25 luglio 2012

"PROFUMO" ... DI AUSTERITY

Merito e formazione: riflessioni e spunti di dibattito verso l’autunno che viene
Di Niccolò Cuppini 
Nelle ultime settimane il ministro Profumo ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alle misure che vorrebbe applicare a partire dall’autunno nelle scuole e nelle università. Nell’ormai rituale mettere mano di ogni governo al sistema formativo, in un clima di riforma permanente, è bene considerare a mente fredda le proposte del banchiere come spunto per riprendere un ragionamento collettivo sul mondo della formazione, da un punto di vista dei movimenti. Utile in forma preliminare sottolineare come le esternazioni in questione non facciano altro che inserirsi in un filone discorsivo ormai ampiamente consolidato, a tratti estremizzandone i termini. Il “merito” è il baricentro attorno al quale ruotano le indicazioni fornite, e viene utilizzato da un lato come paravento per celare una sostanziale vuotezza delle proposte, e dall’altro come potenziale ariete per eventualmente proporre un ulteriore inasprimento delle misure contenute nel ddl Gelmini. Per completare il quadro va aggiunto che alcune settimane fa la ministra Fornero aveva esortato le famiglie italiane a non investire più nell’acquisto di case, bensì nella formazione dei propri figli.
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2 commenti:

  1. Alba, hai fatto bene a pubblicare
    questo articolo. Credo che oggi il
    liberalismo sia alla fine; esso non
    ha nulla a che spartire con la democrazia.
    Ciao, Vinicio.

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  2. Ciao Vinicio, grazie per averlo segnalato...
    Un varo saluto

    RispondiElimina

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