“Mi chiedo quanto ancora potrà sopportare questa società prima di esplodere” ha detto Georg Pieper, uno psicoterapista tedesco specializzato nella
cura dei disordini post-traumatici a seguito di catastrofi, grandi
incidenti (incluso quello tremendo verificatosi in Germania), atti di
violenza, sequestri di persona; questa volta, però, parlava della
Grecia.
Aveva trascorso diversi giorni ad Atene, dando gratis dei corsi in
terapie post-traumatiche a psicologi, psichiatri e medici, essendo
questo un paese in profonda crisi. Era accompagnato da Melanie Mühl,
giornalista del quotidiano Frankfurter Allgemeine. E nel suo
rapporto (1), la Muhl denuncia il modo in cui la crisi greca è stata
descritta ai “consumatori di notizie” in Germania.
Non era che “una lontana minaccia che si profilava all’orizzonte”,
definita in termini poco comprensibili, come stretta bancaria, taglio
di spese, buchi di miliardi di euro, cattiva gestione, Troike,
rifinanziamento di debiti… "Invece di riuscire a comprendere qual è
il contesto generale, non vediamo altro che la faccia scura di Angela
Merkel che sbuca dalle limousine nere a Berlino, Bruxelles ed altre
città, avanti e indietro tra un summit e l’altro, dove si sta
elaborando, pezzo dopo pezzo, la grande “manovra di salvataggio” della
Grecia e dell’Europa". (Si legga anche: La Maledizione dell’Euro “Irreversibile”). (2)
Ma quello che succede veramente in Grecia viene completamente taciuto dai media. Pieper definisce questo fenomeno “Una gigantesca opera di repressione”.
E quindi riportano le notizie che non possono essere rivelate
camuffandole con acronimi e gergo finanziario incomprensibile all’uomo
comune.
Ci sono state donne in gravidanza che andavano da un ospedale all’altro,
pregando di poter partorire lì, senza assistenza sanitaria e denaro, e
nessuno che le aiutata. C’è stata gente, prima appartenuta alla classe
media, che ora frugava tra i resti delle bancarelle della frutta e
verdura a fine giornata. Ho visto queste attività persino a Parigi; se
la Muhl ci facesse più caso, potrebbe vederle anche in Germania. Non
succede solo in Grecia, dove la gente, distrutta per la disoccupazione e
il taglio dei salari, tenta l’impossibile per sbarcare il lunario e
mettere in tavola del cibo ogni giorno. E le maggiori aziende
produttrici di beni di largo consumo stanno già reagendo:
“L’impoverimento dell’Europa”. (3)
Spezza il cuore, la piaga della crisi in Grecia. C’era un anziano, che
aveva lavorato per 40 anni, che si ritrovava con la pensione dimezzata e
non poteva permettersi di comprare le medicine per il cuore. Per
andare in ospedale doveva portarsi le proprie lenzuola e il proprio
cibo. Poiché la società di pulizie se n’era andata perché non veniva
più pagata da tempo, i bagni venivano puliti a turno dai medici e dagli
infermieri. In ospedale scarseggiavano i medicinali e altri presidi
come i guanti da chirurgo ed i cateteri. E la percentuale dei suicidi è
raddoppiata nel corso degli ultimi tre anni – due terzi di questi sono
uomini.
“Trauma Collettivo” è quello che Pieper vede in questa società a cui è stata strappata la terra da sotto i piedi. “I maschi in particolare sono i più colpiti dalla crisi” ha detto Pieper, poiché i loro salari sono stati decimati, o hanno perso completamente l’impiego.
Guardano con profondo odio al sistema politico ultra-corrotto e ad un
governo clepto-cratico che ha fatto così tanti danni al paese; e sono
furiosi per le politiche internazionali di “salvataggio” che beneficiano
solo le banche che le mettono in atto, non certo la gente.
Questi uomini poi portano la loro rabbia nelle case, nelle loro
famiglie, ed i loro figli portano poi questa rabbia in strada. Da qui il
crescente numero di atti di violenza di gang di strada che attaccano le
minoranze. “L’istinto di sopravvivenza negli umani è forte” – dice Pieper – “e
quindi gli umani sono capaci di superare difficoltà anche gravissime.
Ma per farlo, hanno bisogno di una società giusta che funzioni con reali
strutture e “reti” di sicurezza. Ma in Grecia la società è stata per
anni svuotata e depauperata fino al punto dell’attuale crollo
definitivo”.
“In una situazione così drammatica come la vediamo in Grecia,
l’essere umano diventa una sorta di predatore a cui interessa solo se
stesso e la propria sopravvivenza” spiega Pieper. “Il puro bisogno lo
spinge a gesti irrazionali e, nei casi più estremi, al crimine.” “In
una società che ha raggiunto questo stadio, la solidarietà viene
completamente sostituita dall’egoismo”.
Pieper si chiede, quindi: “Quanto ancora potrà resistere una società in queste condizioni prima di esplodere?”
La Grecia è sull’orlo della guerra civile, sembra soltanto una
questione di tempo prima che la disperazione generale della gente si
trasformi in violenza collettiva e si propaghi in tutto il paese. Tutto
questo è il prodotto finale delle politiche europee di “aiuto”.
Mentre l’Eurozona tenta ogni mezzo per rimanere in superficie mentre la
valanga della crisi del debito travolge la Grecia ed gli altri paesi
periferici, e mentre l’Europa cerca di restare in piedi legandosi con il
nastro da pacchi, uno contro l’altro, continuando a sfornare norme
emanate da eurocrati trans-nazionali non-eletti, la Svezia ci ripensa:
non c’era mai stata prima così tanto avversione per l’Euro. Si legga:
“Record di ostilità della Svezia per l’Euro.” (4)
Wolf Richter
Fonte: http://www.testosteronepit.com/home/2012/12/15/the-price-of-collective-trauma-greece-at-the-brink-of-civil.html
NOTE
1) http://www.faz.net/aktuell/feuilleton/debatten/krise-in-griechenland-eine-gesellschaft-stuerzt-ins-bodenlose-11992352.html
2) http://www.testosteronepit.com/home/2012/11/15/the-curse-of-the-irreversible-euro.html
3) http://www.testosteronepit.com/home/2012/8/29/the-pauperization-of-europe.html
4) http://www.testosteronepit.com/home/2012/12/12/swedens-euro-hostility-hits-a-record.html
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SKONCERTATA63
questo articolo è fin troppo delicato...
RispondiEliminala situazione greca è INFERNALE e la causa di tutto ciò è l'euro e l'europa SENZA SE E SENZA MA.
le ruberie dei politici sono BRICIOLE se confrontate alle folli decisioni impartite dalla troi(k)a.
BASTA EUROPA, BASTA EURO.
noi piigs siamo senza patria. RICONQUISTARLA è UN NOSTRO DIRITTO INALIENABILE.
p.s. tizi moderati pro euro non avete la minima idea di quello che accadrà in Italia nei prossimi anni... a breve cambierete idea NE SONO CERTO