Dalla storia si sa che l'antico Impero Romano, cioè una specie di Unione
Europea dell'epoca, mentre trasformava i suoi sudditi in schiavi
smidollati della classe dirigente più spietata e parassitaria che il
mondo avesse conosciuto fino ad allora, la società iniziava nel suo
complesso a disintegrarsi e a declinare in misura fino ad allora senza
precedenti. L'abilità personale, il coraggio, l'amore per la libertà e
l'istinto democratico del popolo che considerava tutti gli affari di
stato come propri e che aveva fatto grande la Roma antica erano
scomparsi del tutto. Al loro posto c'era un parassitismo senza
precedenti e la morale sociale della folla, che riusciva a sopravvivere
grazie a opere di carità nel mezzo di guerre civili tra le fazioni dei
governanti della Roma imperiale.
Di Dimitris Kazakis Δημήτρης Καζάκης
Non era la frusta che soggiogava
gli innumerevoli schiavi, gli ancora più numerosi plebei e una miriade
di proletari. Non era il carnefice che li costringeva a vivere una vita
servile sotto i piedi dei signori. Non c'era bisogno di frustate. Dove
non c'è coraggio e amore per la libertà i tiranni non hanno bisogno
della frusta, né del carnefice. Il posto della frusta lo presero le
insopportabili tasse e il debito usurario. Per sfuggire al peso
insopportabile delle tasse, molti piccoli agricoltori preferivano
vendersi come schiavi, in quanto questi ultimi non pagavano tasse e la
libertà dall'esattore era più dolce come motivazione rispetto a quella
della libertà personale.
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