (Observatorio de Derechos
Humanos y Violencia Política de Boyacá y Casanare), Centro di Ascolto
Psicosociale [Consultorio; ndt] (Centro de Atención Psicosocial),
Corporazione Clarettiana Norman Pérez Bello (Corporación Claretiana
Norman Pérez Bello), Comitato Permanente per la Difesa dei Diritti Umani
(Comité Permanente por la Defensa de Derechos Humanos), Movimento
Nazionale delle Vittime dei Crimini di Stato (Movimiento Nacional de
Víctimas de Crímenes de Estado), Organismo Sociale per la Consulenza e
Abilitazione Comunitaria (Corporación Social para la Asesoría y
Capacitación Comunitaria), Collettivo degli Avvocati José Albear
Restrepo (Colectivo de Abogados José Albear Restrepo), Commissione dei
Diritti Umani del Congresso dei Popoli (Comisión de Derechos Humanos del
Congreso de los Pueblos), Gruppo Nizkor (Equipo Nizkor), Giornalisti
indipendenti, con il seguito delle Brigate Internazionali della Pace
(Brigadas Internacionales de Paz). Appoggia: il Tavolo dei Diritti Umani
di Tunja.
Denuncia pubblica: uso eccessivo della forza da parte di agenti della forza pubblica contro i manifestanti
L’Osservatorio
dei Diritti Umani e della Violenza Politica di Boyacá e Casanare, la
Campagna contro l’arresto abusivo, la persecuzione giudiziaria e la
criminalizzazione della protesta sociale in Colombia, l’Associazione
Zoscua e la Fondazione Comitato di Solidarietà ai Prigionieri Politici,
denunciano l’uso eccessivo di agenti della forza pubblica contro i
manifestanti che partecipano dal 19 di agosto allo sciopero nazionale
illimitato del settore agrario convocato da diversi mesi da parte degli
agricoltori in varie regioni del paese.
Finora sono state arrestate almeno 98 persone e gli agricoltori ci hanno informato di gravi abusi e aggressioni da parte dei membri della polizia nel tentativo di mettere fine alle proteste, fino al punto di aver già causato la morte di una persona.
Dopo 4 giorni dall’aver iniziato lo sciopero del settore agrario, uno dei casi più complessi è quello che si presenta nella cosiddetta dispensa colombiana di “Boyacá”, dipartimento che produce alimenti destinati per una grande percentuale della popolazione colombiana.
Al contempo esistono numerose denunce provenienti dagli abitanti di questo dipartimento, che rendono nota l’aggressione di agricoltori da parte delle uniformi del reparto antisommossa (ESMAD) utilizzando armi da fuoco e da taglio, bastoni e scosse elettriche; allo stesso modo avrebbero fatto irruzione in momenti in cui gli agricoltori erano indifesi e fuori dalla manifestazione, gettando via i loro alimenti, minacciandoli di morte e bastonandoli brutalmente. Hanno usato anche elicotteri per sparare gas lacrimogeni sui manifestanti in maniera indiscriminata.
In seguito, alcune delle aggressioni di cui l’informazione della comunità ci ha portato a conoscenza:
- Il 19 agosto una persona che si spostava in moto ha ricevuto in faccia un gas lacrimogeno scagliato dal reparto antisommossa (ESMAD); questa persona, dopo esser caduta violentemente, è morta.
- Il 19 agosto nella zona di Germania (via Bogotá – Tunja), durante la notte il reparto antisommossa (ESMAD) ha fatto irruzione mentre gli agricoltori dormivano, attaccando e ferendo 15 persone; una di loro ha riportato ferite d’arma da fuoco a una gamba e gli altri sono stati feriti con armi da taglio, bastoni e coltelli. Il reparto antisommossa è entrato nelle loro case e ha rubato il denaro degli agricoltori.
- Il 19 agosto, di sera, ci sono stati scontri nella città di Duitama, nella zona conosciuta come la “Y”. Dopo la protesta e ripetendo le azioni di abuso di potere, hanno eseguito una perquisizione in un alloggio colpendo le persone che si trovavano dentro, e tra questi, due donne - una di loro incinta - e un bambino.
- Il 19 agosto, durante la notte, nel municipio di Ventaquemada, il reparto antisommossa ha aggredito senza motivo la popolazione che non stava manifestando e che si trovava nel perimetro urbano; là, hanno colpito donne, bambini, anziani e agricoltori. Hanno pure minacciato giovani e donne dicendo: “boyacensi figli di p., dove stanno le donne da violentare”.
Finora sono state arrestate almeno 98 persone e gli agricoltori ci hanno informato di gravi abusi e aggressioni da parte dei membri della polizia nel tentativo di mettere fine alle proteste, fino al punto di aver già causato la morte di una persona.
Dopo 4 giorni dall’aver iniziato lo sciopero del settore agrario, uno dei casi più complessi è quello che si presenta nella cosiddetta dispensa colombiana di “Boyacá”, dipartimento che produce alimenti destinati per una grande percentuale della popolazione colombiana.
Al contempo esistono numerose denunce provenienti dagli abitanti di questo dipartimento, che rendono nota l’aggressione di agricoltori da parte delle uniformi del reparto antisommossa (ESMAD) utilizzando armi da fuoco e da taglio, bastoni e scosse elettriche; allo stesso modo avrebbero fatto irruzione in momenti in cui gli agricoltori erano indifesi e fuori dalla manifestazione, gettando via i loro alimenti, minacciandoli di morte e bastonandoli brutalmente. Hanno usato anche elicotteri per sparare gas lacrimogeni sui manifestanti in maniera indiscriminata.
In seguito, alcune delle aggressioni di cui l’informazione della comunità ci ha portato a conoscenza:
- Il 19 agosto una persona che si spostava in moto ha ricevuto in faccia un gas lacrimogeno scagliato dal reparto antisommossa (ESMAD); questa persona, dopo esser caduta violentemente, è morta.
- Il 19 agosto nella zona di Germania (via Bogotá – Tunja), durante la notte il reparto antisommossa (ESMAD) ha fatto irruzione mentre gli agricoltori dormivano, attaccando e ferendo 15 persone; una di loro ha riportato ferite d’arma da fuoco a una gamba e gli altri sono stati feriti con armi da taglio, bastoni e coltelli. Il reparto antisommossa è entrato nelle loro case e ha rubato il denaro degli agricoltori.
- Il 19 agosto, di sera, ci sono stati scontri nella città di Duitama, nella zona conosciuta come la “Y”. Dopo la protesta e ripetendo le azioni di abuso di potere, hanno eseguito una perquisizione in un alloggio colpendo le persone che si trovavano dentro, e tra questi, due donne - una di loro incinta - e un bambino.
- Il 19 agosto, durante la notte, nel municipio di Ventaquemada, il reparto antisommossa ha aggredito senza motivo la popolazione che non stava manifestando e che si trovava nel perimetro urbano; là, hanno colpito donne, bambini, anziani e agricoltori. Hanno pure minacciato giovani e donne dicendo: “boyacensi figli di p., dove stanno le donne da violentare”.
-
Il 20 agosto, durante la notte, nel punto del blocco tra Ramiriquí e
Jenesano, diversi agricoltori sono stati violentemente aggrediti dal
reparto antisommossa Esmad, che ne ha lasciati 7 di loro con gravi
lesioni oltre a tagli e colpi alla testa, alle orecchie e al volto.
- Il 21, di mattina, nella via di Tunja – Ponte di Boyacá, il reparto antisommossa, dopo aver fatto scendere un uomo e una donna da una moto li hanno obbligati a levarsi i vestiti, lasciandoli nudi; quindi sono stati picchiati e intimoriti. Da un’altra parte, sul marciapiede El Moral, il reparto antisommossa è entrato in un alloggio rompendo i vetri e sparando vari gas lacrimogeni al suo interno, dove si trovavano diverse persone e due bambini, uno di 1 anno e l’altro di 3 che hanno avuto bisogno del pronto soccorso e del trasporto in ambulanza a Tunja. Sul Ponte di Boyacá, il reparto antisommossa si è scagliato contro un ristorante che si trovava fuori servizio, rompendo i vetri e sparando i gas. Lo stesso metodo dell’ 1:30 pm dello stesso 21 agosto, quando forze riserviste della polizia dell’ Estun (antisommossa di Tunja) hanno lanciato pietre e bottiglie di fronte all’Università Pedagogica e Tecnologica della Colombia a Tunja (UPTC), contro gli studenti che marciavano in appoggio allo sciopero. L’Estun ha usato le fionde contro i passanti.
- Il 21 agosto, nella zona di Germania, durante la notte, l’agricoltore Teófilo Andrés Pérez Correales è stato ferito al torace con un’arma da fuoco da agenti della forza pubblica.
- Il
21 agosto, nel municipio di Ventaquemada - Boyacá - sono stati usati
elicotteri per sparare gas in maniera indiscriminata sulla popolazione
civile.
Oggi,
alle 12:30 pm, sul marciapiede Germania, membri dell’antisommossa
Esmad, hanno investito la folla, sono entrati di nuovo nelle case, hanno
lanciato granate stordenti e molti proiettili di gas. In quel caso, è
risultata gravemente ferita la signora Claudia Marina Urbano Cárdenas al
quarto mese di gravidanza e che sta per perdere il bambino; come pure è
rimasta gravemente ferita sua figlia Anyi Gabriela Bautista di 2 anni;
entrambe si trovano all’Ospedale San Rafael de Tunja. C’è molta più
gente che è stata aggredita direttamente nelle proprie abitazioni,
risultato dell’uso dei gas.
- Il 21 agosto, nei municipi di Ubate e Simijaca, si sono verificati diversi soprusi. Si sono avuti 7 arrestati torturati e picchiati nella stazione di polizia; alcuni presentano lesioni alla testa e in diverse parti del corpo. Sono stati già liberati.
- Il 21 agosto, a Ventaquemada alle 5:00 pm, il reparto antisommossa Esmad, ha aggredito e travolto con forza la popolazione civile. Sono entrati nelle case tirando granate stordenti e molti proiettili di gas; sono entrati in un asilo, hanno lanciato gas e travolto i bambini. È risultato ferito anche un anziano che stava in una delle case – il cui cognome è Vanegasestá.
- Il 21 agosto, nei municipi di Ubate e Simijaca, si sono verificati diversi soprusi. Si sono avuti 7 arrestati torturati e picchiati nella stazione di polizia; alcuni presentano lesioni alla testa e in diverse parti del corpo. Sono stati già liberati.
- Il 21 agosto, a Ventaquemada alle 5:00 pm, il reparto antisommossa Esmad, ha aggredito e travolto con forza la popolazione civile. Sono entrati nelle case tirando granate stordenti e molti proiettili di gas; sono entrati in un asilo, hanno lanciato gas e travolto i bambini. È risultato ferito anche un anziano che stava in una delle case – il cui cognome è Vanegasestá.
- Il
21 agosto, ai confini dei marciapiedi El Páramo e El Tobal, del
municipio di Tutazá, durante la mattinata, circa 30 agricoltori si sono
ritrovati riuniti a organizzare e a partecipare pacificamente allo
sciopero attraverso una giornata culturale in cui si sarebbero usati
strumenti musicali a corda e bevuto vino rosso caldo (vin brulè) per
vincere il sonno.
Stavano
pure preparando tranquillamente il cibo per la colazione. Alle 5:30 am
sono arrivati circa cento uomini, dalle fattezze sembravano dell’Esmad,
guidati, secondo le versioni del procuratore locale, dal
comandante della Polizia di Duitama.
Prima
di questa situazione, alcuni agricoltori avevano cercato di andarsene
disperdendosi nella zona. D’accordo con testimoni, i poliziotti hanno
calpestato le pentole con il cibo, le tende da campo e gli strumenti
musicali, lasciando il tutto inservibile. Allo stesso modo hanno
picchiato con calci e bastonate diversi abitanti che non sono riusciti a
scappare; alcune vittime assicurano di essere state sottoposte a
tortura e a scariche elettriche, persino da indifesi.
Anche i testimoni confermano che gli appartenenti della Polizia Nazionale gridavano loro: “uccidiamoli per averci fatto venire in questo posto”. I poliziotti hanno violato il domicilio privato della signora Cleolina Hernández e lì hanno commesso diversi abusi; il signor Marcolino Gonzales Ravelo si è trovato a essere trasferito in ambulanza verso un centro ospedaliero a causa dei gravi traumi subiti; il signor Nelson Verdugo Gómez ha dichiarato di essere stato costretto, torturato con scariche elettriche e, mentre lui chiedeva loro di considerare il proprio comportamento, uno dei poliziotti gli ha gridato: “infiliamogli diciotto colpi nello stesso buco”. Quest’ultima vittima si trova in grave condizioni di salute.
L’uso
smisurato e brutale della forza da parte degli operativi, ha colpito,
inoltre, le seguenti persone: Jorge Hernández, Cleoelina Hernández,
Edwin Gomez, Fredy Ravelo, Milciades Gallo, Ricardo Castro y Juan
Paredes Moreno. Successivamente, nel luogo dove sono avvenuti i fatti,
era presente il signor Orlando Ojeda Benavides, che ha potuto osservare
che lì si trovavano 20 poliziotti circa; ha ricevuto minacce e una delle
uniformi gli ha dichiarato:
“possiamo fare ciò che vogliamo; siete tanto indifesi che neanche la stampa viene da queste parti”.
- Gli
studenti dell’Università Pedagogica e Tecnologica della Colombia – Uptc
– hanno manifestato il proprio appoggio alo sciopero. Tuttavia,
mercoledì 21 agosto, dopo essere entrati abusivamente nel campo sportivo
del campus, il reparto antisommossa Esmad ha proceduto ad arrestare
abusivamente 4 giovani che stavano giocando a calcio. Il 22 agosto,
l’Esmad è entrato nuovamente nell’Università e dopo ci hanno informato
che la polizia ha ostacolato l’arrivo di un’ambulanza che
doveva soccorrere uno studente ferito.
Di fronte a queste evidenti situazioni delle violazioni dei diritti umani:
Esigiamo
che le autorità nazionali cessino l’uso della forza contro i
manifestanti che esercitano il diritto legittimo alla protesta e che
garantiscano i loro diritti fondamentali... Facciamo richiesta alla comunità internazionale e alle altre
organizzazioni in difesa dei diritti umani e della comunità
internazionale, di seguitare a porre attenzione alla situazione dei
manifestanti e di esigere che le autorità nazionali cessino le
aggressioni e l’uso indiscriminato, eccessivo e sproporzionato della
forza contro i manifestanti, adempiendo alle norme in materia di diritti
umani.
Sogamoso, Boyacá, 23 agosto 2013.
Le vostre decisioni possono essere inviate a:
Di fronte a queste evidenti situazioni delle violazioni dei diritti umani:
Sogamoso, Boyacá, 23 agosto 2013.
Le vostre decisioni possono essere inviate a:
JUAN MANUEL SANTOS
Presidente della Repubblica
Casa de Nariño Carrera 8 No. 7 -26 edificio amministrativo via 7 no. 6-54 Bogotá D.C.
Colombia- centralino (571) 5629300
E-mail: fsantos@presidencia.gov.co
ANGELINO GARZÓN
Vicepresidente della Repubblica
Strada 8 No.7-57 Bogotá D.C.
Telefoni (571) 4442120, 4442122
E-mail: contactovicepresidencia@presidencia.gov.co
E-mail: contactovicepresidencia@presidencia.gov.co
FERNANDO CARRILO FLOREZ
Ministro dell’Interno
Strada 8° no. 7 - 83 Bogotá D.C.
(571) 2427400
E-mail: servicioalciudadano@mininterior.gov.co
EDUARDO MONTEALEGRE LYNETT
Procuratore Generale della Nazione (esecutivo)
Diagonale 22B No. 52-01 (ciudad salitre) Bogotá D.C.
centralino: 57(1) 5702000 – 4149000
E-mail: contacto@fiscalia.gov.co, denuncie@fiscalia.gov.co
JORGE ARMANDO OTÁLORA GÓMEZ
Difensore Civico
Via 55 No. 10 – 32 Bogotá D.C.
(571) 3147300
defensoria@defensoria.org.co
secretaria_privada@hotmail.com
ALEJANDRO ORDÓÑEZ
Procuratore Generale della Nazione (ispettivo)
Strada. 5 No.15 – 60 Bogotá D.C.
018000 910 315 - Linea ridotta: 142 - PBX: (571) 5878750
Email: quejas@procuraduria.gov.co dcap@procuraduria.gov.co / webmaster@procuraduria.gov.co
Tradotto da Francesco Giannatiempo per TLAXCALA
Secondo la logica dei "diritti umani" di Obama e Cameron, uguale a quella dei predecessori dell' altro colore politico ma in realtà uguale (Bush e Blair), bisognerebbe bombardare la Colombia così come si apprestano a bombardare la Siria. E quanti altri posti! Il capitalismo mondiale sta marcendo sempre di più.
RispondiEliminaAliquis.
This is gorgeous!
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