La Germania ha molto successo nell’esportazione di prodotti. E siccome  esporta molto più di quanto importa, la bilancia dei pagamenti è  positiva. La crescita del differenziale tra esportazione e importazione è  cambiata, passando dal 2,8% del prodotto interno nell’anno 2000 al 7%  nel 2008. In pratica il valore totale delle esportazioni in Germania è  stato nell’ultimo anno di 983 miliardi di euro, superiore al valore  totale della Cina, 971 miliardi. Il saldo dei pagamenti era di 177  miliardi di euro in Germania rispetto a 191 miliardi in Cina. Questo  enorme successo si deve principalmente alla moderazione salariale, in  quanto i salari sono tenuti molto al di sotto del livello della loro  produttività.  
Di Vicenç Navarro
Di Vicenç Navarro
Questo spiega che il valore aggiunto non va alla massa  salariale e al consumo interno, ma ai profitti delle imprese e alle  esportazioni di capitale, compreso il capitale finanziario. È superfluo  dire che il mondo del lavoro tedesco non è molto soddisfatto di questa  situazione. Ma il mondo imprenditoriale tedesco ha un grande strumento  nelle sue mani, la Banca Centrale Tedesca (la Bundesbank) e la Banca  Centrale Europea. Questi due strumenti hanno l’obiettivo di controllare  l’inflazione tramite il controllo dei salari. Mentre i sindacati del  metallo stavano rinegoziando la loro conversione, la BCE ha alzato gli  interessi sul denaro, riducendo la crescita economica e aumentando la  disoccupazione, e questo nonostante che l’Eurozona fosse già sul punto  di entrare in recessione.

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