Di Andrea Perrone
Rinascita
Il premier Dacic è finito immediatamente sotto accusa, a soli quattro giorni dal suo insediamento, per aver voluto rafforzare il controllo sulla Banca nazionale serba (Nsb) mandando a casa il suo governatore, Dejan Soskic, a costo di modificare la legge e minare l’indipendenza di una delle istituzioni più potenti del Paese. Indipendenza questa che garantisce libertà di movimento a banche e banchieri, che con il loro potere economico decidono le sorti di popoli e delle nazioni in gran parte del pianeta Terra. Dal canto suo Dacic è stato chiaro nei confronti del governatore. Soskic, ha osservato il premier, “potrebbe perdere il suo lavoro se persisterà a stringere la cinghia delle finanze, invece di stimolare la crescita”.
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Il premier Dacic è finito immediatamente sotto accusa, a soli quattro giorni dal suo insediamento, per aver voluto rafforzare il controllo sulla Banca nazionale serba (Nsb) mandando a casa il suo governatore, Dejan Soskic, a costo di modificare la legge e minare l’indipendenza di una delle istituzioni più potenti del Paese. Indipendenza questa che garantisce libertà di movimento a banche e banchieri, che con il loro potere economico decidono le sorti di popoli e delle nazioni in gran parte del pianeta Terra. Dal canto suo Dacic è stato chiaro nei confronti del governatore. Soskic, ha osservato il premier, “potrebbe perdere il suo lavoro se persisterà a stringere la cinghia delle finanze, invece di stimolare la crescita”.
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