Vi
è una diffusa percezione che la crisi economica e finanziaria
nell'Unione europea (UE) in generale, e della zona euro, in particolare,
stanno mostrando la necessità di avere "più Europa", espressione
ampiamente utilizzata in ambienti politici e mediatici di diversa
sensibilità politica per definire la necessità di un sistema federale in
cui l'UE avrebbe alcune analogie con il governo federale degli Stati
Uniti (USA). La cancelliera tedesca, la signora Merkel, riluttante a tale possibilità
in passato, ha cambiato idea ed è in prima linea nella creazione di un
governo europeo che abbia un carattere federale.
Di Vicenç Navarro Conseguenza di questa posizione è che il governo Merkel ha spinto perché gli Stati membri dell'UE approvino nelle loro Costituzioni il Patto Fiscale (formalmente conosciuto come Trattato sulla Stabilità, Coordinamento e Governance nell'Unione Economica e Monetaria) in base al quale gli Stati non potrebbero avere un disavanzo strutturale superiore allo 0,5% del PIL. Il Patto di Stabilità e Crescita sollecita gli Stati ad avere un deficit pubblico inferiore al 3% del PIL. Tale Patto Fiscale va oltre ed è un enorme, ripeto, un enorme attacco al settore pubblico di qualunque Stato
no all'europa PUNTO
RispondiEliminala rinegoziazione o il miglioramento dei trattati è impossibile.
suddette tesi riempiono la bocca ai finti mancini che nonostante il palese fallimento perseverano nell'ideologia ottocentesca dei proletari del mondo uniti.
è già utopia unire statali e privati italiani figuriamoci attuare una lotta di classe tra paesi che non hanno nulla in comune.
attuare un sano nazionalismo e allearsi con i paesi che non vogliono essere servi della finanza privata mondialista