3 marzo 2012

ANNO 2012: LA VITA IN GIOCO

Ogni giorno che passa, ogni minuto che trascorre sento che il mio respiro si fa sempre più flebile e che il mio cuore cede alle ingiurie più lancinanti di un tempo che scorre via senza lasciare scampo. Ne sono consapevole… Sono l’essere più meschino, più piccolo e insignificante di questa terra e la mia parola non dovrebbe avere cittadinanza… Non dovrebbe essere ascoltata o vissuta…
Eppure, finché questi deboli pugni avranno forza, finché questo voce sarà pregna di un qualche significato, mi esprimerò… Cercherò di spiegare con semplici, nude e crude parole quel che mi agita nel cuore, nell’anima e nella mente, senza darmi tregua o pace… Vorrei essere già morto, ma, per quanto possa essere un fantasma che cammina, la debole traccia e parvenza di “qualcosa” che possa anche lontanamente definirsi umana, o il dovere di vivere, respirare, parlare e condividere…

Nella mia vita ho sognato… Ho tappezzato la mia stanza di sogni al punto da credervi ciecamente e di confondere la realtà con quelle illusioni… Ho creduto di essere speciale e invece incarno il Niente, il Nulla più assoluto… Di fronte all’Universo – Mondo chi sono mai ? Come mi posso collocare in uno spazio di cui non è ben chiara l’ampiezza e del quale, quindi, non è possibile individuare il vero, autentico centro ? Per questo ho fatto a pezzi le illusioni, le ho macerate, frantumate e dissolte per disperderle nel vorticoso vento dell’oblio… Vero è che le illusioni, i sogni delle persone, della stragrande maggioranza delle persone comuni e ordinarie, ma, in realtà, straordinarie ed eccezionali per come, giorno dopo giorno, delusione dopo delusione, affrontano gli scogli della vita e i marosi del tempo, senza arrendersi all’evidenza del vissuto.

Sono i sogni semplici e magnifici di chi vuole vivere e sopravvivere in un caldo focolare domestico nell’affetto dei cari…

I sogni di chi vuole vivere nel rispetto degli altri e di sé stesso, trasmettendolo agli altri e insegnandolo ai propri figli…

I sogni di chi pensa di crescere ed arricchirsi non solo attraverso il lavoro, ma coltivando le gioie dell’istruzione, della cultura e della bellezza che ci circonda…

I sogni di chi desidera per sé e per gli altri un contesto di reale benessere in cui vivere, nel quale la qualità della vita e il rispetto per l’ambiente hanno la priorità su qualsiasi considerazione di ordine “pecuniario” e “materialistico”…

Vi pare poco ?

Eppure se ci interrogassimo e interrogassimo i nostri simili perverremmo a queste semplici, banali, retoriche e scontate conclusioni…

Fanculo il danaro e il successo ! E fanculo ai saltimbanchi, ai pagliacci e agli imbonitori che cercano di persuaderci che il sapore della vita è tutto rinchiuso in questi profondi e devianti (dis)valori !

Guardiamoci in faccia e guardiamoci intorno, perdio ! Si fa spreco di parole sulla (falsa) democrazia e sulla libertà (virtuale), ma l’illogico e mistificante sistema del Mercato che da cinquant’anni si è espanso nel mondo non è stato capace di realizzare quei semplici sogni alla portata delle persone ordinarie e comune e, anzi, si è rivelato per quel che è… Facendo cadere la maschera, ha mostrato di perseguire proprio l’esatto contrario, l’incubo per le moltitudini… Indigenza, ansie, umiliazioni, patologie sociali e mentali sono ormai all’ordine del giorno e non si dica che in tutto questo, i “promotori”di questa falsa democrazia, nulla c’entrano e nulla hanno a che spartire con il malessere generale. E’ stato eretto un sistema vuoto, dispotico e privo di principi nel quale unico vero motore e combustibile resta l’avidità, la fame di ricchezze e risorse che un’esigua minoranza della popolazione del pianeta vorrebbe mettersi in tasca e utilizzare a proprio piacimento. Un sistema in cui la fanno da padrone le multinazionali, le corporations, i grandi istituti bancari e finanziari del pianeta, i grandi colossi industriali, imprenditoriali e commerciali internazionali nei settori dell’energia, dei trasporti, delle comunicazioni, della difesa e dei mass media… Un sistema che parla per bocca dei grandi finanzieri e tecnocrati che altra prospettiva non hanno se non estendere i propri portafogli. 
Mafie ben più pericolose e letali di quelle “ufficiali” che, d’altronde, nel sistema trovano ampi spazi per lucrare e per espandersi. Lasciamo perdere, per carità di patria, i politici che non sono altro che ombre, specchietti per le allodole per popolazioni ancora ignare per gran parte su quanto si è consumato sulle loro teste. Signori, i vari Obama, Merkel, Sarkozy, Cameron e compagnia cantante non sono politici e men che meno governanti, ma pubblicitari, gli showmen incaricati di mantenere un accettabile livello di consenso a favore del sistema perché il prodotto continui ad essere venduto alle masse.

Abbiamo assistito alla grande Crisi dei mutui subprime del 2008 e a numerosi choc finanziari che, in realtà, altro non costituiscono se non una gigantesca truffa ideata, congegnata e organizzata per ingrassare le tasche dei soliti noti e per perpetuare e, anzi, consolidare l’iniquo e criminogeno sistema del Mercato. Tutt’ora le chiavi del pianeta sono nelle mani dei responsabili che, intanto, lavorano freneticamente per dissolvere le sovranità nazionali, per smantellare ogni forma di stato sociale e per infliggere ulteriori ferite all’ambiente e al territorio. La Grecia non paga sulla propria pelle gli errori commessi da governanti insipienti, quanto, piuttosto, diventa laboratorio per sperimentare il nuovo darwinismo sociale fondato sul Mercato (e sulle banche).

Ha destato perplessità la definizione di “nuovo nazismo” che ho attribuito al sistema del Mercato, ma confermo e ribadisco e, anche gli scettici, quando si leccheranno le ferite, dovranno ricredersi quasi necessariamente, con il tempo. Per quanto fondato sulla ricchezza, l’avidità e i feticci di un consumismo sempre più insostenibile, il Mercato - che, con i suoi tempi e i suoi spazi, non è un concetto astratto, ma assembla nomi, cognomi e sigle – divide, etichetta, seleziona ed esclude…  Frantuma il concetto di cittadinanza creando specie e razze di uomini, sottouomini e non uomini o indesiderabili. A beneficio dei pochi, alimenta i microconflitti fra i molti… Crea recinti, ghetti e nuove barriere… Non sembri strano, ma le prime vittime di questa situazione sono proprio i ceti medi costretti ad un mostruoso declassamento ed impoverimento. Si sa, ogni limone va spremuto ben bene… Ai tempi della Guerra Fredda e della grande paura per il mostro sovietico, la media borghesia costituiva una notevole riserva di consenso e un alleato imprescindibile, ma quei tempi sono lontani e il socialismo relegato ai margini della storia dal “Pensiero Unico” della globalizzazione del Mercato… E’ il neoliberismo, baby, e ti ha fottuto alla grande…

E’ allora, così assurdo parlare di “nuovo nazismo” quando ormai da tempo la sociologia ha accolto i concetti di postumanità e postdemocrazia ? Non si sta forse trattando il medesimo argomento ? Già Pisolini, quarant’anni fa, alludendo al potere invisibile esercitato dal consumismo e dalle sue subculture, tracciava il ritratto della fine dell’umanesimo o dell’”umano” in corrispondenza con il declino del marxismo e della fede cattolica.

Quarant’anni e l’uva matura al peggio…

Al di là di qualsiasi considerazione sulle presunte profezie dei simpatici Maya, il 2012 si sta rivelando l’anno cruciale, quello in cui, si dovrà mettere in gioco la vita stessa di fronte alle minacce portate alla dignità e all’inviolabilità della vita. In questo senso, desidero esprimere più che semplice solidarietà nei confronti della popolazione della Val di Susa e del popolo No Tav che stanno lottando per la propria sopravvivenza e la propria – umana, terribilmente, umana – dignità. Non dovrebbe sfuggire come la ragione e tutte le ragioni del caso, stanno da quella parte e non solo sulla base delle argomentazioni di carattere tecnico e sull’impatto ambientale e paesaggistico. Un bell’articolo scritto dal blogger Filippo Bovo chiarisce come la tratta Torino – Lione sia giustificata da obiettivi di carattere strategico militare imposti dalla NATO e, quindi, dai soliti americani. Un altro mattone nell’edificio di quella pazzesca e allucinante macchina militare e terroristica allestita per imporre al mondo l’imperio del Mercato… La risposta al grido di malessere e alle istanze portate avanti dai valsusini non poteva che assumere le vesti dell’ormai consueto tecnofascismo da accatto: le parole pronunciate dal nostro illustre premier Mario Monti sono degne di un uomo transistorizzato o di un transistor “umanizzato” sì ma in cortocircuito esistenziale.

Semplicemente raggelante e incredibile…

Se democrazia ha da essere, è unicamente quella che prende nelle mani il proprio destino, consentendo allo sguardo di poter finalmente scorgere una parvenza di futuro… E, quindi, di poter finalmente coltivare i sogni semplici propri dell’uomo comune. Sottraendoli alle grinfie e agli artigli della masnada dei mercanti postmoderni e dei loro cortigiani e saltimbanchi.

Se democrazia ha da essere, pensiamo finalmente di poter riprendere nelle nostre mani il controllo delle risorse naturali e strategiche, dell’energia termica ed elettrica e di quelle alternative, dell’acqua, dell’aria, delle comunicazioni… Consideriamo l’ipotesi di poter finalmente trovare il modo di riprendere il controllo della nostra “liquidità”, sottratta e utilizzata per le più basse speculazioni.

Se democrazia ha da essere, ritroviamo il senso reale della collettività e della comunità con le quali poter realmente rifondare e definire la nostra libertà.

Non sia retorico allora, per una volta, gridare “Viva No Tav” e viva la democrazia…

Viva la nostra voce…

Vivano ancora una volta i nostri sogni…

HS

PS: ai compagni che lottano e soffrono per un domani migliore per noi e per i nostri figli dedico una delle canzoni più belle e rappresentative del nostro Lucio nazionale a cui mando il mio ultimo saluto. Caro Lucio, guardaci da lassù…

http://www.youtube.com/watch?v=0F3AKtEiCxM

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