14 marzo 2012

IL PROBLEMA DELL'EUROZONA NON E' ALLA PERIFERIA, MA AL CENTRO: IN GERMANIA

La Germania ha molto successo nell’esportazione di prodotti. E siccome esporta molto più di quanto importa, la bilancia dei pagamenti è positiva. La crescita del differenziale tra esportazione e importazione è cambiata, passando dal 2,8% del prodotto interno nell’anno 2000 al 7% nel 2008. In pratica il valore totale delle esportazioni in Germania è stato nell’ultimo anno di 983 miliardi di euro, superiore al valore totale della Cina, 971 miliardi. Il saldo dei pagamenti era di 177 miliardi di euro in Germania rispetto a 191 miliardi in Cina. Questo enorme successo si deve principalmente alla moderazione salariale, in quanto i salari sono tenuti molto al di sotto del livello della loro produttività.  
Di Vicenç Navarro
Questo spiega che il valore aggiunto non va alla massa salariale e al consumo interno, ma ai profitti delle imprese e alle esportazioni di capitale, compreso il capitale finanziario. È superfluo dire che il mondo del lavoro tedesco non è molto soddisfatto di questa situazione. Ma il mondo imprenditoriale tedesco ha un grande strumento nelle sue mani, la Banca Centrale Tedesca (la Bundesbank) e la Banca Centrale Europea. Questi due strumenti hanno l’obiettivo di controllare l’inflazione tramite il controllo dei salari. Mentre i sindacati del metallo stavano rinegoziando la loro conversione, la BCE ha alzato gli interessi sul denaro, riducendo la crescita economica e aumentando la disoccupazione, e questo nonostante che l’Eurozona fosse già sul punto di entrare in recessione.

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