Le giornate stanno continuando ad
allungarsi, l'aria si é fatta tiepida e mentre l'estate sta
iniziando a fare capolino, sembra giunto il momento di trastullarci
con un sommario bilancio di questo primo semestre di governo dei
banchieri, partendo dal presupposto che probabilmente nel momento del golpe operato dalla premiata ditta Monti & Napolitano, eravamo
stati troppo ottimisti. La pressione fiscale é salita a
dismisura, a causa dell'introduzione di una marea di nuove tasse e
delle accise sul prezzo dei carburanti. I redditi delle persone meno abbienti sono quelli che ne hanno risentito di più e si stanno
drammaticamente allungando le file alle mense della Caritas, le
persone costrette a dormire in macchina e quelle letteralmente
buttate sotto ad un ponte da Equitalia.
Ma nonostante l'aumento esponenziale
della tassazione, le entrate del governo risultano inferiori di 3,4
miliardi rispetto alle previsioni e resta difficile immaginare che
una congrega di contabili e banchieri non avesse previsto che la
contrazione dei consumi e delle imprese, determinata proprio dalle
nuove tasse, avrebbe provocato un effetto domino di questo tipo. Per
fare fronte a questo ammanco di cassa, la soluzione sarà quella
d'imporre nuove tasse che ridurranno ulteriormente le entrate dello
stato, in un gioco al massacro il cui senso ultimo può essere solo
la volontà di portare al fallimento questo disgraziato paese, per
poi venderlo a tranci al miglior offerente....
invece bisogna tassare tutte le case vuote , se non sono affittate devono pagare come se lo fossero, i capannoni in egual modo , vedremo così il ribasso degli affitti , tassare tutte le società s.p.a., s.a.s. e cosi via in base al capitale il 5 % annuale, detassare chi produce rcchezza(artigiani,operai, agricoltori) almeno ci sarà la fine dell'imperialismo capitalista selvaggio
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