Intervista a Claudio Borghi* a cura di Rodolfo Monacelli
In questa campagna elettorale l’uscita dall’euro è stata
considerata come uno spauracchio e un tabù. Nella realtà, cosa
succederebbe se l’Italia uscisse dall’Euro?
Se l’Italia
uscisse dall’Euro tornerebbe un paese con sovranità monetaria, come lo è
l’Inghilterra, la Norvegia, la Svizzera, ma anche la Turchia. Non
cambierebbe nulla dal punto di vista della vita normale di tutti i
giorni. Cambierebbe molto, invece, dal punto di vista delle prospettive
economiche perché ritorneremmo ad avere una moneta correttamente
valutata secondo il livello della nostra economia, consentendo a tutto
il nostro sistema economico e produttivo di ricominciare a funzionare.
In questo momento è in shock totale perché non è possibile pensare di
poter essere minimamente competitivi nei mercati internazionali con una
moneta come l’euro, che ha una valutazione superiore del 25-30%. A
questo problema, inoltre, si sommano i noti difetti del sistema
economico italiano. Uscendo dall’euro, la stagnazione e la distruzione
di tutto il nostro sistema economico si fermerebbe e comincerebbe a
diminuire la disoccupazione, ricominceremmo a esportare e a importare di
meno, le imprese attualmente in crisi ricomincerebbero ad avere degli
ordini, si fermerebbero i licenziamenti e, di conseguenza, aumenterebbe
la domanda interna. Tutto ricomincerebbe, quindi, secondo lo schema del
circolo virtuoso.
Recentemente l’On. Stefano Fassina,
durante la trasmissione di Michele Santoro “Servizio Pubblico”, ha
affermato che “Non potendo svalutare la moneta, si svaluta il lavoro“.
Ritiene coerente, in base a quest’affermazione, la difesa dell’euro da
parte di un partito di sinistra come il Partito Democratico?
Vorrei
premettere che mi sembra offensivo pensare che un imprenditore che
impiega tutto il suo tempo a pensare come rendere più efficiente la
propria azienda, possa essere considerato improduttivo, lazzarone o
qualcosa del genere. Suppongo, quindi, che dal punto di vista dei
processi interni i nostri imprenditori abbiano fatto il possibile per
essere efficienti. Ma, al di là di questa considerazione, questa è una
delle contraddizioni più gravi nell’atteggiamento della sinistra
italiana. Leggi tutto...
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